[Milano] Seconda udienza processo “Fontana Assassino”

Mercoledì 29 marzo si terrà la seconda udienza, presieduta dal giudice Mangione, a carico di Pablo Bonuccelli e Claudia Marcolini del Partito dei CARC di aver fatto la scritta ormai nota, “Fontana assassino”. All’udienza verranno sentiti i testimoni nominati dal PM.

È di poche settimane la notizia dell’apertura dell’inchiesta della Procura di Bergamo contro Conte, Speranza, Fontana, Gallera (e tanti altri) per la mancata zona rossa nella bergamasca (Alzano, Nembro e tutta la zona delle fabbriche). Ricordiamo l’ordine di Confindustria di non chiudere le attività produttive e la risposta supina non solo della banda della giunta Fontana, ma anche i sindaci Gori e Sala (vi ricordate i “Bergamo is running” e “Milano non si ferma”?!). Non ci illudiamo che i tribunali borghesi condannino i reali colpevoli, ma siamo al fianco delle famiglie delle vittime del Covid (o sarebbe più giusto dire della gestione criminale dell’emergenza sanitaria) e le sosteniamo in questa battaglia per la verità e la giustizia. È giusto che i colpevoli paghino ma serve mettere accusa l’intero sistema di potere politico ed economico. È sotto gli occhi di tutti lo stato di emergenza in cui si trova la sanità pubblica in Lombardia e le precise responsabilità dei Fontana e Gallera e di tutti quelli che li hanno preceduti nell’opera di smantellamento e privatizzazione della sanità. Di fatto hanno calpestato ed eliminato il diritto alla salute e alle cure.

Mentre due compagni sono sotto processo per una scritta, Fontana non solo è stato assolto dai vari processi per riciclaggio (i famosi conti svizzeri aperti a sua insaputa!) e le speculazioni su camici, mascherine, ecc… Fontana si è anche ricandidato alle elezioni e le ha vinte.

Oggi ci ritroviamo con una nuova giunta Fontana che però è più debole: solo il 40% degli elettori infatti è andato a votare. Altro che maggioranza! Ovviamente Fontana e la sua banda continueranno con il programma messo in campo negli anni scorsi, coerentemente con l’attuazione dell’Agenda Draghi che anche il governo Meloni sta portando avanti (attacchi ai diritti dei lavoratori, aumento delle spese militari per finanziare la guerra della NATO in Ucraina, ecc.).

In Lombardia e nel nostro paese non c’è solo la sanità da salvare e rifondare, ma anche la scuola, c’è da difendere l’ambiente e i territori lasciati al degrado e all’incuria, l’apparato produttivo e il diritto alla casa.

Per questo facciamo appello a tutti i coordinamenti, comitati popolari, organizzazioni sindacali, ai sinceri democratici e ai vari partiti comunisti a unirsi, coordinarsi, per avanzare nella costruzione di un governo di emergenza popolare.

Solo un governo sostenuto e promosso dalle organizzazioni operaie e popolari, che ha come ministri uomini e donne che godono della loro fiducia, può rimettere in piedi il nostro paese e mettere al centro l’interesse collettivo e i diritti delle masse popolari. E un primo passo per avanzare in questo cammino di nuova liberazione è quello di unirsi per organizzare una consulta popolare che rifondi la sanità pubblica lombarda; il secondo passo è quello di unirsi e cacciare Fontana dal governo della Lombardia e costruire un nostro consiglio regionale popolare.

Facciamo inoltre appello a tutte le realtà ad aderire alle prossime mobilitazioni di piazza affinché siano una tappa per sviluppare questo coordinamento e la costruzione di un governo d’emergenza popolare:

– 1 aprile, ore 15 in piazza Duomo a Milano presidio “Sani come un pesce?” per difendere il diritto alla salute

– 2 aprile, ore 14.30 presidio alla base militare di Ghedi (BS) della rete “Sciogliamo la NATO, mai più guerre”

– 15-16 aprile, ore 10-18 in piazza XXIV Maggio a Milano presidio “Mamma, non aspettarmi: il fine settimana lo passo in piazza contro la guerra!” di Miracolo a Milano

– 25 aprile, ore 14 a Porta Venezia: costruiamo uno spezzone di partigiani della pace, contro la guerra della NATO e per una nuova liberazione nazionale dalle Larghe Intese

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