In Sicilia e in Sardegna si organizzano contro la guerra e la Nato

Ad agosto si sono svolte due importanti iniziative: il campeggio del movimento No Muos in Sicilia e quello di A Foras in Sardegna.

Al campeggio in Sicilia come P.Carc non siamo riusciti a mandare una delegazione a causa della concomitanza con la nostra Festa della Riscossa Popolare di Pontedera. Siamo comunque riusciti ad avere il quadro delle iniziative che si sono svolte e dei temi trattati nei dibattiti e abbiamo avuto conferma che, in ragione dell’ampia partecipazione di esponenti di organismi provenienti anche da altre parti d’Italia, si è trattato di una proficua occasione per alimentare il lavoro di coordinamento. A conclusione del programma di dibattiti e approfondimenti si è svolto un corteo che è stato duramente caricato e disperso con un ingente uso di gas Cs da parte della polizia.

Il campeggio di a Foras in Sardegna è stato particolarmente ricco di dibattiti anche perché l’organismo stesso è in una fase di riorganizzazione e consolidamento, pertanto oltre ai temi strettamente legati all’attualità politica e alle esigenze del movimento contro l’occupazione militare, sono stati affrontati anche una serie di temi più generali che andranno a qualificare politicamente A Foras nel prossimo futuro.

Inevitabilmente uno dei temi più discussi è stata la relazione fra il movimento contro l’occupazione militare della Sardegna e i movimenti analoghi che esistono nel continente, in Italia. È emersa cioè la necessità di problematizzare – e, quindi, comprendere più a fondo e sviluppare – la questione dell’indipendentismo che in Sardegna ha avuto, anche storicamente, uno specifico ruolo nella lotta contro l’occupazione militare della Nato e dello Stato italiano. La partecipazione al dibattito di delegazioni di organismi che si battono contro l’occupazione della Nato e le basi militari in Italia – fra cui una compagna del P.Carc – ha contribuito a inquadrare il discorso nell’ottica per cui “nessuno si salva da solo”. Liberare la Sardegna e liberare l’Italia dall’occupazione della Nato è un ingrediente della lotta per liberare l’umanità dal giogo dell’imperialismo e della borghesia imperialista.

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