INSORGIAMO, CONVERGIAMO, CONTAMINIAMOCI!
In queste settimane tante città d’Italia sono state e saranno tappa dell’Insorgiamo tour organizzato dagli operai della GKN di Campi Bisenzio (Fi). Un ciclo di incontri per raccontare la storia e la lotta del loro Collettivo di Fabbrica, ma anche per promuovere la partecipazione della classe operaia e del resto delle masse popolari alla manifestazione del 26 marzo.
Quella del 26 marzo è stata infatti denominata la giornata della volontà collettiva. Un contenitore delle lotte e delle rivendicazioni dei gruppi di operai e lavoratori di ogni settore produttivo, degli studenti, delle associazioni che, in ogni ambito, si organizzano per affermare gli interessi del proletariato e delle masse popolari.
In quella giornata il Collettivo di Fabbrica chiama il resto dei lavoratori a “metterci il proprio pezzo”. Questo hanno fatto le docenti del Comitato dei lavoratori della scuola di Siena che, con un video-messaggio, hanno presentato le ragioni per cui parteciperanno alla manifestazione facendo appello perché altri facciano lo stesso.
Dopo uno degli incontri dell’Insorgiamo tour abbiamo raccolto le impressioni di una lavoratrice della logistica che dimostrano la spinta positiva che la condivisione di esperienze di lotta come quella della GKN può dare al resto dei lavoratori.
Le sue parole esprimono con chiarezza perché è importante che ogni lavoratore partecipi alle iniziative dell’Insorgiamo tour. Dimostrano come sia possibile attraverso queste iniziative acquisire nuove conoscenze, strumenti di organizzazione e lotta. Sono esperienze che alimentano l’unità di classe, la convinzione che oggi nessuno si salva da solo, e soprattutto la fiducia nel fatto che la classe operaia è la spina dorsale di questo paese. Senza i lavoratori nessuna azienda e nessun settore è in grado di funzionare ma, senza i padroni tutto può funzionare meglio!
Per conoscere le prossime tappe dell’Insorgiamo tour, verso la manifestazione del 26 marzo a Firenze, clicca qui.
“Incontrare il Collettivo di Fabbrica di GKN è stato rinvigorente, ci ha dato l’idea che si può fare, che si può insorgere tutti insieme e convergere ricostruendo un mondo diverso, a misura d’uomo e che ci pone in questa vicenda dandoci la possibilità di chiederci cosa vogliamo essere e che ruolo vogliamo giocare nella società.
Lo slogan “insorgiamo” è un messaggio responsabilizzante, che ci coinvolge tutti.
Il Collettivo ha realizzato che per salvare l’azienda è necessario un grosso cambiamento nel Paese e questo cambiamento non possono determinarlo da soli. Inoltre il cambiamento è tale solo se si riempie di tutte le istanze e di tutte le problematiche del resto del mondo del lavoro: da quelle delle altre vertenze in crisi come la loro (Alitalia, Whirlpool, ecc.) a quelle dei milioni di precari e partite IVA che non hanno nemmeno il diritto di essere considerati in crisi, perché vivono in una condizione di crisi permanente.
Il riprodurre alcuni meccanismi di democrazia partecipativa che riprendono la tradizione dei delegati di reparto, l’aver ricreato i delegati di raccordo e, soprattutto, aver sempre mantenuto l’unità dei lavoratori, indipendentemente dalle tessere sindacali, basandosi sui soli principi di lotta sindacale, e servendosi dello strumento del Collettivo di Fabbrica, frutto di diverse forme e diverse sigle dentro la fabbrica, è stata la loro forza.
Io credo che sia davvero giunto il momento di insorgere e convergere, contaminiamoci e uniamoci, perché nessuno resti indietro schiacciato dall’avidità del profitto”
Una lavoratrice della logistica