Corrispondenza dall’aeroporto di Montichiari (BS)

All’aeroporto di Montichiari, il 12 giugno, hanno organizzato in gran segreto un volo che trasportava missili e armamenti vari. I lavoratori, all’oscuro di tutto, l’hanno saputo all’ultimo momento e non si è potuto organizzare niente in merito.
Per il 29 giugno abbiamo, quindi, organizzato un presidio davanti all’aeroporto, dalle 10:30 alle 12:30. Nella stessa mattinata è prevista una marcia lanciata da “Donne in cammino per la pace”, per dire no all’utilizzo dell’aeroporto civile per il trasporto di materiale militare.
Le donne marceranno in silenzio da Montichiari fino all’aeroporto, con varie fermate intermedie nei paesi vicino. Noi le attenderemo al nostro presidio e ci uniremo al loro silenzio per chiedere scusa a tutte le vittime di guerra provocate dalle armi che partono anche dal nostro aeroporto.
Io credo che i tempi siano ormai maturi per fare un passo avanti nel coordinamento dei lavoratori che si mobilitano contro la guerra, anzi direi: se non ora, quando?
Dobbiamo far capire che noi non vogliamo essere partecipi di nessuna guerra, che sui nostri posti di lavoro non vogliamo che transitino armi che distruggono un popolo intero, come sta succedendo a Gaza. Anche per quello che sta succedendo in Ucraina, non vogliamo essere partecipi di questa guerra e quindi anche sul nostro volantino l’abbiamo ribadito: “Non in mio nome!”, proprio per dire basta!

Luigi Borrelli – lavoratore e delegato Usb – all’aeroporto
D’Annunzio di Montichiari (BS)
[email protected]

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