[Roma] Lettera di una compagna sull’esperienza di lavoro politico di ottobre

Cari compagni dell’Agenzia Stampa “Staffetta Rossa”, vi scrivo per raccontare l’esperienza che insieme ad altri compagni del Partito ho svolto a Roma in un contesto caratterizzato dalle grandi manifestazioni e dalle mobilitazioni contro il governo Conte 2 e quelle contro la crisi e i suoi effetti che si sono svolte nel corso di questo mese.

Il P. CARC per l’occasione si è posto alcuni obiettivi:

  1. Promuovere l’unità dei comunisti sulla spinta dell’attuale situazione politica in fermento che ha riacceso i riflettori sulla necessità della ricostruzione del partito comunista; 2. Sostenere tutte le mobilitazioni che spingono verso la costruzione di un governo che faccia gli interessi delle masse popolari: il governo di blocco popolare; 3. Sviluppare un lavoro di propaganda diretto alla classe operaia e alle masse popolari che vi partecipano nell’ottica di far vivere la campagna Primo Assalto al Cielo e allargare la rete intorno al Partito nella Capitale.

Per mettere in campo questo progetto è intervenuta a sostegno della sezione romana una squadra di giovani compagni provenienti da tutta Italia, di cui anche io ho fatto parte, e che dal 5 al 12 ottobre si è cimentata nell’elaborare e sperimentare forme d’intervento nei vari ambiti nei quali si sviluppa la lotta di classe e tra i quali il Partito opera.

Il primo banco di prova è stata la partecipazione alla manifestazione promossa dal PC di Rizzo contro il governo M5S – PD dello scorso 5 ottobre, unitamente alla propaganda messa in campo nei giorni precedenti nel quartiere Don Bosco e volta ad invitare le masse popolari ed i lavoratori a mobilitarsi contro il governo Conte 2.

In quest’occasione abbiamo portato in piazza elementi di bilancio della prima ondata della rivoluzione proletaria ma anche l’unica alternativa oggi possibile per invertire il corso delle cose: instaurare il socialismo nel nostro paese a partire dal sostenere gli operai avanzati e quegli elementi delle masse popolari che resistono al catastrofico corso delle cose imposto dalla borghesia. Sostenere i gruppi di lavoratori e di giovani ad occuparsi della loro lotta particolare e spingerli ad andare oltre, a legarsi con altri gruppi che resistono, così da creare le condizioni per la costruzione di un loro governo d’emergenza.

La risposta è stata eccellente sia in termini di propaganda che di raccolta contatti. Durante la giornata sono stati venduti circa 40 giornali e sono stati tanti i compagni interessati alla stampa del partito e alle iniziative culturali che sarebbero state messe in campo di lì a poco dalla sezione di Roma.

Per noi compagni più giovani, sia di età ma anche di militanza, operare in un contesto così ricco di compagni con la falce e il martello nel cuore ha acceso l’entusiasmo e la spinta nel promuovere l’obiettivo del socialismo e della sua costruzione a tutto tondo, toccando con mano la concretezza di un progetto condiviso da tutti coloro che aspirano e lottano per una società nuova.

Abbiamo poi fatto un intervento davanti alle principali aziende della città. Davanti ai cancelli di ATAC abbiamo portato all’attenzione dei lavoratori la battaglia contro la chiusura e la svendita della casa delle donne Lucha y Siesta. Un centro antiviolenza autogestito da più di 10 anni e di proprietà della municipalizzata che rischia però di esse venduto per far fronte alla crisi dell’azienda.

Qui i tanti lavoratori che avrebbero voluto parlare e sostenere la battaglia non hanno potuto farlo perché sotto il ricatto di dirigenti e di padroni. Il rischio di perdere il posto di lavoro sulla scia di episodi del passato hanno creato un deterrente tra i dipendenti dell’azienda che può essere abbattuto solamente organizzandosi al di fuori a sostegno della lotta di Lucha y Siesta e promuovendo la lotta per un lavoro utile e dignitoso contro gli abusi dei padroni.

Anche davanti ai cancelli di Alitalia è stata propagandata la parola della nazionalizzazione, entrata nel 2018 anche nel programma elettorale del M5S grazie alla mobilitazione dei lavoratori che però è andata affievolendosi di pari passo col peggioramento delle condizioni di lavoro nel trasporto aereo (cassa integrazione illecita e la chiusura del servizio mensa ne so alcuni esempi). La diffusione dei volantini è stata accompagnata da un comizio utile a contrastare la sfiducia e il disfattismo dei lavoratori Alitalia e ad alimentare la spinta all’organizzazione per andare oltre la difesa e la resistenza agli attacchi dei padroni e passare finalmente all’attacco, alzando il livello della mobilitazione.

Anche qui sono stati raccolti numerosi contatti di lavoratori che non vedono prospettiva e hanno paura del futuro, che si prospetta sempre più a rischio per centinaia di famiglie perché oggi perdere il lavoro vuol dire non vedersi garantito il diritto ad una vita dignitosa.

Eravamo inoltre presenti al presidio organizzato dagli occupanti senza titolo davanti al palazzo della regione Lazio e dove numerosi comitati di quartieri popolari e occupati, insieme a tanti immigrati hanno manifestato per l’attuazione del diritto alla casa e contro gli sfratti che negli ultimi mesi hanno colpito tante famiglie lasciando per strada disoccupati, lavoratori, anziani, bambini…

Abbiamo portato la solidarietà del Partito alla battaglia degli occupanti e abbiamo raccolto tanti contatti tra i più combattivi con l’obiettivo di elevare il livello della lotta promuovendo il coordinamento degli organismi esistenti contro il degrado e l’abbandono dei quartieri che abitano.

Lo sviluppo del lavoro ordinario della sezione di Roma ci ha portato, come squadra, ad intervenire anche davanti alla facoltà di lettere dell’Università La Sapienza dove attraverso comizi e la diffusione di materiale informativo abbiamo propagandato la vera soluzione alla catastrofe ambientale. Intervenire in questo ambiente ha dato spunto per individuare nuovi metodi per sviluppare l’inchiesta tra i giovani che si sono confrontanti con noi per individuare quali sono le reali cause della crisi ambientale e le soluzioni concrete per porre fine ai suoi effetti. Che l’origine di questo “male” sia il capitalismo è uno dei pezzi che abbiamo portato nella discussione con gli studenti. Un sistema economico improntato sul profitto a scapito dei lavoratori, degli studenti, delle masse popolari, dell’ambiente… che può essere sovvertito attraverso un cambiamento profondo, una rivoluzione!

L’efficacia dell’attività esterna svolta a Roma è stata riscontrata nelle linee di sviluppo che sono state subito messe in campo con i lavoratori, gli elementi più volenterosi delle masse popolari e con gli studenti. Infatti abbiamo organizzato incontri con i più disponibili nella sede della sezione di Via Calpurnio Fiamma e dove sono previste le aperture settimanali a cui i compagni stanno dando ordinarietà (vedi pagina FB della sezione). Abbiamo poi riscontrato la presenza di numerosi esterni all’iniziativa di presentazione del libro “La mia Vita con Lenin”, svoltasi venerdì 11 ottobre al circolo ARCI Concetto Marchesi, frutto di una propaganda puntuale e mirata.

Mi sono resa conto che il contesto romano offre numerosi appigli per elevare lo stato della lotta di classe in corso, per sviluppare l’organizzazione dei lavoratori e delle masse popolari nei quartieri e nelle scuola. Le condizioni sono favorevoli per avanzare nella costruzione di un fronte comune contro gli effetti più gravi della crisi imposti dalla borghesia imperialista che deve aprire la strada alla costruzione delle condizioni per imporre un governo di emergenza popolare che faccia da subito i loro interessi. E’ cogliendo questi appigli che i comunisti devono intervenire ordinariamente e orientare le lotte in corso, mostrare la strada per costruire quella società nuova di cui la classe operaia e le masse popolari hanno bisogno. È questo che la sezione di Roma metterà in campo nei prossimi mesi ed è anche quello che tutte le altre sezioni del Partito dei CARC sperimenteranno nei loro territori per creare quella rete del nuovo potere che avrà la forza di cambiare lo stato di cose presenti.

Come noi, tutti possono dare il loro contributo alla costruzione della società di cui abbiamo bisogno e faccio appello ai più volenterosi e combattivi: Partecipate allo sviluppo della lotta di classe nei vostri territori, collaborate e legatevi alle sezioni del partito per contribuire alla rinascita del movimento comunista nel nostro paese.

Contatta la sezione più vicina a te per collaborare con noi -> https://www.carc.it/contatti/

Elena B.

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