In queste settimane sono in corso i lavori di costruzione della Festa nazionale della Riscossa Popolare che si terrà dal 27 al 30 luglio a Marina di Massa in Toscana. Una squadra di compagni è già attiva sul territorio insieme alla sezione locale del Partito dei CARC per propagandare la festa, metterne a punto gli aspetti organizzativi e soprattutto far vivere sin da subito lo spirito di una festa con i piedi piantati nella lotta di classe e nella lotta politica nazionale ma anche del territorio che la ospita. Attività che renderemo pubbliche e diffonderemo anche da questi canali.
La prima di queste è avvenuta venerdì 7 luglio, quando eravamo presenti all’assemblea cittadina indetta da Massa insorge nel parco della Cervara.
L’ assemblea è stata una delle iniziative con cui Massa insorge prosegue la mobilitazione per la difesa della sanità pubblica sul territorio e per la riapertura del vecchio ospedale per le cure intermedie, prosegue quindi nella denuncia e nella lotta contro ogni speculazione e privatizzazione ulteriore della Sanità pubblica.
Il primo dato rilevante dell’iniziativa è stata la presenza delle masse popolari del quartiere, che sta a significare un allargamento dell’interesse e della partecipazione alla mobilitazione. Allargamento che non si limita al quartiere Cervara, infatti dall’assemblea di venerdì è emersa chiaramente la costruzione di una rete tra diversi organismi e il crescente interesse delle masse popolari dei diversi quartieri popolari. Tra i primi effetti del costante lavoro svolto da Massa insorge emerge infatti il coordinamento nato con il comitato CSP di Carrara che, anche sulla ripresa dello smantellamento del monoblocco di Carrara, di sta riattivando e la nascita di un comitato di tecnici e architetti interessati a sostenere la lotta per la riapertura del vecchio ospedale di Massa, stante la possibilità di metterlo in sicurezza per destinarlo alle cure intermedie. Anche nel quartiere di Cervara sta crescendo l’interesse e il confronto tra gli abitanti sulla possibile riapertura del plesso sanitario, quindi la spinta alla mobilitazione per la ricostruzione di una sanità davvero pubblica e accessibile.
A fronte di tutti questi sommovimenti e della spinta dal basso delle masse popolari massesi, anche alcune forze politiche che si oppongono alle misure lacrime e sangue e speculative promosse da tutti i partiti delle Larghe Intese che governano la città hanno avviato un confronto con Massa insorge per il sostegno alla mobilitazione.
Altro dato rilevante della giornata è stata la presenza invadente e arrogante di esponenti della Digos locale che per tutta la durata dell’assemblea si sono piazzati a guardia del cancello di accesso del parco, salvo i momenti in cui sono entrati per fotografare tutti i presenti. L’atteggiamento della Digos è molto grave ed è un chiaro tentativo di isolare Massa insorge, di attaccare chi si è organizzato e chi sta lavorando incessantemente per la difesa della sanità pubblica, di scoraggiare la partecipazione delle masse popolari intimidendole.
Ovvio che questa mobilitazione è molto scomoda per chi vuole speculare sulla sanità, per chi ha interesse a privatizzare, tagliare sulle spalle dei lavoratori e degli utenti della sanità avvalendosi dello strumento del Pnrr. Altrettanto palese, dopo ieri ancora di più, è che le forze dell’ordine – Digos in primo piano – sono mobilitate contro le masse popolari e a difesa di speculatori, affaristi e faccendieri vari.
Bisogna però tener bene presente che tutta questa attenzione riservata a Massa insorge è dovuta proprio all’estensione della mobilitazione e alla difficoltà crescente della classe dominante di mantenersi tale, anche a Massa. La cricca di politicanti che governa la città, in perfetta continuità con la finta opposizione del PD, non può mettere mano agli effetti della crisi, non possono fornire nessuna soluzione alle masse popolari e al loro interno le contraddizioni sono evidenti (anche all’interno del centro destra!).
Per questo le manovre per criminalizzare e isolare chi oggi si organizza per cercarle e attuarle invece le soluzioni.
A questo Noi rsipondiamo che criminale NON è chi a mala pena riesce (se riesce!) ad arrivare a fine del mese e non ha le possibilità di pagare profumatamente per una visita e per delle cure urgenti. Criminale NON è chi ha bisogno di mobilitarsi per avere cure di base e prevenzione, a fronte dello smantellamento della sanità pubblica e del peggioramento delle condizioni di vita (dalle pandemie agli omicidi sul lavoro o per devastazione ambientale si allargano le “emergenze”).
Criminale invece È chi prosegue a smantellare e tagliare la sanità pubblica per specularci, per farci speculare amici di amici, affaristi e faccendieri vari! Criminale È chi ha reso le strutture sanitarie nelle condizioni di fare 6 morti per un incendio, criminale È chi oggi vuole aprire una casa della salute per smaltire un po’ di “bottino” creando una struttura inutile al posto di investire per i vari presidi nei quartieri e per il personale sanitario.
Come P.CARC ci schieriamo senza se e senza ma al fianco di chi oggi si organizza e si mobilita per imporre dal basso le soluzioni necessarie urgenti. Sosteniamo e sosterremo ogni loro iniziativa, come già stiamo facendo in questi giorni, approfittando della costruzione della Festa nazionale di Riscossa Popolare per appoggiare le iniziative di Massa insorge e per andare davanti alle aziende, nei mercati e nei quartieri per promuovere l’adesione a questa organizzazione ed estenderne l’esempio. La soluzione agli effetti della crisi in cui le masse popolari sono immerse non può che essere politica; salvare la sanità pubblica e ricostruirla significa lottare per prendere in mano la gestione dei territori e per imporre un’amministrazione comunale di emergenza, frutto delle mobilitazioni dei diversi comitati.
Chiamiamo quindi tutte le altre forze politiche che si oppongono alle larghe intese, tutti gli organismi che lottano sul territorio per rimettere in sesto la città a fare altrettanto, a sostenere la mobilitazione delle masse popolari senza se e senza ma e ad estenderla!