Solidarietà agli operai della Portovesme

Esprimiamo solidarietà ai quattro operai che questa mattina si sono asserragliati su una ciminiera della Portovesme srl contro lo stop degli impianti dovuto al caro energia. La solidarietà va anche a tutti gli operai della Portovesme srl e alle loro famiglie che pagano il prezzo più alto dell’operazione di smantellamento dell’apparato produttivo del nostro paese che da anni viene perpetuato dalla classe dominante e che si è accelerato con le politiche del Governo Draghi e ora con il Governo Meloni. Il Governo nulla sta facendo per impedire l’impennata dei costi dell’energia dovuta alla speculazione sui prezzi del gas e dell’elettricità. Non bisogna lasciare che la Portovesme srl diventi l’ennesima azienda chiusa in Sardegna, alimentando la perdita di posti di lavoro e il ricatto salariale in un territorio già devastato dalla disoccupazione! Non bisogna lasciare che la Portovesme srl sia l’ennesimo capannone abbandonato a sé stesso, destinato a diventare una struttura fatiscente e pericolosa.

Bisogna rendere le assemblee sindacali e dei lavoratori centri di mobilitazione: non bisogna cedere il passo alla rassegnazione ma dare forza ad una battaglia che deve pretendere la piena occupazione, costringere istituzioni locali e nazionali ad intervenire sul problema, tenere l’iniziativa in mano per non dare tregua a chi può e deve intervenire per impedire i licenziamenti. I soldi per tenere aperte le aziende ci sono: basti pensare a quanti milioni vengono spesi ogni giorno per armare l’Ucraina e per soddisfare gli appetiti della NATO. Ma solo con la mobilitazione i lavoratori possono difendere il proprio posto di lavoro! Per questo chiamiamo le organizzazioni sindacali, le organizzazioni politiche e quelle ambientaliste del territorio a solidarizzare con la lotta contro lo smantellamento annunciato dell’azienda e promuovere ovunque assemblee, iniziative e manifestazioni a sostegno della vertenza dei lavoratori della Portovesme srl. Non solo: bisogna unire le forze per promuovere su più ampia scala una mobilitazione che prevenga la chiusura anche delle altre aziende del territorio. Basta delegare a chi finora ha fatto orecchie da mercante rispetto alla crisi occupazionale del Sulcis e dell’intera Sardegna! Basta delegare a chi finora si è calato le braghe di fronte a tutti quei padroni illuminati e capitani di ventura che, riempiendosi la bocca di promesse, hanno poi lasciato dietro di sé devastazione e disoccupazione in nome del profitto!

Solidarietà agli operai della Portovesme srl! Nessuna azienda deve essere chiusa, nessun lavoratore deve essere licenziato!

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