I consigli di Fabbrica degli anni Settanta

Le interviste e le pubblicazioni

Originariamente il progetto era basato sulla raccolta di interviste agli operai protagonisti della stagione dei Consigli di Fabbrica. Di interviste ne sono state raccolte molte e piĆ¹ sotto sono pubblicate tutte. Dato il loro contenuto, gli insegnamenti che fanno emergere e gli spunti per lo sviluppo della lotta di classe, dalla selezione delle interviste sono stati ricavati due volumi.

Le interviste

Articoli

ā€“Ā Interviste sui Consigli di FabbricaĀ (ResistenzaĀ n.1/2020)

ā€“Ā Un colpo dā€™occhio sui CdF degli anni ā€™70Ā (La VoceĀ del (n)PCI n. 63 ā€“ novembre 2019)

ā€“Ā Autunno Caldo e ruolo dei comunistiĀ (La VoceĀ del (n)PCI n. 63 ā€“ novembre 2019)

ā€“Ā Saluto del compagno Ulisse a nome del ComitatoĀ CentraleĀ del (nuovo)PCIĀ al Convegno sul 50Ā° dellā€™Autunno Caldo organizzato da Proletari Comunisti a Milano 13-15 dicembre 2019

Libri

ā€“Ā Qui Stice liberaĀ (a cura di Luigi Falossi e Gianni Silei ā€“ Lalli Editore, 1999)Ā Il libro parla del Consiglio di Fabbrica della Stice di Scandicci, allora facente parte del gruppo Zanussi (oggi Electrolux), e in particolare del coordinamento con le altre aziende del gruppo e con i Consigli di Fabbrica della zona: questā€™ultimo venne chiamato ā€œStatale 67ā€.Ā Dalle interviste (ĆØ una raccolta) emerge il legame, contraddittorio, con i giovani studenti e gli aderenti alle associazioni extraparlamentari, le contraddizioni che scadevano spesso nello scontro con il sindacato (principalmente la CGIL) e il vecchio PCI che non vedevano di buon occhio lā€™attivitĆ  autonoma e il piglio combattivo degli operai di questa fabbrica.

ā€“ Oltre i cancelliĀ (di Delio Fantasia ā€“ Edizioni AleRibelli, 2018).Ā Raccolta di racconti e aneddoti sullā€™esperienza politica, sindacale, lavorativa di Delio Fantasia nello stabilimento ex FIAT di Piedimonte S.G. (FR) dal 1988 ai giorni nostri. Delio Fantasia ĆØ ancora oggi un operaio FCA in catena di montaggio e militante sindacale della FLMU CUB. Il libro tratta di una fase immediatamente successiva alla stagione dei Consigli di Fabbrica, quindi la stagione della loro trasformazione in organismi di nomina sindacale.Ā Il libro mostra il processo tramite cui i padroni di FIAT, una volta liberatisi dei Consigli di Fabbrica, hanno proceduto, nel corso di alcuni decenni, nellā€™eliminare il residuo tessuto di organizzazione della classe operaia in FIAT che, una volta smantellati i Consigli di Fabbrica, ha avuto nel sindacalismo di base e nella FIOM i suoi due piĆ¹ importanti punti di aggregazione.Ā Esplicita, nel libro di Fantasia, ĆØ la critica alle dirigenze della sinistra borghese ma anche dei sindacale e del sindacalismo di base per non aver compreso la situazione economica e politica che andava delineandosi negli anni ā€˜90 e 2000, portando la classe operaia di sconfitta in sconfitta fino al piano Marchionne e alla realtĆ  odierna in FCA.

ā€“ Il proletariato non si ĆØ pentitoĀ (a cura di Adriana Chiaia- Giuseppe Maj Editore, 1984)Ā pagine 477-491:

ā€“ Lā€™attacco allā€™unitĆ  della classe operaia in fabbrica

ā€“ Stratificazione e differenziazione nella nuova organizzazione del lavoro

ā€“ Criminalizzazione delle avanguardie rivoluzionarie e di classe

ā€“ Il ruolo del sindacato nel processo di frammentazione della classe

Film e documentari

ā€“Ā Consiglio di Fabbrica e occupazioneĀ (6 ottobre ā€˜50 ā€“ 8 ottobre ā€˜51) delle Officine Reggiane (Reggio Emilia)Ā Ottobre ā€˜50, 2000 lettere di licenziamenti piĆ¹ 700 allievi non riassorbiti. Sciopero generale provinciale di 48 h e risposta della Direzione con la serrata: occupazione operaia. Si crea Consiglio di Gestione con Commissione Interna,Comitato dā€™agitazione, sezioni della FIOM e del PCI aziendali. Gli iscritti del PCI allā€™interno (ā€˜51) sono 2481 divisi in 70 cellule su un totale di 4899 dipendenti. Nellā€™ottobre arrivano a 2641 piĆ¹ 220 nelle sezioni di strada.

Sulla storia delle Officine Reggiane vedasi ancheĀ ā€“Ā https://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2014/09/10/news/officine-meccaniche-reggiane-dove-si-e-scritta-la-storia-1.9901910

ā€“Ā www.novecento.org/dossier/italia-didattica/unindustria-una-citta-un-mito-le-officine-meccaniche-reggiane-e-reggio-emilia/?print=print

ā€“Ā www.livello9.it/meno-piu-diritti/officine-meccaniche-italiane-reggiane

La FabbricaĀ (di Lino De Seriis e Alberto Lauriello, Italia-1970).Ā Ricostruzione delle lotte operaie alla FIAT durante lā€™Autunno Caldo e delle strategie aziendali e politiche dellā€™industria automobilistica torinese dalla sua fondazione alla fine degli anni Sessanta del Novecento. Oltre a un ricco apparato di materiali di repertorio, il film mostra, con immagini spesso inedite, i giorni cruciali delle lotte torinesi: le violente discussioni davanti ai cancelli della fabbrica fra operai, sindacalisti e militanti di Lotta Continua, gli scioperi e le manifestazioni, gli scontri fra di corso Traiano e nelle facoltĆ  di Architettura, le condizioni di lavoro, il comizio di Bruno Trentin a piazza Statuto.

Sul CdF della FIAT Mirafiori di Torino vedasi ancheĀ ā€“Ā www.mirafiori-accordielotte.org/rappresentanza/i-delegati-e-il-consiglio-di-fabbrica/

ā€“Ā I giorni della FIATĀ (di Armando Ceste per A.C. Cinema & Video, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, 1994.Ā Nel marzo 1973, in seguito alla rottura delle trattative per il rinnovo contrattuale dei metalmeccanici, gli operai della Fiat di Torino ā€˜occupavanoā€™ per circa una settimana lo stabilimento di Mirafiori. La direzione e lā€™organizzazione di questa forma di lotta aveva come principali protagonisti delegati e avanguardie degli operai che facevano riferimento alla sinistra sindacale e a gruppi extraparlamentari (in particolare Lotta Continua). La caratteristica principale di questa occupazione fu lā€™assoluta novitĆ  delle strategie e degli obiettivi rispetto alle precedenti lotte operaie di questo tipo. Non piĆ¹ unā€™occupazione che garantisse comunque il lavoro e la produzione, ma ā€˜presidiā€™ ai cancelli per impedire lā€™ingresso e lā€™uscita delle merci, per attuare un controllo operaio sulla fabbrica e sul blocco totale della produzione. 1993: a distanza di ventā€™anni uno di quegli stessi operai ĆØ stato nuovamente intervistato. Attraverso la sua memoria e la testimonianza da protagonista di quegli eventi ā€“ riutilizzando e rimontando il materiale girato nel marzo del 1973 ā€“ ne scaturisce un efficace commento dei fatti e delle immagini di ā€˜quei giorni alla Fiatā€™

ā€“Ā Assalto al cieloĀ (di Francesco Munzi-Italia, 2016).Ā Con materiale documentario di archivio, il film racconta la parabola di quei ragazzi che animarono le lotte negli anni compresi tra il 1967 e il 1977.

ā€“Ā ApollonĀ (a cura di Ugo Gregoretti, voce narrante Gian Maria VolontĆØ. Italia-1969).Ā Apollon, una fabbrica occupata nasce dalla collaborazione tra un gruppo di cineasti, coordinato da Ugo Gregoretti, e gli operai che occupano lā€™industria tipografica Apollon, sita sulla via Tiburtina a Roma. In forma di docu-fiction, il film ricostruisce le vicende della lunga occupazione della fabbrica, iniziata il 4 giugno 1967 e terminata nel dicembre 1968. Gli operai interpretano se stessi e vari altri ruoli (la polizia, i crumiri etc.), ma sono anche coautori del film, che non ĆØ una semplice cronaca degli avvenimenti, ma una lettura analitica della realtĆ  della fabbrica, la storia della conquista di strumenti di lotta e democrazia, con lā€™indicazione di strategie di attacco al potere padronale. La storia, infatti, con un procedimento di ricostruzione narrativa, parte da molto prima, dal 1960, rievocando i primi scioperi operai, la lotta contro il padrone paternalista, la creazione di una cooperativa di consumo interna.Ā La voce narrante di Gian Maria VolontĆ© dĆ  continuitĆ  al racconto e commenta i fatti.