[PISA] UNA CAMPAGNA DI ROTTURA CONTRO LA GUERRA! L’ESEMPIO DI UNIONE POPOLARE

10,100,1000 iniziative di lotta davanti a Camp Darby!

fuori l’Italia dalla NATO!

Rilanciamo l’iniziativa di Potere al Popolo! Pisa, Cambiare Rotta e della lista Unione Popolare che ha promosso per venerdì 9 settembre un presidio davanti al CISAM e alla base USA e NATO di Camp Darby.

Queste sono le iniziative che servono a passare dalle dichiarazioni ai fatti, dai programmi radicali alle azioni radicali!

Queste sono le iniziative che servono a far irrompere nella campagna elettorale le questioni reali del paese, che servono ad alimentare, sviluppare e promuovere l’organizzazione delle masse popolari!

L’iniziativa del 9 settembre alimenta il movimento contro la guerra e il finanziamento alle spese militari nel nostro paese e si collega direttamente alle iniziative che si terranno a Ghedi il 17 settembre e a Camp Darby il 22 settembre.

Gli altri candidati delle liste anti-Larghe Intese, che si dicono contrari all’agenda Draghi (come Italia Sovrana e Popolare o PCI) devono non solo prendere parte all’iniziativa lanciata da Unione Popolare a Pisa, ma anche ispirarsi ad essa e promuovere 10, 100, 1000 presidi e iniziative di lotta contro la guerra, il carovita, la devastazione dell’ambiente e in cui chiamare le masse popolari a partecipare e ad essere protagoniste.

Uniamo tutto quello che l’elettoralismo divide, promuoviamo iniziative comuni di rottura, per affermare gli interessi dei lavoratori e delle masse popolari e per iniziare a fare adesso, alle condizioni della campagna elettorale, almeno un pezzo di ciò che i candidati promettono di fare una volta eletti.

Di seguito pubblichiamo l’appello delle iniziative del 9 settembre a cui come Partito dei CARC parteciperemo

Potere Al Popolo a Pisa

𝐅𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐜𝐨𝐥𝐢 𝐞𝐮𝐫𝐨-𝐚𝐭𝐥𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐢! 𝐒𝐜𝐢𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐍𝐀𝐓𝐎! 𝐕𝐢𝐚 𝐥𝐞 𝐛𝐚𝐬𝐢 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐢 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢!

Potere al Popolo! Pisa e Cambiare Rotta sostengono il presidio di Unione Popolare di Venerdì 9 settembre che si svolgerà al Centro Interforze Studi per le Applicazioni (CISAM ) e a CAMP DARBY.

Se c’è una certezza per tutti i partiti che in questo momento sono al governo con Draghi o alla finta opposizione della Meloni, è la collocazione internazionale dell’Italia. Come ha dichiarato lo stesso Draghi al meeting di comunione e liberazione a Rimini “L’Italia ce la farà, con qualsiasi governo!”.

A fare cosa?

A mantenere il paese sia nello scacchiere guerrafondaio della NATO, sia nei vincoli di bilancio imposti dall’Unione Europea. Con il Documento di Economia e Finanza 2022 il governo Draghi ha aumentato le spese militari a 38 miliardi, togliendo lo 0,5% del PIL in istruzione e lo 0,8% per la sanità in favore del complesso-militare-industriale europeo. L’obiettivo è portare le spese militari al 2% del PIL!

Con il vincolo esterno euro-atlantico si persegue la creazione del polo imperialista europeo, che affronta le controversie internazionali con le cosiddette “guerre di civiltà contro i dispotismi orientali” come in Ucraina, trascinandoci sull’orlo di una terza guerra mondiale.

Rompere con l’euro-atlantismo diviene una questione di sopravvivenza non più rinviabile, per costruire un’alternativa alla crisi energetica determinata dalla speculazione finanziaria sulle fonti energetiche.

Una politica bellicista che investe i nostri territori, con la militarizzazione della ricerca pubblica e dell’università e con il progetto della base militare a Coltano, proposta dal governo Draghi, sponsorizzata dal Sindaco della Lega Conti e dal PD.

Nessuno “spacchettamento” per una base che costerebbe 190 milioni. Né a Coltano né altrove! Chi la vuole, come il presidente dell’Ente Parco Bani, si deve dimettere!

Potere al Popolo e Cambiare Rotta sostengono Unione Popolare per ridare centralità al pubblico e alla volontà popolare, per una transizione ecologica senza centrali a carbone e nucleari, bocciate da un referendum popolare e rientrato nell’agenda Draghi, per una ricerca pubblica ed una Università al servizio della pace, non della guerra!

Contro l’occupazione militare USA del territorio italiano! Per lo scioglimento della NATO! Per lo stop alla partecipazione dell’Italia negli scenari di guerra! Per la costruzione di un sistema di cooperazione internazionale fondato sulla diplomazia e sulla pace tra i popoli!

Per fare questo è necessaria una rottura netta con il capitalismo, che prova a risolvere la propria crisi sistemica con l’economia di guerra, militarizzando territori e mondo della formazione!

Giù le armi! Su i salari!

Appuntamento Venerdì 9 alle 11.00 al CISAM e alle 12.00 a Camp Darby!

Rispondi

Iscriviti alla newsletter

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

I più letti

Articoli simili
Correlati

Questioni di lotta di classe

Poco prima dello svolgimento del corteo del 30 novembre...

Sulla situazione in Corea del Sud

La legge marziale d'emergenza di Yoon è una manovra...

Trasformare la guerra tra poveri in ribellione contro il sistema

Che ogni quartiere popolare sia avamposto della lotta al governo Meloni

Perchè non sciopero?

Alcune esperienze di lavoratori e compagni del P.Carc