[Pisa] Contro licenziamenti politici e repressione aziendale, solidarietà al compagno Simone!

Il 10 Novembre si terrà la prima udienza per il licenziamento avvenuto il 9 dicembre 2021 di Simone Casella, militante della sezione di Pisa del Partito dei CARC e delegato Filcams presso l’istituto di vigilanza WORSP e che operava all’ospedale di Cisanello.

La modalità con cui si terrà l’udienza sarà online dalle ore 11:00, giusto per evitare di costruire momenti di organizzazione e mobilitazione in questa giornata. Ma non ci faremo fermare da questo banale trucco e invitiamo tutti e tutte a partecipare al presidio.

Quello nei confronti di Simone è stato un vero e proprio licenziamento politico, atto illegittimo che aveva l’obiettivo non solo di allontanare un lavoratore “scomodo” dall’ospedale di Cisanello e dal marasma degli appalti che vi regna, ma anche di intimidire tutti coloro che, a partire dal suo posto di lavoro, stavano organizzandosi per migliorare (attraverso una vertenza sindacale durata mesi, e che ha prodotto dei risultati importanti) le proprie condizioni di vita e di lavoro. Denunciamo nuovamente l’illegittimità di tale provvedimento da parte di WORSP, la stessa azienda che ha permesso ai propri dipendenti di lavorare senza le condizioni minime di sicurezza nel pieno della pandemia da Covid19, con contratti ritenuti illeciti anche dall’azienda appaltante (AOUP) e che tramite questi ha erogato per più di un anno paghe di 3,40 euro l’ora: è per questo che hanno colpito Simone, per aver svolto in modo rigoroso ed efficace la propria attività sindacale all’interno del suo posto di lavoro, per i contratti a tempo indeterminato strappati, per la riscossa e l’organizzazione che stava seminando in azienda!

Sostenere la lotta per il reintegro di Simone Casella significa sostenere tutti i lavoratori combattivi che alzano la testa, tutti i delegati sindacali (a prescindere dalla tessera in tasca) che svolgono con coscienza il proprio operato in difese dei diritti dei lavoratori e che ogni giorno sono bersaglio di repressione aziendale. Significa sostenere tutti quei lavoratori invisibili del mondo degli appalti, doppiamente sfruttati, repressi e ricattabili e come P.CARC sosterremo qualunque operaio o lavoratore che si metterà su questa strada.

Da quando è stato impugnato il licenziamento da parte di WORSP nel dicembre 2021, molte sono state le iniziative di solidarietà per il nostro compagno e delegato sia promosse dal suo Partito che dal Comitato sorto a suo sostegno. Il suo caso, grazie all’interessamento e alla mobilitazione del consigliere Ciccio Auletta e del gruppo Una Città In Comune, è giunto fino al consiglio comunale cittadino in più occasioni e ha smascherato la posizione antioperaia del centrodestra che governa Pisa. Prima hanno rimandato per mesi la discussione della mozione, poi l’hanno fatta saltare facendo mancare il numero legale: un bell’esercizio di democrazia, non c’è che dire!

Come scritto sopra, è stato costruito attorno a lui un comitato per il suo reintegro, che lo ha sostenuto in questi mesi con iniziative sul tema della repressione, presidi e volantinaggi; lo ha difeso per non far passare in silenzio l’ennesimo sopruso sui posti di lavoro e prenderà parte al presidio del 9 novembre dopo essersene fatto carico insieme alla CUB, visto che la CGIL (il sindacato di cui era delegato Simone e a cui sono ancora iscritti circa 20 colleghi) si è rifiutato di promuoverlo, perdendo un’altra buona occasione di stare dalla parte giusta: quella dei lavoratori e delle loro famiglie, della lotta di classe.

La sezione di Pisa del Partito dei CARC invita quindi a prendere parte al presidio del 9 novembre a tutte le forze politiche, sindacali, sociali, di movimento del territorio, invita a partecipare organismi di lavoratori e singoli solidali.

Li invitiamo anche a fare foto con cartelli di solidarietà, striscioni e note come hanno fatto la CUB di Pisa e il Comitato Lavoratori Scuola Siena; servono non solo per sostenere Simone nella sua battaglia, ma soprattutto per allargare il fronte della solidarietà di classe, per alimentare il confronto su quelli che sono i principali problemi nel mondo del lavoro, ad alimentare l’organizzazione dei lavoratori e costruire nuovi rapporti di forza in grado di far fronte agli attacchi padronali, in grado di prevenire e rispondere alla repressione aziendale, di imporre le misure necessarie per lavorare in condizioni dignitose e sicure. Tutto il movimento operaio, popolare e comunista si gioverà di questi passi in avanti, di questa unità d’azione di fronte al nemico di classe.

Il 9 novembre dalle ore 16:00: presidio sotto il tribunale di Pisa a sostegno di Simone Casella!

Nessun lavoratore deve essere licenziato, cacciamo i padroni e i loro servi!

Reintegro immediato per Simone, internalizzare i lavoratori di tutti gli appalti!

P.CARC sez. Pisa.

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