Solidarietà a chi rende vivi i quartieri, contro sgomberi e speculazione!
09.08.2023
Ieri, 8 agosto, la Digos ha dato avvio allo sgombero dell’occupazione Corsica 81 in via del Ponte di Mezzo. Con la violenza che le contraddistingue, le forze dell’ordine hanno caricato i compagni e le compagne che resistevano nel presidio solidale e hanno portato via una compagna, che oggi è stata liberata.
Quello che è certo è che Digos e questurini vari non avranno vita facile: due compagni sono saliti e resistono sul tetto dello stabile, a non farli sentire soli c’è un presidio permanente ai giardini di via Mariti ed è stato elaborato un programma di iniziative per questi giorni.
La Federazione Toscana del Partito dei CARC esprime incondizionata solidarietà ai compagni e le compagne di Corsica 81. Anche un anno fa eravamo solidali con i compagni, al grido di “Corsica ovunque”, quando venne sgomberato lo spazio occupato di Viale Corsica. Quello spazio che è stato punto di riferimento e di aggregazione per tanti proletari e che ad oggi è stato abbattuto, ma, a quanto pare, al sindaco Dario Nardella e ai suoi compari non è bastato: e non è bastato perché, effettivamente, non basta cancellare scritte, abbattere muri, sgomberare per spezzare la resistenza delle masse popolari che si organizzano e si organizzeranno sempre per difendere i quartieri dalla speculazione edilizia, dalla svendita ai privati, per garantire un tetto sulla testa a quei proletari che non possono permettersi di ingrossare le tasche dei palazzinari.
E quindi eccoli qua, di nuovo all’opera con un nuovo sgombero, con quello che ormai è diventato un modus operandi di chi amministra questa città e che addirittura se lo rivendica con orgoglio, a giudicare dalle parole della Direzione Distrettuale Antimafia: “L’iniziativa si colloca nel quadro di una più ampia azione concertata con l’autorità di pubblica sicurezza, […] che ha visto l’esecuzione di plurimi decreti di sequestro preventivo su edifici occupati abusivamente per abitarvi come il 19 febbraio l’hotel Eur in via Pistoiese, il 17 e 18 giugno l’ex hotel Astor in via Maragliano, il 13 luglio villa Pepi in viale Pieraccini, il 26 luglio l’ex mobilificio Becagli in via Fanfani”.
Il quartiere di Rifredi da anni è lasciato all’abbandono e al degrado: mancano biblioteche e piscine pubbliche, mentre svariate palazzine sono lasciate abbandonate. In una situazione di guerra e carovita, di smantellamento dei diritti dei lavoratori e di delocalizzazione industriale sono molte le organizzazioni popolari che si organizzano nel quartiere per far fronte alle problematiche più urgenti. L’occupazione in via del Ponte di Mezzo è una di queste. La palazzina in sgombero era abbandonata da almeno un decennio e grazie agli occupanti è diventata centro di organizzazione e lotta contro il caro affitti e gli sgomberi abitativi, sempre più crescenti a causa del carovita (ne avvengono 150 al mese solo nel comune di Firenze!).
Non lasceremo che questa città diventi una vetrina per ricchi, serve che di occupazioni come quella di via del Ponte di Mezzo ne nascano altre 10, 100, 1000, serve che in ogni quartiere gli abitanti si ritrovino nelle strade, nelle piazze, nelle case del popolo per individuare i problemi, elaborare le soluzioni e attuarle fin da subito.
Per questo invitiamo i comunisti, le realtà di movimento, i sinceri democratici ad esprimere solidarietà ai compagni di Corsica 81 e a passare dal presidio permanente.
La solidarietà è un’arma: usiamola!
I veri terroristi sono gli speculatori in giacca e cravatta, chi abbandona all’incuria e al degrado i territori e li svende ai privati!
Federazione Toscana del P.CARC