Quello del Comitato Vele di Scampia è un esempio importante di come un organismo che si forma in una lotta contro il degrado urbano, contro l’abbandono sociale e in favore del protagonismo delle masse popolari sui territori possa non solo lottare e ottenere vittorie altisonanti che trovano richiamo nazionale, ma lavorare per costruire partecipazione collettiva e nuovo potere. Il Comitato Vele di Scampia è un’istituzione per tanti abitanti del quartiere ed è un’istituzione più riconosciuta di quanto non siano le autorità dello stato centrale, del Vaticano e dei padroni.
Il Comitato Vele di Scampia rappresenta un esempio a livello nazionale per tutte quelle organizzazioni operaie e popolari che si trovano nelle condizioni di agire come Nuova Autorità Pubblica. Dettare la linea, ragionarla a livello popolare, produrre piani, programmi e progetti popolari che vengono imposti e resi legge dal Comune di Napoli e addirittura dal Governo di Roma, è una strada che permette oggi al Comitato di spingere, imporre, incalzare il Comune di Napoli ad accelerare processi, conseguimenti di vittorie, ma soprattutto dare forma e norma di legge a quello che il Comitato e gli abitanti del quartiere affermano, pianificano, fanno.
Di seguito riportiamo uno stralcio di uno degli ultimi comunicati (28 gennaio) del Comitato Vele di Scampia.
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SCAMPIA NON PUÒ ASPETTARE
Da mesi si parla, finalmente, dell’abbattimento delle Vele unitamente all’assegnazione di nuovi alloggi, dignitosi, a persone che per troppi anni hanno dovuto vivere in una situazione di assoluto abbandono politico e sociale. Questo risultato, però, ottenuto da decenni di lotta del comitato Vele e i cittadini del territorio, deve ora concretizzarsi non solo in annunci e futuri progetti: il Comune di Napoli deve accelerare le procedure di assegnazione degli alloggi e fare chiarezza sulle tempistiche di questo processo, senza più perdere tempo. Tra le altre cose, mentre si attende la definizione di queste tempistiche, i nuovi alloggi – vuoti – sono alla mercé di assurde vandalizzazioni, contro le quali attiveremo immediatamente meccanismi di controllo popolare per evitare che, nella lentezza istituzionale, a farne le spese siano le donne e gli uomini di Scampia.
Lunedì alle 18.30 al comitato Vele, all’assemblea con gli abitanti, inizieremo a ragionare sulle mobilitazioni da mettere in campo nei prossimi giorni.