L’agenda del prossimo autunno caldo la scriviamo con le lotte di oggi!

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Per una rottura netta con i rinvii delle mobilitazioni “a data da destinarsi” c’è solo una strada
Promuovere subito, adesso, proteste dispiegate contro il carovita: fare di ogni sede sindacale e di movimento il centro di organizzazione per manifestazioni, blocchi, autoriduzioni delle bollette, spese proletarie… Milioni di proletari stanno cercando una strada per mobilitarsi, per resistere agli effetti della crisi. Le “grandi manifestazioni” sono uno strumento accessorio, occorre una mobilitazione continua e capillare: “chi ha esitato questa volta lotterà con noi domani!”.

Per generalizzare i segnali di lotta che giungono da tutti i paesi del mondo c’è solo una strada
Coordinarsi e unirsi a quella parte di proletariato che è già in moto: gli operai della GKN, della Wartsila e di tutte le aziende che stanno chiudendo e delocalizzando (Whirlpool, Ansaldo, ecc.), i disoccupati napoletani del Movimento 7 novembre e del Comitato 167, i lavoratori Alitalia… Partecipare in massa a tutte le mobilitazioni contro la guerra e la NATO sotto le basi militari. Superare TUTTE le differenze (e diffidenze) di appartenenza e tessera sindacale per un movimento unitario dei proletari!

Per una rottura netta con la pace elettorale (non disturbare i manovratori) c’è solo una strada
Usare la campagna elettorale per manifestare lo schifo per i partiti e i politicanti borghesi: irrompere nei comizi elettorali, contestare i sostenitori dell’agenda Draghi, bloccare le passerelle elettorali. E, allo stesso tempo, costringere i candidati che si definiscono “amici del popolo” a rompere a loro volta le liturgie della campagna elettorale.…

Per rovesciare la cricca di parassiti borghesi c’è solo una strada
Sviluppare al massimo grado possibile, fin da subito, l’organizzazione e la mobilitazione dei proletari per rendere ingestibile il paese alla classe dominante e imporre un loro governo di emergenza! In questo modo – e solo in questo modo – è possibile valorizzare anche la mobilitazione di partite IVA, commercianti, lavoratori autonomi, ecc. e toglierli dalla sfera di influenza delle forze reazionarie: quando i lavoratori e si organizzano e scendono sul terreno della lotta possono tutto!

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