[Milano] Cacciare la giunta Fontana, organizzarsi per imporre le misure che servono a difendere la sanità pubblica

Mercoledì 21 giugno alle ore 15 si terrà una nuova udienza del processo per imbrattamento (la famosa scritta “Fontana assassino”), a carico di due compagni del P.CARC, Pablo Bonuccelli e Claudia Marcolini. Il processo è iniziato il 16 gennaio, in piena campagna elettorale per le regionali. Fontana è stato rieletto a governatore della Lombardia, con al suo seguito Bertolaso, che mostrando una certa “affidabilità” (per i profitti dei caporioni della sanità privata e le multinazionali farmaceutiche) come commissario regionale durante la pandemia ora è stato premiato a assessore al welfare. Certo, la loro elezione non è avvenuta in pompa magna, anzi, la maggior parte dei lombardi non è proprio andata a votare. A dimostrazione che non hanno nessun mandato per stare lì a continuare a fare danni.

Non possiamo far altro che notare le similitudini tra quello che è successo con l’emergenza Covid in Lombardia e ciò che sta accadendo con l’emergenza alluvione in Emilia Romagna. Non siamo di fronte a tragiche fatalità, ma ci sono dei responsabili che hanno nomi e cognomi.

Bonaccini, la Schlein (che dal 2020 al 2022 è stata vice Presidente della Regione), il sistema PD e la ‘ndrangheta che hanno fatto e fanno affari con disboscamento, cementificazione e speculazioni, con i soldi non spesi per le opere di salvaguardia e cura del territorio, i soldi rubati e quelli dirottati su “altri progetti”, quelli spesi per opere inutili e dannose e per le armi. Così il presidente della Regione Lombardia Fontana per le decine di migliaia di morti dell’emergenza Covid del 2020-2021 grazie allo smantellamento della sanità pubblica, ai soldi regalati a quella privata e per costruire centri Covid mai usati, chiudere ospedali funzionanti, speculare su dispositivi di sicurezza e tamponi.

È evidente che siamo di fronte a un modus operandi comune: Bonaccini (PD) e Fontana (Lega) non hanno particolari differenze, sono entrambi esponenti delle Larghe Intese e fanno entrambi, a ogni costo, gli interessi della classe che comanda. Per questo “Bonaccini e Schlein boia” è la scritta che dovrebbe campeggiare sui muri di Ravenna, Faenza, Forlì, Bologna, Reggio Emilia e fino a Piacenza, così come la scritta “Fontana assassino” campeggiò sui muri di Milano e per cui mercoledì si terrà questo processo farsa.

Un processo, infatti, che ci vede imputati per imbrattamento (anche se inizialmente si era aperto un fascicolo per terrorismo. Le prove? Una conferenza stampa in cui i due compagni rivendicano politicamente la giustezza della scritta. Con la decisione di passare da “terrorismo” a “imbrattamento”, la Procura di Milano ha messo in evidenza la debolezza della “caccia ai persecutori di Fontana” e ha permesso allo stesso Fontana di non essere coinvolto: a differenza degli altri processi in cui è stato sempre assolto, avremmo usato il processo contro di noi per metterlo sotto accusa, noi, insieme ai familiari delle vittime del Covid e ai lavoratori che hanno dovuto subire le scelte criminali della sua giunta durante la pandemia.

In ogni caso, nonostante la Procura abbia voluto istruire un processo per un reato “comune”, abbiamo impostato la nostra difesa per far fronte a ciò che questo processo è realmente: un processo politico. Per questo, nonostante, il giudice non li abbia ancora accettati, abbiamo chiamato a testimoniare gli attivisti delle brigate volontarie per l’emergenza, i lavoratori della sanità sospesi o licenziati perché hanno denunciato l’operato criminale della giunta Fontana. E abbiamo chiamato anche gli stessi Fontana e Gallera.

Ma non solo: vogliamo usare questo processo per alimentare l’attività dei comitati per la difesa della sanità pubblica e per favorire il loro coordinamento, la loro azione e, più in generale, la mobilitazione per cacciare la giunta Fontana. Serve cacciarla e sostituirla con una nuova giunta, promossa e sostenuta da chi si è sempre battuto per la sanità pubblica. Che i comitati in difesa degli ospedali, che i lavoratori sanitari organizzati con o senza sindacato, che gli sportelli per la sanità che sono nati proprio durante la pandemia per sostenere le persone in difficoltà anche a prenotarsi le visite secondo quanto stabilito dalla legge, che i medici di base che reclamano di poter svolgere al meglio l’assistenza ai loro utenti, si coordinino e prendano in mano la sanità lombarda. Costruire una commissione che imponga le misure che servono alle masse popolari in tema di sanità, per farla funzionare adeguatamente, per strapparla dalle grinfie dei privati e dallo smantellamento della giunta Fontana e del governo Meloni. Condanna o assoluzione per i nostri compagni imputati, questo è ciò che il Partito dei CARC promuove.

Invitiamo chiunque abbia a cuore la difesa della sanità pubblica a schierarsi dalla parte dei compagni sotto processo, a far sentire la propria solidarietà con prese di posizione, a partecipare al presidio che si terrà in concomitanza con l’udienza fuori dal Tribunale di Milano, a fare donazioni per le spese legali e per le attività che quotidianamente stiamo portando avanti per difendere la sanità, cacciare la giunta Fontana e imporne una nuova, una giunta di emergenza popolare promossa e sostenuta dalle organizzazioni operaie e popolari e dai loro tecnici, persone competenti che godono della loro fiducia.

Vi aspettiamo al presidio mercoledì 21 giugno, ore 15, di fronte al Tribunale di Milano (Largo Marco Biagi).

Ne approfittiamo per segnalare

– la mobilitazione in difesa della sanità che si terrà a Roma il 24 giugno

– la raccolta firme per i tre Referendum contro la guerra e per la sanità promossa dal CLN

– gli sportelli che sono sorti a Milano (Gratosoglio, Lambrate) e in Lombardia (Sesto San Giovanni, Casalpusterlengo e Lodi), in difesa della sanità pubblica e per sostenere le persone che hanno difficoltà a prenotarsi le visite secondo i tempi stabiliti dalla legge

Per informazioni contattaci!

Partito dei CARC – Federazione Lombardia

Tel. 3393418325 – pcarc.lombardia@gmail.comwww.carc.it

Fb: Partito dei CARC – Federazione Lombardia

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