Gli assassini sionisti hanno paura della verità!

Il crudele sistema di dominazione e oppressione messo in atto dallo Stato di Israele nei confronti della popolazione palestinese è apartheid.

Amnesty International

È questa la frase che il coordinamento Firenze per la Palestina ha scritto sui manifesti affissi lo scorso ottobre, previo pagamento all’agenzia pubblicitaria, alle pensiline degli autobus della città. Niente di più, niente di meno. Ma tanto è bastato per creare un putiferio che ha portato prima al ritardo nell’affissione e poi alla solerte rimozione dei manifesti. Tutto per le pressioni ricevute dagli uffici del Comune e da un certo Marco Carrai, personaggio ben noto a Firenze (e non solo) e che, tra le altre cose, è console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia.

Carrai è stato il primo, ma non certo l’unico, a scagliarsi contro l’iniziativa del coordinamento e contro i consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune, Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, “rei” di aver tenuto una conferenza stampa sul rapporto di Amnesty International sull’apartheid portato avanti dal governo di Israele nei confronti della popolazione palestinese. Carrai ha, addirittura, comprato un’intera pagina del quotidiano La Nazione per ribadire che Israele non pratica l’apartheid.

Risultato? Manifesti spariti e una valanga di articoli di giornale a difesa di Israele, segno che l’iniziativa, seppur molto semplice nella sua forma, ha colpito nel segno!

Su esempio di Firenze, anche l’associazione Invicta Palestina ha replicato l’iniziativa a Torino nel mese di dicembre. Anche in questo caso le reazioni non si sono fatte attendere e la società pubblicitaria ha comunicato l’interruzione delle affissioni “in seguito a forti pressioni ricevute a livello politico”. Per aggirare la censura istituzionale, l’associazione ha poi deciso di affittare un camion-vela che girava per la città denunciando l’oppressione sionista.

A Milano la stessa campagna non è riuscita neppure a partire, perché contenente “richiamo ad attività politiche”.

Una censura bella e buona per cercare di nascondere l’evidenza della realtà, per perpetrare l’impunità dello Stato criminale di Israele. Quindi, chi è che comanda nel nostro paese?

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