Si è conclusa da poco l’assemblea dei delegati FIOM promotori dell’appello per il NO all’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL dei metalmeccanici sottoscritto il 26.11.16 da FIOM, FIM e UILM con Federmeccanica. E’ stata un’assemblea caratterizzata dalla volontà delle decine di operai presenti di costruire una rete di comitati del NO nelle fabbriche e, per quanto riguarda i delegati FIOM, di non sottostare al divieto della direzione della FIOM di schierarsi per il NO; vari interventi, inoltre, hanno messo in luce la continuità tra questa battaglia e quella vittoriosa contro la riforma costituzionale del governo Renzi e dei suoi mandanti.
Nei prossimi giorni ne tratteremo in maniera più completa. Qui vogliamo soffermarci sull’intervento di un RSU FIOM della GKN di Campi Bisenzio-Firenze: le sue parole e il suo appello indicano un orientamento e una linea d’azione per tutti gli operai e i lavoratori avanzati.
Il compagno ha affermato che è necessario lanciare la costruzione di comitati per il NO in ogni azienda e che per battere l’accordo truffa è necessario contrastare la tendenza alla delega presente tra i lavoratori, la tendenza a “far studiare” l’accordo al funzionario di turno, la tendenza a far decidere a qualcun altro del proprio destino e del destino dei lavoratori. Nelle aziende, ha proseguito il compagno, bisogna costruire l’organizzazione adeguata a rompere la tendenza alla delega e farlo dipende da lavoratori come quelli presenti in questa assemblea!
Al referendum può vincere il NO o comunque questo referendum è un’occasione per ricostruire una combattività smarrita nei posti di lavoro se, e solo se, nelle aziende i delegati combattivi non si limitano a denunciare l’accordo truffa sottoscritto da FIOM, FIM e UILM. Bisogna passare dalla difesa all’attacco. Cosa significa? Significa che questa campagna referendaria deve servire a mobilitare i lavoratori per “allargare” le RSU: in GKN spingeranno per un accordo aziendale per far eleggere delegati in ogni reparto. Questo è il primo passo per rompere con la delega, responsabilizzare e organizzare gli operai, creare quella consapevolezza necessaria a riconquistare ogni diritto che quest’accordo ci toglie.
Il prossimo appuntamento per continuare la lotta per il NO al Referendum è l’assemblea pubblica del 17 dicembre, promossa dall’Unione Sindacale di Base-USB (vedi sotto la locandina).
Rivoltare contro i padroni e i loro portaborse la manovra messa in atto con questo accordo truffa!
Non affidarsi ai rituali della “democrazia rappresentativa”, prestando il fianco ai maneggi della destra sindacale: all’ultimo Congresso della CGIL hanno votato anche i morti!
Approfittare del referendum del 19-21 dicembre per promuovere la creazione di organismi operai in ogni azienda, per coordinarli e orientarli a costituire un governo d’emergenza delle masse popolari organizzate che attui le parti progressiste della Costituzione!