Da un nostro compagno medico, un importante contributo sulla lotta in corso per una sanità pubblica, universale e di qualità.
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“I Gattopardi della Sanità….e non solo”
CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA
Ormai è da mesi che Stampa e Media di Regime bombardano con tutti i loro mezzi le masse popolari sulle disastrose condizioni dei Pronto Soccorso (situazione peraltro a tutti nota da tempo, ma tant’è l’argomento fa sempre audience).
Ultimamente si è aggiunta alle precedenti una nuova telenovela e cioè l’eventuale passaggio dei Medici di Medicina Generale nel loro rapporto lavorativo da quello di convenzione a quello di dipendenza con il SSN, presentato come panacea per risolvere tutti i problemi della Sanità del Territorio ed i cui benefici ricadrebbero pure sull’efficienza dei Pronto Soccorso. Ovviamente tutto ciò è solo fumo negli occhi. Infatti un eventuale passaggio dei medici dal rapporto di Convenzione al rapporto di dipendenza non porterà alcun miglioramento reale ai cittadini in quanto gli organici sono e rimarranno carenti!
Da Comunisti siamo consci che per una Sanità del territorio realmente funzionante ed efficiente non servono “finti aggiustamenti burocratici” che nessun miglioramento portano né agli operatori sanitari né alle masse popolari. Per fare funzionare la Medicina del Territorio occorre uno sforzo economico di elevata portata, cosa che questo Governo di destra dichiaratamente guerrafondaio non farà mai… e nemmeno lo farà la finta opposizione a trazione PD perfettamente allineata nella politica di privatizzazione della Sanità Pubblica. È ormai da anni che alla Sanità arrivano le briciole, mentre si finanziano ulteriormente le spese militari.
È compito di noi comunisti dire con chiarezza cosa occorre fare e smascherare le manovre in atto, tendenti solo a buttare fumo negli occhi, effettuate dal governo come con il sollevamento del falso problema “dipendenza o convenzione” per i medici di medicina generale.
Cosa occorre allora per iniziare una reale inversione di rotta? Per dare una sterzata a questa situazione occorre iniziare da scelte minimali ma che diano realmente il segnale di una svolta. Bisogna pertanto:
– Portare a 500 il numero massimo dei pazienti a carico dei Medici di Medicina Generale.
– Eliminare inutili strettoie burocratiche per l’inserimento dei Medici nell’ambito della Medicina del territorio.
– Incrementare la strumentazione negli ambulatori di Medicina territoriale.
– Aumentare tutti gli organici: medici, infermieri, tecnici oggi veramente ridotto al lumicino (su questo importante problema bisogna fare la massima chiarezza).
– Aumentare il finanziamento della sanità pubblica rispetto ai reali bisogni della popolazione!
– Porre fine alla gestione della sanità da parte delle regioni (è sotto gli occhi di tutti la condizione a cui ci ha portato tale sistema distorto ed iniquo); urge tornare ad una gestione programmatico-finanziaria centralizzata, altro che Autonomia Differenziata!!
– Battersi contro il numero chiuso nelle facoltà universitarie di medicina, voluto dai potentati universitari e “sponsorizzato” dagli Ordini dei Medici.
– Organizzarsi per il superamento dell’ordine dei Medici e del sistema degli ordini in generale, retaggio di una concezione corporativa sopravvissuta al fascismo.
Siamo certi che governo di larghe intese Meloni, espressione degli interessi delle multinazionali e della borghesia nostrana, insieme alla finta opposizione, continuerà nella sua tattica “gattopardesca”. È pertanto necessario cambiare rotta iniziando un diffuso lavoro di corretta informazione che coinvolga i posti di lavoro, le scuole, l’università e i lavoratori in generale. È infatti necessario battersi su tutti i livelli per dire: BASTA CON I “ GATTOPARDISMI” SULLA PELLE DEI LAVORATORI!
Costruiamo le condizioni per un Governo di Blocco Popolare.