La Lega dei Cavatori nasce e si sviluppa in seguito agli ultimi incidenti nelle cave di Carrara e a fronte della debolezza sindacale: i cavatori cominciano ad occuparsi delle cave a partire dalla sicurezza sul lavoro, delle condizioni di vita dei lavoratori, secondo l’idea che non basta più delegare ad un sindacato di cui siamo scontenti, ma è necessario prendere in mano la situazione, e che “i problemi delle cave possono essere risolti solo da chi ci lavora”. D’altro canto, “escono” dal loro luogo di lavoro annunciando la volontà e la necessità di costruire un legame con la città, con chi vive fuori dalle cave e occupandosi anche del territorio.
Questi gli obbiettivi della Lega dei Cavatori (come si legge nel loro volantino di presentazione): 1) sicurezza sul lavoro, 2) condizione del lavoro nelle cave, 3) escavazione controllata, 4) riconoscimento del lavoro usurante, 5) rapporto con la cittadinanza.
Proprio di questo c’è bisogno oggi: che i lavoratori rompano con le esitazioni e si occupino direttamente dei propri posti di lavoro, dell’occupazione, della sicurezza e che escano all’esterno dei posti di lavoro stringendo legami con la cittadinanza e occupandosi dei problemi del territorio.
A Carrara i problemi principali sono due: il lavoro (alta percentuale di disoccupati, ma anche i morti sul lavoro) e la devastazione dell’ambiente (rischio idro-geologico). La Lega dei Cavatori ha la possibilità di affrontare tutti e due questi aspetti, promuovendo una nuova organizzazione del lavoro in cava e del settore lapideo, determinando una esperienza di nuovo governo del territorio.
Questa soluzione è necessaria se non vogliamo cedere di fronte al progressivo impoverimento del territorio (nonostante la presenza di un materiale prezioso come il marmo di Carrara), alle morti sul lavoro (dovute ai ritmi eccessivi di lavoro e al non rispetto delle norme di sicurezza) e al costante rischio idro-geologico per tutta la popolazione (rischio costante di alluvioni e frane).
Solo affrontando la questione dell’escavazione del marmo con un controllo pubblico, e soprattutto dei cavatori, si potrà sconfiggere l’arroganza degli industriali che trattano il territorio di Carrara come un terreno di conquista su cui speculare e da vendere al miglior offerente.
Un’esperienza, quella della Lega dei Cavatori, che può dare il via a una serie di cambiamenti a catena: a partire dallo sviluppo di interventi di ripristino del territorio mobilitando i disoccupati della zona, la valorizzazione del marmo più pregiato e la diminuzione dell’impatto sull’ambiente e sulla popolazione.
L’esempio dei cavatori che, di fronte al disorientamento generale, rompono con gli schemi della lotta rivendicativa “tradizionale” e prendono in mano l’iniziativa può ispirare anche altri settori operai: primi fra tutti quelli dei cantieri navali e del Nuovo Pignone.
Il cambiamento nel nostro territorio può venire solo a partire dalle masse popolari organizzate (a partire dagli operai, come stanno facendo i cavatori con la loro Lega) che si pongono come una Nuove Autorità Pubbliche e che promuovono la costruzione di un’Amministrazione Comunale d’Emergenza. Questa Amministrazione deve:
1) Mettere gli interessi delle masse popolari al centro della propria azione e davanti alle leggi e le misure del governo centrale;
2) Promuovere su ogni terreno l’organizzazione e la mobilitazione delle masse;
3) Disobbedire al patto di stabilità e alle altre misure del governo che vanno contro le masse popolari e quindi venire meno alle funzioni e ai ruoli che il governo assegna alle amministrazioni locali.
4) Promuovere un posizionamento analogo di altre Amministrazioni Comunali in tutto il paese e sviluppare il coordinamento con altre Amministrazioni Comunali che seguono questa linea, perché solo se si fa promotrice del movimento popolare che va verso la costituzione di un proprio governo di emergenza, un’Amministrazione Comunale è in grado di far fronte al governo dei vertici della Repubblica Pontificia.
Per comprendere meglio su cosa intendiamo quando parliamo di Amministrazioni Comunali di Emergenza rimandiamo agli articoli:
Per un nuovo governo del territorio, sosteniamo la Lega dei cavatori!