Sono oltre sessanta le associazioni che aderiscono alla rete nazionale “Mamme da Nord a Sud”, un coordinamento nato nel 2019, durante un convegno organizzato a Pescara dalla Rete H2O, dall’incontro di realtà provenienti da Taranto e Vicenza, territori estremamente contaminati e in lotta per la salute. Ispirandosi al movimento delle Madri di Plaza de Mayo, si sono unite per poi accrescersi e potenziare l’impegno di donne in lotta per la vita dei figli.
Si confrontano, si scambiano esperienze, informazioni, elaborano proposte alternative, si documentano, svolgono un attento monitoraggio di quanto accade nei loro territori, organizzano manifestazioni e azioni di disobbedienza civile, spesso portando con sé i figli.
Il 18 giugno scorso hanno organizzato una conferenza presso la sala stampa della Camera dei Deputati per “riportare i politici alle loro responsabilità”. Nel comunicato stampa si legge: “Emerge, purtroppo, il rinnovato temuto proposito di utilizzare l’energia nucleare, di sostenere le fabbriche di armamenti, i petrolchimici, gli inceneritori, i cementifici, le acciaierie, le fabbriche chimiche. Ma noi vogliamo garantire un futuro migliore alle nuove generazioni e per farlo è necessario che la classe politica attui da subito quanto è in suo potere per porre fine alla distruzione dei nostri territori… Da Nord a Sud riscontriamo le stesse dinamiche predatorie, lo stesso modo di aggredire i territori, la stessa superficialità nel concedere autorizzazioni a chi inquina. La narrazione parla di sviluppo e innovazione, ma non è questo lo “sviluppo” che vogliamo…”.
Rivendicano bonifiche rapide dei territori, a spese di chi inquina; divieto di utilizzo di fanghi industriali come fertilizzanti sui terreni agricoli; prevenzione sanitaria, controlli e monitoraggi ambientali; studi epidemiologici ed esami sanitari sulle popolazioni esposte; abbandono delle energie fossili, quindi stop immediato ai finanziamenti pubblici ai mega impianti, puntando invece sulla vera transizione ecologica integrale e quindi sull’energia solare democratica con le comunità solari locali e comunità energetiche rinnovabili; misure concrete per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico in atto. Infine la richiesta più impellente per tante popolazioni inquinate, non solo in Veneto: il divieto di produzione e utilizzo dei Pfas.
Per saperne di più mammedanordasud@gmail.com