Il prossimo 18 ottobre si terranno lo sciopero indetto dai sindacati confederali del comparto automobilistico e quello generale indetto dal Si Cobas. Il 19 ottobre a Roma ci saranno ben tre manifestazioni: la funzione pubblica con la CGIL, la manifestazione chiamata dal Si Cobas contro il Ddl1660 e la piazza indetta da Usb per il diritto allโabitare. Sempre il 19 ottobre a Napoli si terrร il G7 dei ministri della difesa , contro cui sono giร iniziati presidi e mobilitazioni nella cittร .
Il 20 ottobre รจ in programma unโassemblea per la lotta allโAutonomia differenziata promossa da Usb e molte altre realtร . Il 26 ottobre si svolgeranno mobilitazioni contro lโAutonomia differenziata e altre contro la guerra. Il 27 ottobre a Napoli ci sarร lโAssemblea nazionale della rete Liberi di lottare. Il 28 ottobre, sempre a Napoli, si terrร la manifestazione nazionale contro la repressione e in sostegno ai compagni dei disoccupati organizzati di Napoli sotto processo. Per il 31 ottobre Usb pubblico impiego ha indetto lo sciopero generale con manifestazione a Roma.
Il prossimo 4 novembre ci sarร una manifestazioni delle forze armate. Lโ8 novembre lo sciopero TPL indetto dalla Cgil e dagli altri confederali, il 14 novembre si terranno iniziative in solidarietร al compagno Tiziano, arrestato il 5 ottobre a Roma. Il 15 novembre sarร la Giornata internazionale dello studente e sono previsti scioperi.
Quello sopra รจ un elenco decisamente parziale della miriade di mobilitazioni che stanno infiammando lโautunno giร dal suo avvio. Tutte mobilitazioni che a ben vedere, e nemmeno tanto nascostamente, hanno come โbersaglioโ comune il governo Meloni e che gli renderanno il prossimo mese tuttโaltro che semplice, in particolar modo con le giornate del 18 e del 19 ottobre.
In potenza questa รจ una forza ben piรน ampia di quella che giร il 5 ottobre ha messo in scacco il governo rendendo i suoi divieti e le sue minacce poco piรน di carta straccia. Una forza che puรฒ essere dirompente, che puรฒ spazzare via chi oggi governa il paese: criminali, nostalgici del ventennio e speculatori sulla pelle delle masse popolari.
In potenza, appunto. Perchรฉ allโoggi la maggior parte di queste iniziative sono slegate o addirittura in concorrenza; nonostante, nella sostanza, siano legate dagli interessi di classe. Prendiamo ad esempio il prossimo 19 ottobre, quando solo a Roma ci saranno tre manifestazioni, questa spinta a mobilitarsi contro il governo รจ certamente un segno di vitalitร . Il fatto che i promotori di queste mobilitazioni siano divisi e in concorrenza tra loro รจ invece un limite, perchรฉ a marciare divisi si finisce per fare il gioco dei padroni, che sulla divisione delle masse popolari basano la loro permanenza al potere.
Muoversi in autonomia, su una singola battaglia, oggi รจ del tutto insufficiente perchรฉ nessuna singola battaglia รจ slegata dal complesso del corso delle cose. Proteggere il settore dellโauto non esula dalla decisione di dove investire fondi, se in guerra o in lavoro; combattere per la salvaguardia del trasporto pubblico non รจ slegato dalla pianificazione di infrastrutture e trasporti e di come vengono impiegati oggi. Nessuna di queste lotte, ad esempio, puรฒ esulare dal diritto alla salute e alle cure sanitarie.
Allora รจ necessario cambiare il passo e ragionare meglio e piรน concretamente sulla reale soluzione, che non puรฒ che essere politica: quella del governo del paese. ร chiaro che se ci si mette in questa ottica non puรฒ esistere concorrenza, ma un fronte di forze coordinate per rendere a tutti i livelli il paese ingovernabile alla Meloni e al codazzo di tutte le larghe intese, per togliere loro il governo del paese e per iniziare a ragionare su una reale alternativa a questo. Ponendosi in questa ottica giร le forze attuali in campo avrebbero un peso ben diverso, concatenando ogni iniziativa su un obiettivo comune.
Come far vivere e dispiegare questa forza? Ogni singolo o gruppo appartenente a uno degli organismi in mobilitazione puรฒ contribuire a farlo. Come? Rafforzando il sentimento e la pratica di unitร che nella base giร in embrione esistono. Se ad esempio il 18 ottobre i lavoratori metalmeccanici iscritti ai sindacati confederali portano con sรฉ nello sciopero anche colleghi iscritti ad altri sindacati; se si coordinano con altri operai che conoscono o a cui possono arrivare nella propria zona, per mettere in campo in maniera congiunta blocchi e picchetti, rendendola unโiniziativa capillare. Se organizzazioni e singoli che parteciperanno alle diverse piazze del 19 ottobre a Roma si coordinano con organizzazioni e singoli che stanno nelle altre piazze, per fare delle tre distinte manifestazioni un problema di ordine pubblico diffuso e in qualche modo legato.
Sono solo esempi di come รจ possibile battere e consolidare una via per unire ciรฒ che la concorrenza divide, ma che le condizioni unisce necessariamente. Questa la strada per costruire una forza dirompente capace di cacciare questo governo e imporre quelle leggi, norme e misure immediate di cui le masse popolari hanno bisogno!