[Siena] Per un bilancio del 25 aprile: PD, Lega, FdI, non è la vostra piazza!

Il 25 aprile la sezione Siena-Valdelsa del P.CARC ha partecipato al corteo istituzionale di Siena con uno spezzone militante, antifascista e antimilitarista realizzato insieme a Potere al Popolo, PCI e Costituente Comunista. Nelle fila dello spezzone ha sfilato anche Alessandro Bisogni, candidato a sindaco di Siena per le amministrative di maggio con la lista Siena Popolare.

È stata una giornata importante per l’unità d’azione fra partiti comunisti e anti-larghe intese, i quali hanno sfilato unitariamente -ognuno con le proprie bandiere- dietro allo striscione “Partigiani sempre, arruolati mai”, per mandare un messaggio chiaro, ovvero quello che la lotta partigiana è stata lotta di classe per la Liberazione del nostro paese dal fascismo, dittatura terroristica della borghesia imperialista, è stata lotta di classe per costruire un’Italia più giusta ed equa, un’Italia libera dai padroni, in definitiva, un’Italia socialista.

Il nostro spezzone ha espresso un chiaro contrasto alle politiche imperialiste di USA-NATO-UE e verso la partecipazione belligerante e asservita del nostro paese alla sporca guerra voluta dalla NATO in Ucraina contro la Federazione Russa. Una guerra in cui ci hanno trascinati i partiti delle Larghe Intese (sia il polo PD che quello Lega-Fratelli d’Italia), i quali destinano miliardi per l’invio di armi all’Ucraina, mentre tagliano risorse al welfare sociale (istruzione, pensioni, sanità, lavoro etc.). I partiti delle Larghe Intese portano avanti un antifascismo di facciata e padronale ed è compito dei partiti comunisti smascherarli.

La nostra mobilitazione ha avuto un riscontro positivo tra i manifestanti e i cittadini che hanno dimostrato simpatia e interesse verso il nostro spezzone, i nostri cori e i nostri interventi.

Arrivati in Piazza del Campo, abbiamo fatto una piccola ma significativa contestazione all’intervento del sindaco di Siena Luigi de Mossi (centrodestra) e ha fatto discutere, sui social e non solo, anche fra compagni di partiti di sinistra e comunisti, il coro “fuori il PD dal corteo”. Secondo alcuni compagni, infatti, il coro è stato fuori luogo, in quanto a tutti dovrebbe essere concesso, il 25 aprile, di stare in piazza nel modo in cui lo ritengono più opportuno. Secondo altri, il coro era giusto, ma era sbagliato nel contesto di quel corteo, in quanto il nostro spezzone non aveva le forze per essere conseguente con le parole d’ordine di quel coro (cioè per cacciare, effettivamente, il PD dal corteo).

Ebbene, noi riteniamo che quel coro sia stato, prima di tutto, giusto nel contenuto: il PD è il principale partito di guerrafondai del nostro paese, contemporaneamente a noi in tutta Italia sfilava, oltre che con le bandiere della NATO, con quelle dell’Ucraina. No, la piazza del 25 aprile non può essere il luogo in cui avere un confronto con questi soggetti: la piazza del 25 aprile non appartiene a chi affama il nostro paese, lo svende agli imperialisti americani e sionisti, devasta l’ambiente, smantella l’apparato produttivo del paese, ma appartiene ai proletari che col loro lavoro mandano avanti il paese, agli studenti, ai disoccupati, agli antifascisti sinceri, al movimento comunista che rinasce.

È vero, le nostre forze non erano tali da cacciare il PD dal corteo, ciò nonostante, è stato importante agitare quella parola d’ordine, che era condivisa da molte persone presenti in quella piazza come in tutta Italia e che non ne possono più di vedere quest’importante giornata di lotta strumentalizzata dai professionisti dell’antifascismo padronale.

PD, Lega e Fratelli d’Italia sono facce della stessa medaglia: giocano a fare “i fascisti e gli antifascisti”, ma vanno d’amore e d’accordo sull’inviare armi all’Ucraina, sulla privatizzazione della sanità, sullo smantellamento del reddito di cittadinanza e su tanto altro.

Questo è anche il motivo per cui -ci preme sottolinearlo fin da subito- in caso di ballottaggio fra centrosinistra e centrodestra alle prossime elezioni amministrative a Siena, non daremo indicazione per nessuna delle due liste e invitiamo gli altri partiti comunisti e della sinistra di classe a fare altrettanto. Nessun voto al PD “per arginare il pericolo fascista”! L’unico antifascismo possibile è quello delle masse popolari che si organizzano in ogni fabbrica, scuola e quartiere per costruire il nuovo potere.

Avanti, partigiani sempre, arruolati mai!

Sezione Siena – Val d’Elsa del Partito dei CARC

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