Il 7 dicembre 2017 è stata notificata al nostro Segretario di Sezione, il compagno Rinaldo Valenti, una cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate da più di 1600 euro per violazione del codice della strada.
I compagni si sono attivati per svolgere le ricerche atte a comprendere quale tipo di infrazione potesse “lievitare” sino a tale importo e il risultato è stato che la cartella esattoriale fa riferimento al fermo di Rinaldo Valenti, e dell’allora Segretario Federale Alessandro Della Malva, in località Ricortola operato dalla Guardia di Finanza il 12 luglio 2012 a seguito dell’affissione di un manifesto propagandistico della “Festa della Riscossa Popolare”.
In Prefettura e dalla Guardia di Finanza, ci è stato spiegato che nella data del 12 luglio 2012 furono stesi due verbali identici per il medesimo reato: violazione dell’articolo 23 del codice della strada avente titolo “Pubblicità sulle strade e sui veicoli”. Due verbali identici di cui uno identificava Rinaldo Valenti come “obbligato in solido” verso il “trasgressore” Alessandro Della Malva a pagare 398euro (soldi già pagati all’epoca dei fatti come ben risulta dalle ricerche svolte dalla Guardia di Finanza), e uno in cui Rinaldo Valenti (pure lui!) risulta “trasgressore”. E’ dunque in riferimento a quest’ultimo verbale che giunge la cartella esattoriale da più di 1600 euro (la cifra iniziale viene quindi quadruplicata!).
Ma al di là degli aspetti di natura tecnica (per cui si è già messa a disposizione una nota Avvocatessa del nostro territorio la quale ci informa sul fatto che comunque la cartella esattoriale deve essere annullata perché fa riferimento a un debito già prescritto, visto che la cartella è stata notificata trascorsi 5 anni), si tratta di un fatto la cui matrice è sostanzialmente politica.
Non si tratta di un fatto isolato: recandoci all’ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) di Massa Carrara, dopo aver ricevuto nei mesi di novembre e dicembre 2017 due indennità di occupazione da 503 euro ciascuna, scopriamo che pesano a nostro carico 27mila euro! La cifra esorbitante fa capo al fatto che l’ERP ha iniziato ad “annotare le spese” (tra l’altro senza MAI farci pervenire alcuna comunicazione o notifica) in merito alla LIBERAZIONE dell’odierno Spazio Popolare di Via San Giuseppe Vecchio, oggi sede della sezione di Massa del Partito dei CARC, della Palestra Popolare “Aldo Salvetti” che conta più di 50 iscritti, nonchè luogo di incontro e organizzazione di numerosi operai, lavoratori, studenti e precari del nostro territorio e non solo.
È evidente che questo accanimento fa parte di un attacco politico nei confronti della Carovana del (nuovo)PCI, di cui il P.CARC fa parte.
Sarà mica perché il nostro Partito, a Massa, è stato il principale promotore e sostenitore della Lotta Rational e tra le principali forze sostenitrici, assieme alla Casa Rossa Occupata e ad altri organismi del territorio, della lotta degli operai dei NCA a Marina di Carrara?
La repressione pecuniaria è la forma che le autorità stanno sperimentando in maniera sempre più dispiegata: approfittando della fase di crisi economica tentano di piegare il movimento di resistenza popolare con multe e balzelli di ogni sorta. Misure che, per quanto legali, sono illegittime e in aperta violazione della nostra carta costituzionale. Come Partito dei CARC rispondiamo al principio per cui è legittimo tutto ciò che risponde agli interessi delle masse popolari anche se è illegale secondo le autorità: nei fatti noi attuiamo, nella pratica, le parti più progressiste della nostra Costituzione. Liberare uno spazio dal degrado e dalla speculazione non corrisponde, forse, a quanto prescritto dall’art. 42 della nostra Costituzione (che prescrive e tutela la funzione sociale degli spazi privati e pubblici)?
Affiggere manifesti di propaganda di una festa politica, popolare, che mette al centro valori quali la solidarietà, il diritto a un lavoro utile e dignitoso, l’antifascismo e l’antirazzismo non corrisponde forse a quanto prescritto dall’art. 21 della nostra Costituzione che tutela la libertà di espressione? (ovviamente compatibilmente con quanto la nostra carta prescrive alla XII disposizione transitoria; nessuna libertà e agibilità per i fascisti, quindi!).
Chiediamo non solo ai lavoratori, agli studenti, ai compagni e alle compagne di solidarizzare ma anche a chi oggi si candida “in rottura”, in “alternativa” ai poteri forti. Come sappiamo, il 4 marzo si terranno le elezioni politiche e in primavera quelle amministrative, anche per il Comune di Massa. Annullare le sanzioni illegittime, provvedere subito come fatto dalla Giunta De Magistris di Napoli, a formulare e ad approvare una delibera che non solo abolisca multe e sanzioni, ma che legalizzi gli spazi occupati divenuti ormai punto di riferimento e organizzazione di numerosi elementi della classe operaia, lavoratori, precari, studenti e immigrati, sono misure pratiche e concrete che i candidati che si dichiarano a favore degli interessi delle masse popolari e quindi: Potere al Popolo, Movimento 5 Stelle, Liberi e Uguali, PC Rizzo, PCL-Sinistra, classe, rivoluzione, devono impegnarsi a sostenere sin da subito, facendo adesso quanto promettono di fare una volta eletti il che significa:
– prendere posizione pubblicamente a favore della legittimità dello spazio liberato di V. San Giuseppe Vecchio,
– mettere in campo tutte le relazioni, competenze e conoscenze volte a sostenere la richiesta di annullamento che i compagni della sezione di Massa del Partito dei CARC stanno portando avanti per la cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate che chiede più di 1600 euro per conto della Prefettura di Massa Carrara in riferimento al verbale emesso dalla Guardia di Finanza nell’anno 2012,
– sostenere economicamente i compagni dello spazio liberato di via San Giuseppe nella raccolta economica per le spese legali.
Questo è il terreno su cui misurare la credibilità dei candidati che si propongono come alternativa al sistema delle Larghe Intese: l’impegno che ci mettono nel concretizzare le misure che tutelano gli interessi delle masse popolari, che alimentano il loro protagonismo, la loro partecipazione e organizzazione.
La sezione “Aldo Salvetti” di Massa del P.CARC