[Arezzo] Rispediamo al mittente le intimidazioni, nessuna agibilità ai fascisti!

RISPEDIAMO AL MITTENTE LE INTIMIDAZIONI

NESSUNA AGIBILITA’AI FASCISTI!

Lo scorso mese, durante un’attività di diffusione del nostro organo mensile, “Resistenza”, un nostro militante ed un simpatizzante (entrambi studenti medi) sono stati aggrediti verbalmente con minacce ben due volte da fascisti dichiarati. Il primo episodio è avvenuto quando, alla nostra proposta di acquistare una copia del mensile ad un uomo sulla cinquantina, quest’ultimo ha risposto con toni più che aggressivi minacciando di aggredire un compagno fisicamente “aprendogli la testa”. Poco dopo, sempre lo stesso compagno propone ad un ragazzo di circa venticinque anni una copia di Resistenza, anche qui il ragazzo ha rivolto minacce e ha rimarcato di essere un fascista. Il ragazzo è stato incrociato quando, verso la conclusione, le attività si sono sposate sul Corso. Qui è bastato un mezzo sguardo per scatenare nel ragazzo uno stato di irritazione quasi incontrollata: minacce di sputi, botte e auguri di essere contagiati da malattie infettive. Certo, tutto si è calmato ignorandoli, ma non è la prima volta che dei fascisti (o sedicenti tali) tentano di intimidirci.

Ad aprile, mentre ci stavamo preparando per l’iniziativa di presentazione del Manuale di Autodifesa Legale, un gruppo di ragazzetti ci accolse nel parco con dei saluti romani esibiti per svariato tempo.

Non possiamo più tollerare nessun atto di questo tipo.

Nella nostra città sono presenti formazioni neofasciste, a partire da Casapound, che è riuscita ad inaugurare nel 2019 una nuova sede nel silenzio generale, esiste anche Blocco Studentesco, che tenta di fare un vile proselitismo nelle scuole.

L’agibilità politica -già illegale ai sensi dell’articolo della Costituzione che vieta la riorganizzazione del disciolto partito fascista sotto qualsiasi altro nome- è tacitamente giustificata dall’immobilismo delle organizzazioni antifasciste.

Non possiamo attribuire la colpa solo “alla moda di dichiararsi fascisti”, ma è giusto fare autocritica sulla carenza di adeguate azioni d’opposizione a questa tendenza.

In città vicine, come Firenze, la situazione è diversa. Grazie al gruppo “Firenze Antifascista”, convergenza di varie anime dell’antifascismo popolare cittadino, sono state numerose le occasioni in cui al grido di “Fiducia nello Stato non ne abbiamo, l’antifascismo è nostro e non lo deleghiamo” svariate centinaia di persone sono scese in strada. L’ultima volta, insieme al gruppo “Oltrarno Antifascista”, erano circa 200 per chiedere la chiusura della nuova sede di Casapound.

Organizzazioni popolari simili ci sono in Valdarno e Casentino, ma non possiamo delegare loro la battaglia nella prima linea anche nella nostra città. Questo perché farlo ad Arezzo è nostra responsabilità morale e politica. Tutti vediamo il numero elevato di scritte fasciste anche nel centro della città, ma questo non deve far paura. Il numero di fascisti non è stata una scusa durante la Resistenza e non può esserlo oggi! 

È necessario, ora più che mai, che noi, le organizzazioni comuniste, socialiste e antifasciste, iniziamo a mandare un segnale forte in difesa dell’agibilità politica per gli antifascisti. L’antifascismo non si limita -e non può limitarsi- al 25 aprile ed essere antifascisti non è solo fare con il proprio gruppo qualche iniziativa o qualche manifestazione. E’ importante coordinarsi fra tutte le organizzazioni popolari che hanno fatto proprio l’antifascismo popolare e militante, per spezzare l’isolamento della città e per dare con autorevolezza una grande ed unica voce d’opposizione ai fascisti e contro chi l’antifascismo lo sfrutta solo per accaparrarsi uno o due voti in più.

NESSUNO SPAZIO AI FASCISTI!

UNIRSI ED ORGANIZZARSI CREANDO 10, 100, 1000 ORGANIZZAZIONI ANTIFASCISTE IN OGNI QUARTIERE DI OGNI CITTÀ!

Partito dei CARC – Arezzo

Fausto Tenti, Responsabile Costituente Comunista Sez. Prov. Arezzo

Partito Comunista – Arezzo

Partito della Rifondazione Comunista – Arezzo

Collettivo Bujanov

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