[Italia] Nasce il “Comitato lavoratrici e lavoratori FCA per il NO”!

 

Raccogliamo e diffondiamo la notizia della nascita del comitato lavoratrici e lavoratori FCA per il NO alla Riforma Costituzionale. La battaglia contro la riforma costituzionale รจ parte della lotta di classe in corso e come tale bisogna concepirla.

La spinta dei lavoratori e delle lavoratrici FCA di promuovere un appello da sottoscrivere tra i colleghi รจ un esempio importante perchรฉ va nella direzione di organizzarsi e coordinarsi per contrastare le politiche del governo Renzi-Bergoglio. Bisogna aggiungere che oggi piรน che mai difendere la Costituzione equivale ad applicarla a partire dal suo articolo 1.

Approfittiamo dell’appello delle lavoratrici e dei lavoratori FCA per rimandare a un articolo pubblicato sul numero 9/2016 di Resistenza che tratta dell’argomento.

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Nasce il “Comitato lavoratrici e lavoratori FCA per il NO” !

Si รจ costituito il comitato di lavoratrici e lavoratori degli stabilimenti italiani FCA per il no alla riforma costituzionale, tanto voluta da Renzi, dall’Europa e dagli speculatori industriali.

Abbiamo pensato di far sentire la nostra voce su un tema importante, che ci vede coinvolti come cittadini di questo Paese, sempre piรน governato da persone che nulla hanno a che fare con l’identitร  storica di tutti noi.

Per questo motivo abbiamo deciso di far partire questo appello, con la sottoscrizione di tutti i colleghi FCA, perchรฉ sentiamo la necessitร  e il dovere di difendere la nostra storia ma soprattutto la carta costituzionale messa in discussione da chi giร  adesso ne fa un uso improprio per interessi personali.

Difendiamo la costituzione e onoriamo in questo modo la memoria di chi per donarla a noi ha rinunciato in battaglia alla propria vita.

In poche ore sono giร  tante le adesione arrivate dai diversi siti dislocati sul territorio nazionale.
Invitiamo tutti i lavoratori FCA a firmare l’appello.
Giovedรฌ, 22 settembre 2016

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http://www.carc.it/2016/09/06/mille-lotte-rivendicative-si-riassumono-in-applicare-la-costituzione/

Mille lotte rivendicative si riassumono in โ€œapplicare la Costituzioneโ€

La battaglia sul referendum รจ il contesto della lotta per il Governo di Blocco Popolare

I mille fronti su cui le masse popolari si scontrano con la classe dominante, dal diritto al lavoro e contro la disoccupazione e la povertร  alla lotta per il diritto alla casa, alla sanitร  e allโ€™istruzione, dal diritto a vivere in un ambiente salubre alla lotta contro il razzismo e la guerra fra poveri, ecc., si sintetizzano nella lotta per il governo del paese: quali forze governano il paese? Di quali interessi sono portatrici?

La lotta delle masse popolari per il governo del paese oggi si presenta anche nella forma della lotta contro la riforma Renzi della Costituzione e per lโ€™attuazione delle sue parti progressiste.

Finora la lotta sulla riforma della Costituzione si รจ presentata principalmente come scontro tra due fazioni:

– da una parte (per il SI al referendum) la parte predominante che ha come portavoce Renzi,

– dallโ€™altra (per il NO) il resto dei vertici della Repubblica Pontificia rappresentati dalla corrente anti-Renzi dei notabili del PD (alla Dโ€™Alema), da Forza Italia, Lega Nord e simili e dalla sinistra borghese (sia quella radicale che quella di nuovo tipo, il M5S). In questo fronte, unite solo dal NO al referendum, convivono varie correnti: chi รจ mosso dallโ€™ambizione di regolare i conti con Renzi (da Dโ€™Alema a Forza Italiaโ€ฆ non รจ da escludere che dietro le barricate di cartone che innalzano, cerchino e trovino un accordo di qualche tipo, come giร  fecero con il Patto del Nazareno); chi vuole difendere lโ€™esistente, ma per natura e concezione del mondo non lega la difesa dellโ€™esistente alla lotta di classe, non concepisce che la lotta di difesa รจ il contesto e il terreno in cui preparare lโ€™attacco.

Ai fini della lotta di classe (che รจ il motore reale e decisivo della trasformazione della societร ) lo scontro รจ principalmente tra i fautori del SI e la parte avanzata delle masse popolari mobilitata per lโ€™attuazione della parte progressista della Costituzione. La parte avanzata delle masse popolari nel corso degli anni passati ha conquistato autonomia e ha assunto autorevolezza e prestigio grazie al ruolo che ha avuto nelle mobilitazioni contro gli effetti della crisi, nelle lotte per difendere diritti e conquiste, nelle lotte per ampliarli ed estenderli. Non ha un centro definito e autorevole attorno a cui raccogliersi, ma si presenta sotto forma di una galassia di organismi, movimenti, associazioni grandi e piccole sparse da una capo allโ€™altro del paese, impegnate ognuna su una battaglia o su unโ€™altra, legate piรน da una condizione oggettiva (il ruolo che hanno) che da una consapevolezza soggettiva e da un preciso obiettivo comune. Eโ€™ il campo opposto a Renzi, al suo governo e alla parte dominante dei vertici della Repubblica Pontificia Perchรฉ piรน chiaramente, decisamente e praticamente si mobilita attraverso mille lotte rivendicative (lavoro, istruzione, sanitร , ambiente, diritto alla casa) per lโ€™applicazione della parte progressista della Costituzione: per costringere le autoritร  borghesi ad applicarla e in certi casi per applicarla direttamente, dal basso.

Questa mobilitazione fa passare in secondo piano la lotta tra chi vuole rottamare la Costituzione e chi la difende; pone in primo piano la lotta tra chi vuole rottamare la Costituzione e chi vuole attuarne la parte progressista. Ma ciรฒ non puรฒ essere opera di un governo dei vertici della Repubblica Pontificia e neppure la lotta per lโ€™attuazione della parte progressista della Costituzione puรฒ essere diretta dalla sinistra borghese. Deve e puรฒ essere opera delle masse popolari organizzate che la impongono attraverso mille iniziative di base e in questo modo diventano nuove autoritร  pubbliche, rendono ingovernabile il paese e fanno ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia il loro governo: quello che abbiamo chiamato Governo di Blocco Popolare (GBP).

Il corso delle cose e il GBP come obiettivo cosciente. Uno sviluppo futuro di cui ci sono giร  oggi le premesse รจ possibile, ma non รจ certo.

Il GBP รจ possibile, ma la sua costituzione non รจ certa.

Per costituirlo occorre che quella parte organizzata e avanzata delle masse popolari se lo ponga come obiettivo cosciente. Che sia possibile costituirlo รจ dimostrato da mille esempi grandi e piccoli ognuno dei quali, in un certo modo, favorisce la sua costituzione. Facciamo di seguito alcuni esempi per dimostrare che nonostante lโ€™intossicazione dellโ€™opinione pubblica da parte della classe dominante e nonostante le illusioni che basti chiedere e pretendere, rivendicare alla classe dominante per ottenere, la lotta per costituire il GBP รจ il centro dello scontro politico in atto, รจ sentiero tracciato che le masse popolari possono trasformare in strada maestra attraverso cui imparano ad essere classe dirigente del paese, costruiscono la rivoluzione socialista.

Il terremoto in Centro-Italia. La distruzione di interi paesi, il crollo di edifici โ€œappena ristrutturati secondo le regole antisismicheโ€, il numero impressionante di morti (per un paese โ€œcivileโ€, con riconosciuto pericolo sismico) e la ricorrenza con cui accadono, sono le forme che assume la necessitร  oggettiva di cambiare il corso politico del paese per toglierne la direzione alla cricca di delinquenti, affaristi e speculatori della classe dominante e assicurarla alle masse popolari organizzate, a chi ha interesse alla prevenzione, a chi ha interesse a spendere miliardi di euro nei lavori necessari per rimettere in sesto il territorio, le cittร , i palazzi, le strade, gli ospedali anzichรฉ versarli nei circoli della finanza.

Sono tanti e tutti efficaci i ragionamenti che si possono fare per dimostrare che se il terremoto รจ una calamitร  imprevedibile e distruttiva, morti e distruzione sono invece un responsabilitร  dei vertici della Repubblica Pontificia e che le masse popolari sono vittime di una guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia conduce contro di loro. Ma il terremoto nel Centro-Italia รจ nefasta occasione da cui emerge un altro aspetto, che รจ principale: lo slancio, il senso di responsabilitร , la capacitร  organizzativa degli organismi popolari che si sono assunti in prima persona il ruolo di soccorso alle popolazioni. La gestione di Bertolaso della Protezione civile, gli scandali, i furti sistematici (altro che piccoli โ€œsciacalliโ€ che rovistano fra le macerie: milioni di euro destinati ai terremotati dellโ€™Aquila sono stati trattenuti dalle banche), le speculazioni che hanno caratterizzato il dopo-terremoto a Lโ€™Aquila (2009) e in Emilia (2012) hanno sedimentato fra le masse popolari rabbia e sfiducia, ma soprattutto senso e voglia di riscatto. La mobilitazione dopo il terremoto in Centro-Italia รจ una grande dimostrazione di solidarietร , di generositร , di operositร  delle centinaia di migliaia di persone che hanno voltato le spalle agli appelli del governo e delle autoritร  e si sono affidate allโ€™autorganizzazione per soccorrere le popolazioni. Forme grandi (Brigate di Solidarietร  Attiva) e piccole (gruppi di tifosi, circoli politici, sedi, associazioni) di organizzazione, disseminate sul territorio, hanno provveduto alla raccolta di ogni tipo di genere di prima necessitร  e di soldi e alla loro distribuzione; hanno allestito campi, mense, tende; hanno promosso aggregazione per i bambini e centri di aiuto psicologico. In una sintesi: hanno preso il posto delle autoritร  borghesi nella mobilitazione straordinaria per fare fronte alle esigenze delle masse popolari.

Il decalogo del terremotato consapevole. Scritto nel 2012 dopo il terremoto in Emilia dal Comitato 3:32 e da Casematte – Lโ€™Aquila.

1) Non disperdetevi come comunitร  e non fatevi mettere gli uni contro gli altri;

2) Restate in sicurezza, ma non lasciatevi allontanare dalle vostre case e dalle vostre proprietร ;

3) Non fatevi rinchiudere in campi recintati con la scusa di essere protetti;

4) Mantenete la vostra consapevolezza e autonomia;

5) Vi convinceranno che non siete autosufficienti e proveranno a ospedalizzarvi: non lo permette! Ogni gesto quotidiano deve restare vostro;

6) Non fatevi raccontare dai media quello che vi succede, siate protagonisti dellโ€™informazione e diffondetela voi, i mezzi non mancano;

7) Chiedete da subito controllo e trasparenza sulla gestione di tutto quello che vi riguarda: solidarietร , aiuti, fondi ecc.

8) Fate che lโ€™emergenza non diventi lungodegenza: ai commissari fa comodo, alla vostra comunitร  no;

9) Pretendete di partecipare da subito a ogni scelta sul vostro futuro;

10) Non lasciate devastare il vostro territorio con la scusa della ricostruzione.

Insomma, nonostante tutto quello che vi diranno sulla solidarietร , ricordatevi che per qualcuno il terremotato รจ da spolpare: occhio a sciacalli e avvoltoi!

Fra le lacrime di coccodrillo di esponenti istituzionali, nel cordoglio e nella solidarietร  della parte piรน sana e generosa di questo paese, lo slancio popolare dopo il terremoto รจ la dimostrazione pratica che le masse popolari organizzate possono giร  fare di piรน e meglio di quanto lo Stato dei banchieri e dei capitalisti voglia fare e fa. Se questo slancio straordinario diventa coscientemente slancio per fare fronte al disastro ordinario provocato dai vertici della Repubblica Pontificia, questo paese puรฒ rinascere dalle distruzioni provocate dalla speculazione e dalle privatizzazioni; dalla disoccupazione, dalla povertร , dallโ€™ignoranza e dallโ€™abbrutimento provocati dal profitto.

Le organizzazioni operaie e popolari. Nel contesto di una vertenza sul rinnovo del CCNL dei metalmeccanici (che da il la ai contratti di molte altre categorie di lavoratori dipendenti) molto โ€œduraโ€ da vincere Perchรฉ fino ad ora la FIOM ha intrapreso la via della concertazione e dellโ€™alleanza con FIM e UILM, nel contesto della battaglia negli stabilimenti FCA contro il regime Marchionne, nel contesto dellโ€™emergenza occupazionale collegata allo smantellamento di interi rami produttivi (ad esempio quello siderurgico), si sviluppa da nord a sud del paese la tendenza della parte piรน lungimirante della classe operaia a organizzarsi e coordinarsi dentro le aziende e fuori dalle aziende, a stringere legami con movimenti popolari, a sostenere mobilitazioni di carattere generale. Di questa tendenza la punta avanzata รจ rappresentata da quegli operai che per esperienza e concezione riconoscono prima e meglio di altri il ruolo che la classe operaia puรฒ avere nella lotta politica in corso, che intuiscono il contributo decisivo che puรฒ dare alla costituzione del GBP. Il GBP non รจ ancora un loro obiettivo cosciente, ma ciรฒ che fanno, le loro attivitร  territoriali, la loro pratica sindacale e il ruolo che assumono nei confronti del resto delle masse popolari favorisce oggettivamente il processo della sua costituzione. Ne sono esempio i compagni e le compagne che hanno partecipato ai dibattiti della FRP, (vedi Organizzarsi e coordinarsi a pag. 5) che hanno ripreso e sviluppato gli orientamenti che sono emersi (e che loro stessi hanno contribuito a definire con i loro interventi): gli operai dellโ€™ILVA di Taranto, della FCA di Melfi, dellโ€™Ex Lucchini di Piombino, della GE di Massa. Con loro e come loro, ovunque in Italia ci siano gruppi di operai che si occupano dellโ€™azienda ed escono dallโ€™azienda per promuovere o sostenere la lotta delle masse popolari con la loro esperienza, con il loro orientamento e con la loro capacitร  di organizzazione, esiste un punto di riferimento, lo snodo di una rete nazionale che รจ nostro compito, ce lo assumiamo, rafforzare, sviluppare, sostenere, estendere, collegare a nuovi snodi. Perchรฉ questo paese va cambiato, la forza per cambiarlo รจ quella delle masse popolari e i pilastri di questo cambiamento sono gli operai organizzati.

Accanto alle organizzazioni operaie si sviluppano le organizzazioni di lotta per conquistare un lavoro utile e dignitoso. Ne abbiamo parlato spesso nei numeri scorsi di Resistenza e siamo fra i promotori della loro nascita e del loro sviluppo. Riportiamo qui un esempio piccolo, ma che dimostra una strada grande: a fine agosto, la Lista disoccupati e Precari Roma Nord Ovest ha promosso la ristrutturazione di un muro perimetrale impiegando i suoi iscritti e, accordandosi con una associazione di artisti, รจ riuscita a far retribuire la giornata di lavoro. Un esempio in piccolo che apre una prospettiva concreta di sviluppo per gli scioperi al contrario che le Liste di disoccupati e Precari promuovono da tempo dimostrando che il paese รจ pieno di lavori da fare e anche di gente disposta a farli, il problema sta nel fatto che le autoritร  non sono disposte a pagarli. Dove le autoritร  si sottraggono, associazioni, enti, fondazioni possono contribuire alla creazione di posti di lavoro. Certo, una associazione di artisti di quartiere (o poco piรน) ha limitate risorse economiche, le fondazioni dei โ€œfilantropiโ€ della classe dominante hanno invece grandi risorse… Ecco! Che inizino a metterle a disposizione!

Il sommovimento dei tre serbatoi. Chiamiamo tre serbatoi gli esponenti della societร  civile e della Pubblica Amministrazione, della sinistra dei sindacati o di altre associazioni di massa, della sinistra borghese che godono di prestigio e seguito tra le masse popolari organizzate. Sono oggi, nonostante i loro limiti e le loro resistenze, quelli che saranno ministri e funzionari del Governo di Blocco Popolare. Benchรจ, per ruolo che ricoprono nel sistema politico attuale e per concezione del mondo non possano essere loro i principali promotori della costituzione del GBP, sono loro che ne diventeranno gli esponenti principali: se le organizzazioni operaie e popolari intraprendono quella strada, sono obbligati a farlo per avere un ruolo positivo nella lotta di classe e per non perdere il seguito, il prestigio e la fiducia di cui godono oggi.

La battaglia sulla Costituzione, che molti di loro intendono come battaglia per difenderla dagli attacchi di Renzi, รจ un contesto decisivo per far emergere una parte piรน avanzata fra di loro. Precisamente รจ il contesto per misurare quanti fra loro sono disposti a sostenere la mobilitazione per attuarla e per costituire il governo che la attua.

Nei mesi scorsi ci sono stati importanti sommovimenti: cioรจ il corso delle cose (esito delle amministrative, campagna referendaria, stato di emergenza dovuto alla situazione internazionale e tendenza alla guerra) ha spinto una parte di essi a fare passi avanti in questo senso. Una piccola, ma significativa, rappresentanza di questa parte avanzata ha partecipato alla FRP nazionale che ha avuto, con il dibattito del 30 luglio, il ruolo di porre le basi per un ampio fronte (basato sui due agenti principali: classe operaia e, appunto, amministratori) per la costruzione di Amministrazioni Locali di Emergenza che si impegnino per applicare la Costituzione a partire dai territori che amministrano (vedi Le Amministrazioni locali che servono a pag. 4).

Fare quello che รจ necessario fare: costruire la rivoluzione socialista. Noi fino a questo punto, in questo articolo, abbiamo parlato della necessitร  di cambiare il corso politico del paese e della possibilitร  di farlo, abbiamo indicato lโ€™obiettivo del GBP come soluzione per fare fronte agli effetti piรน gravi della crisi. Per rendere il discorso concreto e comprensibile fino in fondo Dobbiamo perรฒ aggiungere un pezzo. Per porre fine alla catastrofe prodotta dal capitalismo รจ necessario instaurare il socialismo. Il GBP รจ uno strumento per rafforzare la rivoluzione socialista in corso, farร  compiere un salto in avanti alla lotta per instaurare il socialismo. Oggettivamente, esistono le condizioni per instaurare il socialismo, anzi la societร  ha raggiunto un livello di sviluppo tale che proprio gli ostacoli allโ€™instaurazione del socialismo posti dalla classe dominante sono la principale causa del corso catastrofico delle cose. Possiamo dire in tutta certezza, senza paura di banalizzare il discorso, che per quanto attiene alle condizioni oggettive, lโ€™unico ostacolo allโ€™instaurazione del socialismo รจ lโ€™esistenza della borghesia imperialista e il suo ruolo di dominio sulla societร . In veritร  a questo bisogna combinare le difficoltร , la debolezza, le inadeguatezze del movimento comunista nel mobilitare le masse popolari affinchรจ si liberino una volta per tutte della borghesia imperialista e delle sue autoritร  e istituzioni, leggi e concezioni per costruire una societร  nuova e superiore.

La borghesia imperialista e il clero impongono un corso delle cose che se non sarร  interrotto dalla costituzione del GBP ci costringerร  a instaurare il socialismo come risposta alla guerra imperialista e alla mobilitazione reazionaria delle masse popolari che la guerra imperialista implica.

La costituzione del GBP รจ quel balzo in avanti. Perchรฉ รจ, contemporaneamente:

– strumento per fare fronte agli effetti piรน gravi della crisi (risponde cioรจ allโ€™urgenza di togliere il potere politico nelle mani della borghesia imperialista);

– strumento per mobilitare e organizzare la parte avanzata della classe operaia e delle masse popolari (risponde cioรจ alla necessitร  di attivare le forze che sono protagoniste della trasformazione del mondo);

– strumento attraverso cui le masse popolari imparano a gestire parti crescenti della societร  direttamente, senza i vincoli e lโ€™oppressione della classe dominante (risponde cioรจ alla necessitร  di elevare lโ€™esperienza, la concezione e quindi la consapevolezza del loro ruolo nella storia);

– strumento attraverso cui noi comunisti impariamo a diventare educatori, formatori e organizzatori delle masse popolari usando la concezione comunista del mondo (la scienza della lotta di classe; risponde alla necessitร  di elevare ideologicamente e praticamente il movimento comunista cosciente e organizzato che giร  esiste).

Noi ci battiamo e chiamiamo gli elementi piรน avanzati a battersi per la via della costituzione del GBP che รจ via piรน diretta e la meno dolorosa e distruttiva per le masse popolari.

Quindi, prima di concludere. Noi comunisti ci trasformiamo per diventare educatori, formatori e organizzatori della parte avanzata delle masse popolari affinchรฉ esse instaurino il GBP e diventino la forza che instaura il socialismo.

Impariamo e insegniamo a conoscere, assimilare e usare la concezione comunista del mondo. Questa รจ la nostra principale forza. Promuoviamo e sosteniamo ogni tendenza e processo attraverso cui le masse popolari si organizzano, si mobilitano e imparano ad assumere il ruolo di nuove autoritร  pubbliche.

Perchรฉ la lotta per il socialismo, che qui e ora ha la forma e il contenuto della lotta per il GBP, non si limita a protestare fino a rendere difficile la vita alla classe dominante, ma include, ed รจ lโ€™aspetto principale, che le masse popolari organizzate imparino a pensare e ad agire come nuova classe dirigente del paese. Imparino ad esserlo.

โ€œDalla fine degli anni โ€™70 la borghesia imperialista sta cancellando uno a uno, a pezzi e a mozziconi, quei diritti democratici passati dalla Carta Costituzionale alla realtร . Eโ€™ il programma enunciato da Giorgio Benvenuto (segretario Generale della UIL) giร  negli anni โ€˜70: โ€œi lavoratori devono rendere ai padroni una parte di quello che hanno strappatoโ€. Impegni e diritti della Costituzione che erano stati in parte realizzati (es. diritto allo studio, i diritti dei lavoratori sui luoghi di lavoro, il diritto alla salute, i servizi pubblici, ecc.) sono sottoposti a limitazioni o addirittura cancellati. Mi limito a ricordare i casi in cui la Costituzione รจ stata piรน chiaramente e piรน a lungo violata o lo รจ tuttโ€™ora o lo รจ nuovamente. Lโ€™astensione del ricorso alla guerra โ€œcome mezzo di risoluzione delle controversie internazionaliโ€ (art. 11), lโ€™accettazione delle limitazioni della sovranitร  solo in paritร  di condizioni con altri stati (art. 11), lโ€™inviolabilitร  della persona e del domicilio (art. 13 e 14), la libertร  e segretezza della corrispondenza (art. 15), la libertร  di cambiare residenza e la libertร  di espatriare (art. 16), lโ€™esenzione della stampa da autorizzazioni e censure (art. 21), la tutela della salute come diritto fondamentale del cittadino (art. 32), lโ€™esenzione di oneri dello stato perle scuole cattoliche (art. 33), il diritto allโ€™istruzione (art. 34), la tutela dei lavoratori (art. 35), il diritto a un salario โ€œin ogni caso sufficiente ad assicurare a se e alla famiglia unโ€™esistenza dignitosaโ€ (art. 36), i limiti fissati per lโ€™iniziativa economica individuale e privata e la proprietร  privata perchรฉ non contrastino con la sicurezza, la libertร , e la dignitร  umana e siano indirizzati al benessere sociale e accessibili a tutti (art. 41 e 42), il dovere universale al servizio militare (art. 52), il carattere democratico delle forza armate (art. 52), la partecipazione alle spese pubbliche in ragione della capacitร  contributiva (art. 53) che esclude le imposte indirette (IVA, ecc.)โ€ โ€“ da โ€œRiforma o difesa della Costituzioneโ€ di M. Martinengo, Rapporti Sociali n. 36 โ€“ gennaio 2007

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