29.06.2023
La Rete Democratica Fiorentina ha recentemente denunciato l’arrivo del quartier generale permanente della Multinational Division South (Mn-S) della NATO presso la caserma Predieri di Rovezzano a Firenze (leggi qui).
Anche in questo caso, come in quello della decisione di edificare una base militare dell’esercito italiano a Coltano (PI), siamo di fronte all’ennesimo abuso; trattandosi di una decisione la cui genesi risale al 2020 ma di cui la popolazione è stata informata solo di recente.
Questo ennesimo progetto di militarizzazione è un effetto diretto dell’asservimento del nostro paese agli imperialisti USA e della partecipazione dell’Italia alla sporca guerra voluta dalla NATO contro la Federazione Russa.
In barba alla tanto sbandierata sovranità nazionale, il governo Meloni (con il bene stare delle amministrazioni regionale e locali, in questo caso targate PD) continua a cedere pezzi del nostro territorio per fomentare le operazioni di guerra della NATO e degli imperialisti USA, operazioni i cui effetti si propagano su tutti i fronti della vita politica, culturale e sociale del nostro paese: dalla scuola (come efficacemente denunciato dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole), all’informazione – è sempre più evidente quanto la propaganda di guerra dall’inizio del conflitto in Ucraina abbia smascherato il vero volto del sistema di informazione corrente– alle misure economiche prese a vantaggio dell’industria delle armi e per l’approvvigionamento energetico – basti pensare allo smercio del GNL (o gas liquefatto), americano che dovrebbe sostituire il gas russo e che impone la costruzione di rigassificatori nel nostro paese: da Ravenna passando per Piombino fino alla Sardegna.
La verità è che gli imperialisti USA non hanno alcuna intenzione di mettere fine alla guerra. Anzi, dopo averne creato le condizioni e favorito le premesse, continuano a condurre provocazioni per alimentarla e allargarla. Gli imperialisti USA e la NATO stanno trascinando il mondo in una guerra mondiale dispiegata.
E’ necessario organizzarci, mobilitarci e coordinarci, in particolare contro l’installazione della Mnd-S a Firenze, in generale contro le politiche guerrafondaie del governo Meloni e di tutti i partiti delle Larghe Intese (PD in testa) il che significa cacciare il Governo Meloni e fare di ogni movimento locale (come quello contro la militarizzazione della nostra città, Firenza) articolazione di un movimento più ampio cioè nazionale, che sottragga il nostro paese dal gioco al massacro voluto dagli imperialista USA.
In questo senso c’è poco spazio per le opinioni, il politicantismo e le mediazioni: la militarizzazione delle nostre città è un problema concreto e va fermata adesso! Il modo per fermarla è mandare a casa il governo che ne è fautore.
Andare in questa direzione significa:
– coordinarci con quanto già esiste sul fronte della lotta contro la guerra, la militarizzazione e la devastazione dei territori, a partire dal Movimento No base né a Coltano né altrove che dal 13 al 16 luglio organizzerà il suo primo campeggio nazionale;
– coordinarci e legarci strettamente alla mobilitazione dei lavoratori contro il traffico di armi come quelli del Collettivo Autonomo Lavoratori Porto di Genova o gli aeroportuali di Brescia che il 30 giugno organizzeranno un presidio presso l’aeroporto di Montichiari di Brescia contro il traffico di armi;
– fare in modo che le mobilitazioni, le assemblee ed ogni altra forma organizzata di opposizione a questo progetto, fomentino la costruzione (o la rafforzino) di collettivi, comitati popolari che si oppongono alla militarizzazione e allo sperpero di risorse pubbliche a vantaggio dell’economia di guerra, nei posti di lavoro, nelle scuole e nei quartieri.
La realizzazione di progetti del genere, insieme alle politiche di riarmo, sottraggono risorse alle masse popolari alimentando la spirale di miseria e disperazione a cui non possiamo rispondere né con le campagne di opinione né con forme di mediazione che mettono una toppa al problema senza risolverlo. Noi abbiamo bisogno di andare alla radice dei problemi e di risolverli definitivamente. In questo senso ogni forma di lotta è legittima e troverà il nostro pieno appoggio.
Federazione Toscana del Partito dei Carc