[Firenze] Rompere l’assedio – Aderiamo e partecipiamo alla manifestazione nazionale GKN del 25 marzo

La Federazione Toscana del P.CARC aderisce, partecipa e invita tutti a prendere parte alla manifestazione nazionale organizzata dal Collettivo di Fabbrica GKN che si terrà il prossimo 25 marzo alle ore 14:00 a Firenze, concentramento in viale Guidoni, angolo viale Forlanini.

Francesco Borgomeo ormai da mesi stringe la GKN in un assedio di fatto, cercando di prendere gli operai in assemblea permanente “per fame”, non pagando gli stipendi da 6 mesi, non rispondendo a nessuna richiesta dei lavoratori (nemmeno a quelle di informazioni) e inducendoli a licenziarsi, in completa violazione dell’accordo quadro, del CCNL e di ogni altra norma di cui si faceva paladino “nel nome della reindustrializzazione”. Ma se in un anno e passa non è nemmeno riuscito a organizzare i turni di pulizia in fabbrica!

Al contempo è molto attivo e puntuale nel rilasciare alla stampa dichiarazioni palesemente false e calunnie nei confronti del Collettivo di Fabbrica (CdF), della RSU e dei solidali, passando dalla strategia della vittima che ha adottato negli scorsi mesi (“io vorrei reindustrializzare ma con la fabbrica occupata è impossibile”) a quella del menefreghismo totale, mettendo la fabbrica in liquidazione e cercando di sparire dai radar.

È chiaro che però Borgomeo non è il solo “cattivo” della storia. Dalla sua parte ha infatti il governo, le istituzioni che con il loro immobilismo non fanno altro che portare la vertenza verso la morte lenta, le autorità e leggi che proteggono i padroni a danno dei lavoratori. Il nemico particolare degli operai GKN è Borgomeo, ma il nemico da abbattere per i lavoratori e il resto delle masse popolari è il sistema capitalista che ha prodotto questa situazione!

Rilanciamo quindi le parole d’ordine del Collettivo di Fabbrica che chiama a “rompere l’assedio”: un’impresa possibile e quantomai necessaria! I vasti legami di solidarietà costruiti dal CdF a livello nazionale prima e dopo il 9 luglio 2021 devono essere fatti valere in tutta la loro forza, sia con la manifestazione del 25 marzo che oltre. Essersi legati al movimento delle organizzazioni operaie e popolari del paese, ai comitati, alle associazioni e a tutti quegli organismi che in un modo o nell’altro difendono gli interessi delle masse popolari è quello che permette oggi agli operai GKN di poter imprimere un corso diverso alla storia del progressivo smantellamento dell’apparato produttivo del paese.

Quasi 3 anni di pandemia, una guerra in corso scatenata dalla NATO, la crisi del sistema capitalista che si aggrava ogni giorno rendono la situazione nella quale ci troviamo straordinaria. E una situazione straordinaria richiede che si facciano cose straordinarie. La GKN ha già dimostrato che la classe operaia, anche solo partendo da un gruppo relativamente piccolo di lavoratori, può opporsi a una multinazionale finanziaria, facendosi forza sulla solidarietà di classe delle masse popolari. È questo il movimento da sviluppare, perché sono le organizzazioni operaie e popolari del paese che devono rompere l’assedio della classe dominante e arrivare a prendere in mano il governo del paese. Quella della GKN poteva essere una storia di delocalizzazione selvaggia come ce ne sono state e ce ne sono ancora tante, nel contesto di smantellamento dell’apparato produttivo, ma così non è stato.

Il CdF GKN ha dimostrato che è possibile opporsi al disastroso corso delle cose imposto dalla borghesia! Un esempio che fa scuola per il resto delle organizzazioni operaie e popolari, che va sostenuto, ampliato e generalizzato, in modo da costruire e imporre dal basso un governo di emergenza del paese.

Tutti in piazza il 25 marzo!

Sosteniamo la lotta degli operai GKN!

Federazione Toscana del P.CARC

***

Pubblichiamo di seguito l’appello del Collettivo di Fabbrica GKN per la manifestazione del 25 marzo.

APPELLO: Difendere Gkn, ora, tentare il futuro, creare un precedente a favore di tutte/i.

Quello che stanno facendo alle lavoratrici e lavoratori QF ex-Gkn Firenze non può essere più permesso.

Cosa ci stiamo giocando in Gkn? E perché ce lo stiamo giocando ora?

Nel 9 luglio del 2021 la Gkn di Firenze sale alle cronache nazionali: una mattina, una mail licenzia tutti i 422 lavoratori. Da lì scaturisce una lotta che ad oggi è già storia: l’assemblea permanente, il motto Insorgiamo, la convergenza con il resto delle lotte sociali e ambientali e molto altro.

Quei licenziamenti vengono sconfitti. Prendono con il tempo però un’altra forma: quella dei licenziamenti per logoramento, silenziosi, non dichiarati ma ugualmente efficaci.

Ad oggi sono stati bruciati 220 posti di lavoro: 90 dei quali nell’ultimo anno con l’arrivo della nuova proprietà. Si tratta di Francesco Borgomeo, il quale acquista la Gkn nel dicembre del 2021. E l’ex advisor di Gkn e gli accordi tra lui e Gkn stessa rimangono riservati. Fa grandi promesse ma, di tavolo in tavolo, di rinvio in rinvio, non arrivano né piani industriali né investitori. Le istituzioni tollerano di fatto tale gioco: ad ogni incontro istituzionale la pazienza non ha mai limite ed ogni limite trova una nuova pazienza.

Il Collettivo di Fabbrica la chiama da subito la tattica della rana bollita: la rana viene cotta a fuoco lento, senza che se ne renda conto. E quando infine capisce di essere stata giocata, non ha più la forza per saltare via.

Da 20 mesi l’assemblea permanente è sempre la stessa, stesso obiettivo: preservare una risorsa industriale, tutelare i posti di lavoro. L’obiettivo dell’azienda, evidentemente anche: mandare via i lavoratori dalla fabbrica e smantellarla. La speculazione finanziaria ha forse semplicemente lasciato il posto a quella immobiliare.

Contro ogni previsione, l’assemblea permanente però resiste. E allora l’attacco dell’azienda si fa sempre più feroce. Dal logoramento passa a quella che abbiamo chiamato: la tattica dell’assedio. Assedio “per fame”: da novembre 2022 non vengono più pagati gli stipendi. Viene di fatto azzerato il contratto nazionale e interno: diritti acquisiti da 60 anni di lotte, ereditati internamente dalla vecchia Fiat di Novoli. Se osano comportarsi così, in una vertenza nazionale e alla luce del sole, cosa succede quotidianamente nelle piccole aziende, nei capannoni, nei magazzini, nei campi, nel turismo stagionale?

Si cerca di fare terra bruciata attorno agli assediati, a screditare la RSU, il Collettivo di Fabbrica, il movimento delle solidali e solidali, la Società Operaia di Mutuo Soccorso Insorgiamo, l’assemblea permanente.

Ma la lotta Gkn non è solo resistenza. E’ anche un progetto. Il Comitato Tecnico Scientifico del Collettivo ha progetti industriali, avanzati, sociali, mutualistici ecologici. L’intervento pubblico chiuderebbe la partita in cinque minuti e permetterebbe di renderli realtà. Ma i lavoratori sono pronti a ripartire a tutti i costi, anche con le proprie gambe, valutando l’autogestione cooperativa. Lanciano infatti un nuovo Insorgiamo tour e una vasta campagna di raccolta fondi.

Gkn è in bilico tra essere un ulteriore caso di scuola su come si chiudono le aziende o un precedente che può scompaginare in positivo l’intero metodo di lotta contro licenziamenti e precariato, di avvio di una reale transizione ecologica.

L’assemblea permanente chiama oggi a una nuova mobilitazione di popolo, operaia, di intellettuali, artisti solidali, dalla parrocchia al centro sociale, di tutte le organizzazioni sindacali, mutualistiche, dei movimenti ambientalisti e transfemministi il 25 marzo a Firenze.

Per la rana è arrivata la necessità di saltare. O la peggiore sconfitta o un salto verso il futuro.

Ognuno al proprio posto. Liberiamo Gkn, rompiamo l’assedio, tentiamo il futuro. Teniamoci libere e liberi il 25 marzo, pronti ad andare a Firenze. Sosteniamo la campagna di crowdfunding per la reindustrializzazione autogestita. Intervento pubblico ora.

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