[Massa] Dopo il successo della Festa della Riscossa Popolare, il Partito dei CARC rilancia con una giornata di festa, aggregazione, discussione e organizzazione per Ferragosto

Massa non è il cortile dei fascisti: al tentativo con cui i nostalgici del ventennio – con Stefano Benedetti in prima fila – hanno tentato di impedire il regolare svolgimento  della Festa della Riscossa Popolare abbiamo risposto con serena fermezza, raccogliendo la solidarietà e disponibilità di alcune delle forze migliori della città – l’assocazione Cerbaja.

Con lo stesso spirito abbiamo fatto appello affinché fosse possibile organizzare il “ferragosto popolare” che tradizionalmente si svolgeva nell’ambito della Festa della Riscossa Popolare, poiché tramite manovre torbide e decisioni arbitrarie, l’Amministrazione Comunale ha imposto l’iniziativa della Lega al Parco della Comasca stravolgendo regolamenti e accordi e violando essa per prima le norme delle quali Benedetti si è fatto paladino, a senso unico, contro il P.CARC.

All’appello ha risposto la Casa Rossa di Montignoso che mette a disposizione della giornata di Ferragosto spazi e strutture: ringraziamo pubblicamente i compagni e le compagne per la disponibilità e la solidarietà.

La giornata del 15 agosto assume un particolare valore anche alla luce dei recenti attacchi del Benedetti contro la parte progressista, democratica e antifascista della città.

Benedetti, tutto “chiacchiere e distintivo”, continua a occuparsi dei cavilli veri o presunti sui regolamenti delle sagre mentre la città sprofonda fra incuria, inquinamento, disoccupazione, smantellamento del diritto alla salute. Benedetti ricorda da vicino Matteo Salvini: forte nei proclami a favore di giornalisti,  deboluccio, se non assente, nell’affrontare i problemi veri dei lavoratori del nostro paese.

Il 15 agosto, quindi, sarà una giornata di festa, di sana aggregazione e anche di discussione sulle forme e i modi per rispondere tanto alla calata di Salvini al Parco della Comasca quanto alla insostenibile carica rivestita da Stefano Benedetti: un’offesa per la città e i cittadini di Massa, una caricatura agli occhi dei turisti, una gatta da pelare – origine di mille imbarazzi – per il sindaco Persiani.

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