Beppe Grillo ha pubblicato un video in cui dà di matto circa il processo per stupro di gruppo in cui è coinvolto suo figlio. Il video, in cui “l’elevato” cerca di derubricare i fatti imputati al figlio come ragazzate e atteggiamenti da moderni discoli e “pinocchi”, ha giustamente suscitato numerose reazioni da parte di gruppi e associazioni della sinistra e delle organizzazioni femministe.
La questione oltre ad essere un abominio per il modo in cui Grillo tratta la ragazza in questione, sono l’ennesima capitolazione del Grillo politico. Che fine ha fatto il giustizialismo, la fiducia nell’operato della magistratura e il culto della legalità? Perché Grillo, in merito a tale questione, si atteggia come un moderno Berlusconi che sbraita contro l’accanimento mediatico e politico? Più che un Grillo “elevato” come ama definirsi, ci troviamo davanti a un “Grillo parlante”: un Grillo per cui principi, idee e battaglie valgono per tutti fino a quando varcano il cortile di casa sua.
Mentre strepita in difesa di suo figlio, Grillo fa una domanda: perché se mio figlio e i suoi amici sono degli stupratori non li hanno portati in galera? Bella domanda. La risposta è semplice: i rampolli della borghesia italiana hanno spacciato e assunto droga, smerciato soldi falsi, favoreggiato la prostituzione, ucciso in incidenti stradali, stuprato nei festini, comprato lauree false e altre cose simili. Cosa ne è stato di loro? I casi più gravi hanno scontato qualche giorno di domiciliari o fatto qualche mese di servizi sociali, per poi impunemente dilettarsi con quelle stesse attività e magari raccontare di queste “crude” e scottanti esperienze in tv e suoi giornali. Sono Lapo Elkann, Fabrizio Corona e Renzo Bossi per citarne solo alcuni di quelli assurti alle cronache nazionali, senza contare tutto quello che ogni giorno viene messo a tacere e insabbiato.
Non è lo stesso per i figli dei proletari che per le stesse azioni vengono buttati in galera e marchiati a vita. Perché questi giovani, invece, non ricevono lo stesso trattamento del figlio di Grillo? Perché non hanno un padre o una madre famosi che possono pagargli grandi avvocati, fare video di difesa con audience di milioni di persone, comprargli diritti, libertà e risarcire le vittime di quelle azioni a suon di milioni.
Perché allora tanto accalorarsi da parte di Grillo? Grillo sbraita e s’incazza perché si era illuso di aver raggiunto a pieno l’impunità e i trattamenti in guanti bianchi di cui godono gli alti vertici delle Larghe Intese del nostro paese; illuso di poter entrare nel mondo degli squali e delle orche assassine pacificamente, semplicemente accordandosi per ottenerne lo status; più che godersi i lustrini e le paillettes si è ora ritrovato a lottare per non essere sbranato!
Per questo parla dal suo blog e si agita. Quei milioni di persone cui riesce a rivolgersi, però, sono principalmente prodotto del ruolo politico che ha assunto negli ultimi vent’anni, grazie al quale è riuscito a tirarsi fuori dall’isolamento e dal cono d’ombra in cui le classi dominanti l’avevano cacciato. Dopo aver tradito il compito che si era assunto verso le masse popolari che l’hanno sostenuto, oggi Grillo utilizza visibilità e notorietà per difendere sé stesso, la propria faccia e quella della sua famiglia, raccogliendo pochi sostegni e tante critiche per questo atteggiamento. Tanto più le masse lo sfiduceranno, tanto più la borghesia potrà ricacciarlo nel buco da cui è riemerso. Questa la fine che ha fatto Grillo, la china in cui è caduto e in cui è caduto il M5S!
Gli eletti, attivisti ed elettori del M5S che sono disgustati dalla china presa dal loro movimento e dal suo principale promotore, non devono lasciarsi sfiduciare dalle aspettative tradite e dalle speranze cadute. La situazione attuale che vede il movimento per cui si sono mobilitati e hanno lottato, è la diretta conseguenza di una linea che si è rivelata sbagliata: mediare gli interessi dei padroni con quelli di chi per vivere ha bisogno di lavorare non è solo impossibile, è sbagliato!
Il fallimento del tentativo del M5S conferma la lezione del governo Tsipras e di Syriza in Grecia nel 2015: non è possibile porre rimedio agli effetti della crisi cercando di trovare un qualche ragionevole accordo con le istituzioni UE, BCE, NATO, FMI, Confindustria, ecc., seguendo prassi e regole che hanno portato alla situazione attuale. Senza “darsi i mezzi della propria politica” anche le migliori promesse sono un imbroglio o un’illusione. Non basta raccogliere voti, avere eletti in Parlamento e neanche andare al governo, se i voti, i seggi in Parlamento e il governo non vengono usati anche e soprattutto per coalizzare, mobilitare, rafforzare e dare fiducia a chi ha l’interesse e la forza di cambiare il paese contro i signori della finanza internazionale e i loro agenti e complici italiani (i Benetton, gli Agnelli, i Riva, ecc.), responsabili dello stato in cui versa il paese: disoccupazione e precarietà, smantellamento dell’apparato produttivo, delocalizzazioni, strapotere delle multinazionali, degrado, corruzione, inquinamento e devastazione ambientale, riduzione della scuola e della sanità pubbliche, ecc. Solo facendo affidamento su una rete di organismi popolari un “governo del cambiamento” può cambiare effettivamente il paese e far fronte al sabotaggio e all’ostruzionismo delle “manine”, dei Benetton, del clero e delle istituzioni civili e militari del vecchio Stato. Senza di questo, anche se si riesce a prendere in mano il governo, il potere resta nelle mani dei potentati economici e finanziari italiani: quindi il governo è un governo impotente.
Gli eletti, attivisti ed elettori del M5S che sono disgustati dalla china presa dal M5S devono andare avanti per cambiare il paese! Per farlo non partono da zero, possono valorizzare cariche, ruoli ed esperienze conquistate negli ultimi anni per:
- usare la posizione, le prerogative e le conoscenze del teatrino per lanciare iniziative che suscitano o rafforzano l’organizzazione e la mobilitazione popolare fuori dal Parlamento, per sostenere quei comitati e movimenti da cui larga parte della prima leva degli eletti del M5S proviene (NO TAV, NO TAP, comitati ambientalisti, ecc.), per rafforzare cioè coloro che hanno sistematicamente ostacolato le misure (le “riforme”: l’attuazione del programma delle Larghe Intese) che hanno ridotto il nostro paese nello stato in cui versa;
- opporsi con grande risalto pubblico all’eliminazione delle misure favorevoli alle masse popolari fatte dai governi Conte (Reddito di Cittadinanza, Quota 100 e poche altre);
- denunciare con grande risalto pubblico le misure e le manovre antipopolari del governo Draghi. Stante la gravità della situazione sanitaria, nell’immediato questo significa anche condurre una sistematica azione per rendere pubblici gli accordi sottobanco con case farmaceutiche sui vaccini, chi ha venduto i vaccini a caro prezzo e da chi a caro prezzo alcuni governi li hanno comperati, per far conoscere i vaccini cubani, cinesi e russi, per l’acquisto e l’uso nel nostro paese di vaccini cubani, cinesi e russi.
Che Grillo, Di Maio e tutti gli esponenti del M5S che cercano di ricavare un posto al sole delle Larghe Intese vadano pure a picco con le proprie illusioni e vanaglorie!
Che gli eletti, attivisti ed elettori del M5S disgustati dall’esito dell’esperienza del Movimento dichiarino guerra al governo Draghi e al commissariamento UE del nostro paese!
È tempo di organizzarsi e portare a termine il lavoro iniziato!