[MI] Il capitalismo uccide gli operai come in una guerra. Gli operai devono seppellire il capitalismo con la rivoluzione socialista

Rendere ingovernabile il paese ai vertici della Repubblica Pontificia, imporre loro un governo di emergenza popolare, avanzare nella rivoluzione socialista

Nel pomeriggio del 16 gennaio tre operai sono morti, uno รจ gravemente ferito e lotta fra la vita e la morte e due sono rimasti lievemente feriti in un incidente alla Lamina Spa, azienda metalmeccanica di Milano. Gli incidenti sul lavoro sono quotidiani, con una media di 4 morti al giorno, e il fatto ha avuto risalto sui media per la straordinaria gravitร , rompendo lโ€™ovatta delle โ€œnarrazioniโ€ della campagna elettorale e la gara a chi la spara piรน grossa, a destra come a sinistra. Lโ€™ecatombe sui posti di lavoro passerร  presto in secondo piano, assorbito lโ€™impatto dellโ€™ondata di comunicati accorati, condoglianze rituali, impegni a un maggiore controllo, richiami โ€œalle leggi che esistono e non vengono applicateโ€, opinionismo sulle colpe e sulle responsabilitร . Passerร  la notizia e passerร  la campagna elettorale, rimarranno i morti, gli infortuni, gli invalidi, la precarietร , i ricatti, i salari di merda, le condizioni sempre piรน opprimenti in cui sono, e saranno sempre piรน, costretti gli operai e i lavoratori. Esattamente al contrario di quanto recitano giornali e telegiornali, opinionisti e โ€œintellettualiโ€ da quattro soldi, lโ€™emergenza nazionale non sono lโ€™immigrazione e il corollario di conseguenze che le vengono attribuite (virus, malattie, disoccupazione), non รจ la difesa della razza bianca, non sono le baby gang di Napoli o Torino; la vera emergenza รจ togliere dalle mani di Vaticano, imperialisti USA e sionisti, imperialisti UE, e organizzazioni criminali il governo del paese e imporre con la mobilitazione un governo di emergenza popolare.

Quattro morti al giorno di media, e lโ€™incidente di Milano lo conferma, non sono una fatalitร . Parlando con gli operai della Lamina di Milano, ognuno di loro asserisce che i protocolli di sicurezza sono sistematicamente rispettati in azienda e anzi il padrone รจ uno di quelli โ€œalla vecchia manieraโ€: โ€œcome un padre di famiglia, scrupoloso e attento, che ti manda la lettera di richiamo se non hai i guanti o il cascoโ€. Ognuno di loro รจ comprensibilmente orientato a parlare dellโ€™incidente di ieri come di una tragica fatalitร .

Il luogo comune della tragica fatalitร  ha scavato in profonditร , lo dicono le televisioni, lo dice il sindacato, lo dicono tutti: se non cโ€™รจ il caso in cui il padrone ti butta sotto la pressa si tratta di โ€œtragica fatalitร โ€. Questo oggi รจ senso comune corrente, sedimentato da decenni di concertazione dei sindacati di regime e di comunella fra uffici ASL e uffici aziendali (non รจ cattiva fede, รจ esperienza: il processo per la strage della Thyssen Krupp di Torino ha scoperto il vaso, anche se quello che cโ€™era dentro lo sapevano tutti). In tempi di precarietร  e disoccupazione, un padrone che โ€œti garantisce da lavorareโ€, โ€œti garantisce uno stipendioโ€, che รจ persino zelante nella verifica del rispetto dei protocolli sulla sicurezza, come puรฒ essere โ€œun assassinoโ€? E in effetti, ridurre la discussione al singolo padrone, alla sua singola condotta, porta fuori strada.

A Milano 3 operai sono morti e uno รจ fra la vita e la morte: se il padrone โ€œnon รจ un assassinoโ€ chi รจ il responsabile? La fatalitร ! O lโ€™addetto alla manutenzione (un altro operaio)! La veritร  รจ che, al di lร  che possa esistere o meno un padrone buono, gli omicidi sul lavoro sono causati dal profitto, dal capitalismo.

Il padrone della Lamina puรฒ pure essere un โ€œpadrone buonoโ€ (e a noi comunisti interessa poco dire che รจ un โ€œassassinoโ€), ma la veritร  รจ che anche il โ€œpadrone miglioreโ€ opera, fa affari, in un sistema che si basa sullo sfruttamento. E se muore un operaio o due o tre… pace allโ€™anima loro.

Lโ€™unico modo di onorare la morte di 3 operai รจ darsi lโ€™obiettivo di e i mezzi per elevare la coscienza di tutti gli operai, dire loro le cose come stanno e organizzarli. Non contro โ€œil padrone assassinoโ€, ma per la lotta contro il capitalismo, per imporre il Governo di Blocco Popolare e per il socialismo.

Condannare il capitalismo, le sue regole e leggi, protestare e ribellarsi contro la borghesia e i suoi privilegi รจ giusto, ma lโ€™aspetto decisivo รจ promuovere lโ€™organizzazione degli operai, dei lavoratori e delle masse popolari, promuovere la loro iniziativa autonoma dalla classe dominante, sostenere la loro pratica ed elevare la loro coscienza. Sono loro la forza che puรฒ imporre ai vertici della Repubblica Pontificia un governo di emergenza popolare che attui le misure urgenti per fare fronte agli effetti della crisi. Questo รจ quello che chiamiamo a fare ogni singolo lavoratore e ogni gruppo di lavoratori, anche piccolo, perchรฉ la loro mobilitazione puรฒ mettere in moto tutti gli altri.

Questo รจ quello che chiamiamo a fare, con spirito unitario, tutti coloro che pur partendo da posizioni diverse (e dato il periodo elettorale anche candidati o sostenitori di liste diverse), riconoscono la necessitร  di costruire una alternativa: il Governo di Blocco Popolare รจ lโ€™alternativa realistica perchรฉ non si basa sulle promesse elettorali, รจ lโ€™alternativa possibile perchรฉ si basa sulla forza e sulla mobilitazione delle masse popolari.

Questa campagna elettorale, del tutto inutile a decidere le forme e le componenti dei prossimi governi della Repubblica Pontificia Italiana, รจ gravida di aspettative per coloro (partiti, liste, militanti, sostenitori) che si pongono, a sinistra, fuori dalle forze delle Larghe intese, aspettative che si manifestano nella presentazione di programmi relativamente giusti e che contengono rivendicazioni giuste (abolire la legge Fornero, abolire il Jobs Act ne sono esempi) in virtรน delle quali chi le propone si contende uno o piรน posti in Parlamento. Si tratta di una campagna di opinione che, se si limita ad essere tale, non avrร  alcuna ricaduta pratica.

I candidati, le liste e i loro sostenitori che hanno realmente intenzione di usare le elezioni per contribuire allo sviluppo della mobilitazione degli operai e delle masse popolari (presenti certamente in Potere al Popolo, PC Rizzo, Lista del Popolo, Sinistra Rivoluzionaria, M5S e Liberi e Uguali) hanno il compito di scendere dal livello dei buoni propositi e attivarsi sul terreno concreto:

  • sostenere le mobilitazioni giร  previste in risposta agli omicidi sul posto di lavoro;
  • promuovere mobilitazioni unitarie (cioรจ che prescindono lโ€™appartenenza a liste, partiti, movimenti, sindacati, ecc.) contro gli omicidi sui posti di lavoro (imporre il tema nella campagna elettorale, evitare che la prossima โ€œemergenzaโ€ farlocca lo insabbi);
  • promuovere la costituzione di coordinamenti che azienda per azienda, nelle pubbliche come nelle private, organizzino il controllo popolare sulla sicurezza.

Farlo o meno, attivandosi subito e senza rimandare allโ€™esito delle elezioni, รจ criterio di verifica della loro affidabilitร . La classe dominante ha tutto lโ€™interesse a intossicare lโ€™opinione pubblica e a dividere il campo delle masse popolari con la propaganda reazionaria, chi vuole contribuire a costruire una realistica alternativa ha il dovere di usare la campagna elettorale per alimentare la mobilitazione e il protagonismo dellโ€™unica forza che realmente puรฒ cambiare qualcosa nel paese: la classe operaia le masse popolari.

Non sono i padroni a essere forti, sono gli operai e le masse popolari che devono trovare la strada e imparare a far valere la loro forza.

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