Mobilitazioni di lavoratori, studenti e organizzazioni di massa contro le misure di Trump e a sostegno della lotta del popolo palestinese nella seconda metà di marzo
3 marzo
Baton Rouge, Louisiana
Nelle prime ore del mattino sono entrati in sciopero i lavoratori del Capital Area Transit System (CATS), che fornisce servizi di autobus in tutta Baton Rouge, sostenuti da solidali si sono uniti al picchetto già alle 3 del mattino, portando cartelli a sostegno degli scioperanti.
12 marzo
Seattle, Washington
Studenti e lavoratori tengono un presidio all’Università. Esigono che il Consiglio di Reggenza cessi investimenti nello Stato sionista, impedisca l’accesso alla United States Immigration and Customs Enforcement (ICE),[1] agenzia federale statunitense, parte del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti, responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell’immigrazione, e che tuteli i diritti degli studenti transgender.
13 marzo
Chicago, Illinois
Oltre 150 studenti, membri del personale e docenti dell’Università dell’Illinois hanno manifestato per protestare contro i tagli al bilancio che minacciano cinque corsi di laurea, i docenti non di ruolo e i programmi culturali. Vi hanno perso parte Anakbayan,[2] la Housing Staff United,[3]la Eastern European Student Association,[4] l’Italian Club,[5] gli studenti di Students for a Democratic Society (SDS),[6] Students for Justice in Palestine[7] e Freedom Road Socialist Organization (FRSO).[8]
14 marzo
New York City, New York
100 persone manifestano a sostegno di Mahmoud Khalil, dirigente del movimento di solidarietà con la Palestina alla Columbia University di New York sequestrato dalla polizia che rischia l’espulsione a causa della sua attività politica. Khalil non è accusato di alcun reato.
Jacksonville, Florida
Il Jacksonville Palestine Solidarity Network,[9] la Jacksonville Immigrants’ Rights Alliance[10] e la sezione di Jacksonville di Students for a Democratic Society hanno unito le forze per organizzare una manifestazione contro il sequestro di Mahmoud Khalil che ha visto la partecipazione di 150 persone.
15 marzo
St. Paul, Minnesota
200 persone manifestano contro la legge anti-immigrazione che rafforza la cooperazione tra forze dell’ordine e il territorio in generale con il Dipartimento federale dell’immigrazione.
Allendale, Michigan
Gli studenti dell’Università di Stato Grand Valley si mobilitano per Mahmoud Khalil, dichiarano che la lotta per difendere Khalil è lotta per difendere tutti gli immigrati e il movimento a sostegno della lotta del popolo palestinese contro le misure repressive adottate da Trump, lottano per impedire l’accesso dell’ICE al campus.
Dallas e Forth Worth, Texas
Attivisti di comitati cittadini contro la guerra protestano contro la competizione annuale sulla programmazione organizzata dalla Lockheed Martin, una delle più importanti industrie militari degli USA e tra le maggiori fornitrici per Israele, evento che coinvolge studenti delle scuole superiori.
New York City, New York
Alla Columbia University, l’ICE arresta una studentessa attivista a sostegno della Palestina, Leqaa Kordia, con l’accusa di “sostegno al terrorismo” e presunto soggiorno irregolare dopo la scadenza del visto studentesco, secondo un comunicato stampa del Dipartimento della Sicurezza Nazionale.
17 marzo
Denver, Colorado
Jeanette Vizguerra, immigrata senza documenti e attivista di spicco che ha sostenuto i diritti degli immigrati e i movimenti contro la guerra in tutto lo Stato, è sequestrata al suo posto di lavoro senza un mandato. È stata inviata a un centro di detenzione dell’ICE tristemente noto per il trattamento riservato ai detenuti.
18 marzo
Minneapolis, Minnesota
Oltre 300 persone manifestano presso la sede federale della città presso il Minneapolis Federal Building contro l’ultima violazione del cessate il fuoco a Gaza da parte di Israele e la complicità dell’amministrazione Trump nell’attacco.
Richardson, Texas
I membri della comunità convergono davanti alla sede della Raytheon. Raytheon, seconda solo a Lockheed Martin, è uno dei maggiori produttori di armi al mondo ed è stata presa di mira dagli attivisti contro la guerra in risposta alla complicità dell’azienda nel genocidio israeliano in Palestina.
Dallas. Texas
La sezione di Dallas del Movimento della Gioventù Palestinese indice una protesta di emergenza dopo che Israele ha violato il recente accordo di cessate il fuoco e continua a bombardare la Striscia di Gaza. Oltre a Raytheon, nella zona metropolitana di Dallas-Fort Worth si svolgono proteste e azioni contro gli stabilimenti locali di Lockheed Martin e General Dynamics.
18 marzo
Commerce City, Colorado.
I lavoratori UPS si mobilitano contro i 70 licenziamenti decisi dall’azienda impegnata in un piano che prevede la chiusura di fino al 10% delle sedi entro il 2025 e, di conseguenza, l’eliminazione di una parte consistente della forza lavoro.
Tampa, Florida
I camionisti della International Brotherhood of Teamsters[11] sono in sciopero da un mese per il rinnovo contrattuale.
19 marzo
Denver, Colorado,
All’aeroporto internazionale di Denver il sindacato della United Airlines, l’Association of Flight Attendants,[12] ha organizzato una giornata di mobilitazione, con un presidio di 50 manifestanti a sostegno dei lavoratori, gli assistenti di volo della United Airlines, in trattativa da quattro anni per miglioramenti in campo salariale e delle condizioni di lavoro. I cartelli dei manifestanti dicevano: “Pay us or CHAOS” (Pagateci o sarà il caos). Lo sciopero CHAOS è un metodo di sciopero unico nel suo genere, legale ai sensi del Railway Labor Act. È l’acronimo di “create havoc around our system” (creare il caos nel nostro sistema). Si tratta di un tipo di sciopero intermittente che comporta un rischio minimo per gli assistenti di volo e un impatto massimo sulla direzione.
Lo stesso giorno 150 lavoratori della coalizione di sindacati Colorado Worker Rights United[13] manifestano presso il Campidoglio dello Stato del Colorado a sostegno del Worker Protection Act,[14] misura a garanzia dei diritti sindacali attualmente all’esame dei legislatori del Colorado.
Contemporaneamente, centinaia di cittadini convergono nel campus Auraria per protestare contro gli attacchi di Trump alla libertà di parola e la detenzione per motivi politici di.
New Orleans, Louisiana
Per la liberazione di Mahmoud Khalil e Leqaa Kordia e contro i sequestri di persona posti in atto dall’ICE si muovono anche sostenitori della causa palestinese all’Università di Toulane.
Grand Rapids, Michigan.
Un centinaio di persone manifestano per la Palestina e contro i crimini di Israele.
San Jose, California
100 manifestanti protestano contro i bombardamenti dei sionisti su Gaza.
20 marzo
Los Angeles, California
I lavoratori delle Poste di Los Angeles aderiscono a una giornata nazionale di mobilitazione promossa dall’American Postal Worker Union (APWU)[15] per protestare contro la minaccia del governo di privatizzare il servizio postale statunitense, con le parole d’ordine “Il servizio postale statunitense non è in vendita” e “L’ufficio postale appartiene al popolo, non ai miliardari”. 50 manifestanti si sono riuniti davanti al centro postale degli Stati Uniti nel centro di New Orleans. I membri del sindacato IATSE[16], del sindacato dei camionisti e dell’AFA[17] sono intervenuti a portare la loro solidarietà. Anche un consigliere comunale ha espresso il suo sostegno.
Tampa, Florida
60 lavoratori delle Poste organizzano una manifestazione pubblica. Le manifestazioni dei lavoratori delle Poste nel paese sono oltre 250 in tutto il paese.
La giornata di mobilitazione fa seguito alla minaccia dell’amministrazione Trump di trasferire il servizio postale statunitense, che attualmente opera come agenzia indipendente sotto il controllo dell’esecutivo, al Dipartimento del Commercio. Ciò aprirebbe la strada alla privatizzazione, con aumento dei prezzi e una limitazione dell’accesso ai servizi in alcune zone. Louis DeJoy, l’attuale direttore generale delle Poste, ha donato 1,2 milioni di dollari per la prima campagna presidenziale di Trump. Il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), istituito su consiglio del miliardario tecnologico Elon Musk, ha annunciato piani per tagliare 10.000 posti di lavoro nelle Poste. Il diritto a un servizio postale federale è tutelato dalla Costituzione, il che significa che la sua privatizzazione sarebbe illegale. La privatizzazione dell’ufficio postale è solo uno dei tanti tentativi del presidente di smantellare i servizi pubblici, tra cui gli attacchi al Dipartimento dell’Istruzione.
21 marzo
Chicago, Illinois
Oltre 50 manifestanti sono davanti alla sede dell’Illinois State Board of Investments (ISBI) nel centro di Chicago. Chiedono all’ISBI e al vicepresidente Michael Frerichs, attualmente tesoriere dello Stato dell’Illinois, di disinvestire dal genocidio, dall’apartheid e dall’occupazione israeliani. L’Anti-War Committee Chicago e BDS-Chicago,[18] un progetto dell’U.S. Palestinian Community Network (USPCN),[19] hanno indetto l’azione a sostegno della loro campagna statale contro il tesoriere Frerichs. Gli chiedono di non investire in titoli dello Stato sionista e chiedono all’ISBI di disinvestire dalle aziende complici dell’occupazione della Palestina. Frerichs ha portato gli investimenti totali dell’Illinois in obbligazioni israeliane (note anche come Development Corporation for Israel) a oltre 145 milioni di dollari, rendendo l’Illinois uno dei primi cinque Stati degli Stati Uniti a sostenere Israele. Dal febbraio 2025, Frerichs ha raddoppiato la posta in gioco annunciando l’acquisto di ulteriori 10 milioni di dollari in obbligazioni israeliane, oltre al rinnovo di obbligazioni per 15 milioni di dollari. La sua complicità non si ferma qui. Frerichs è vicepresidente dell’ISBI, che ha investito milioni di dollari dei contribuenti in società complici dell’occupazione e del genocidio della Palestina. A marzo 2025, l’ISBI deteneva 20.621 azioni della Lockheed Martin, che produce i jet da combattimento utilizzati per sganciare le bombe che hanno distrutto Gaza negli ultimi 17 mesi. L’ISBI investe anche in altri che traggono profitti dalla guerra come Boeing, General Dynamics, Honeywell, Northrop Grumman e molti altri.
I membri del Movimento della Gioventù Palestinese (PYM), dell’Alleanza dei Filippini per i Diritti e l’Emancipazione degli Immigrati (AFIRE), dell’Alleanza di Chicago contro la Repressione Razzista e Politica (CAARPR), del Sindacato Dipendenti dei Servizi (Service Employees International Union (SEIUper la Palestina, degli Studenti per la Giustizia in Palestina-Chicago (SJP-Chicago), degli Irlandesi di Chicago per la Palestina e membri del pubblico si sono uniti alla protesta.
St. Paul, Minnesota
Anche a St. Paul manifestanti hanno protestato contro gli investimenti nello Stato sionista dello State Board of Investment (SBI). L’SBI investe circa 5,4 miliardi di dollari in soggetti complici del regime di apartheid israeliano. Questa cifra include investimenti in produttori di armi, per banche israeliane che finanziano la costruzione di insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati e persino Israel Bonds, che finanziano direttamente lo Stato di Israele. Tra i manifestanti c’erano insegnanti della Minneapolis Federation of Teachers,[20] membri della Minnesota Association of Professional Employees (MAPE),[21] sindacato che rappresenta i lavoratori statali, membri di un Comitato per la giustizia climatica con sede a Twin Cities e di Jewish Voice for Peace.[22]
New Orleans, Louisiana
La mattina dell’udienza di Mahmoud Khalil, alcune organizzazioni comunitarie si sono riunite davanti alla Corte d’Appello Federale di New Orleans per protestare contro la sua detenzione e chiederne il rilascio.
22 marzo
New Orleans, Louisiana
Un centinaio di persone manifestano contro gli attacchi di Trump ai lavoratori federali. La manifestazione riunisce almeno dieci diversi sindacati della città in coalizione con organizzazioni della comunità, creando un ampio fronte unito contro gli attacchi di Trump al mondo del lavoro.
Jacksonville, Florida
Oltre 200 membri della comunità protestano contro il genocidio perpetrato da Israele dopo aver violato il cessate il fuoco e chiedono all’Autorità Portuale cittadina di rescindere i contratti con due compagnie di navigazione, Maersk e ZIM. Il gigante delle spedizioni Maersk è tra le aziende più ricche al mondo. Sebbene abbia recentemente negato di spedire armi a Israele, i registri dimostrano che ha spedito milioni di dollari di merci militari dall’inizio dell’attacco a Gaza nel 2023. ZIM è la più grande e antica compagnia di navigazione israeliana, sostenitrice diretta dell’occupazione e del genocidio in Palestina. L’Autorità Portuale di Jacksonville ha rifiutato di rispondere alle richieste degli organizzatori di porre fine alla loro complicità nel genocidio da quando il Jacksonville Palestine Solidarity Network (JPSN) ha lanciato la campagna Genocide Out of Jaxport[23] lo scorso ottobre.
23 marzo
Portland, Oregon
Un centinaio di persone manifestano contro le deportazioni di massa dell’amministrazione Trump rivendicando la legalizzazione di tutti gli immigrati privi di documenti negli Stati Uniti.
Holly Brown della FRSO ha dichiarato: “La cosiddetta ‘guerra all’immigrazione’ non è altro che una guerra contro la classe lavoratrice. È una guerra progettata per mantenere le persone in uno stato di paura costante: paura della deportazione, paura della detenzione, paura della separazione dalle famiglie. È progettata per creare una sottoclasse permanente di lavoratori che possono essere sfruttati senza i pieni diritti e le tutele che dovrebbero appartenere a ogni essere umano, indipendentemente dal luogo in cui è nato!”.
Un membro di SDS alla Portland State University (SDS), ha parlato della necessità di unire le lotte dei movimenti studenteschi, quelle contro la guerra e quelle per i diritti degli immigrati. Un esponente di Portland Contra las Deportaciones (PDXCD) ha denunciato l’arresto di oltre 200 immigrati venezuelani e il loro trasferimento in una prigione salvadoregna.
Saint Petersburg, Florida
300 impiegati delle Poste e cittadini insieme al sindacato dei portalettere, il National Association of Letter Carriers (NALC)[24] si uniscono alla lotta contro la privatizzazione delle Poste contro Trump, che continua a smantellare i servizi pubblici, tra cui il Dipartimento dell’Istruzione, i parchi nazionali e i servizi bibliotecari.
St. Paul, Minnesota
Più di 500 lavoratori delle Poste manifestano davanti al Campidoglio dello Stato.
Milwaukee, Wisconsin
I manifestanti contro la privatizzazione delle Poste sono oltre 300. I lavoratori si sono costituiti in comitati contro i vertici sindacali giudicati troppo arrendevoli nei confronti della direzione del servizio postale con cui stanno gestendo il rinnovo del contratto.
San Francisco, California
I portalettere di NALC e i lavoratori postali di APWU manifestano contro la privatizzazione del servizio postale, che è pubblico da sempre, cioè dalla fondazione degli USA.
Seattle, Washington
300 persone partecipano alla Giornata Nazionale di Protesta del 23 marzo indetta da NALC e APWU in solidarietà con i 200.000 postini e tutti i 785mila lavoratori postali che stanno lottando contro il tentativo del presidente Trump di ristrutturare o privatizzare il servizio postale statunitense. Ha preso parte all’iniziativa il Martin Luther King Labour Council,[25] organizzazione sindacale di Seattle che unifica 150 sindacati e conta 100mila iscritti.
24 marzo
Aurora, Colorado
Circa 300 membri della comunità hanno manifestato davanti al centro di detenzione dell’ICE ad Aurora per la liberazione di Jeanette Vizguerra, sequestrata dall’ICE dal suo posto di lavoro senza preavviso. Vizguerra ha partecipato alla manifestazione per telefono da dove è imprigionata. Hanno parlato i medici di Doctors Against Genocide[26] e dell’associazione a difesa degli immigrati Aurora UNIDOS CSO.
26 marzo
San Jose, California
Circa 60 studenti manifestano davanti alla sede dell’Unione Studentesca della San Jose State University per Mahmoud Khalil e tutti quelli che l’ICE sequestra. Promuovono gli Students for a Democratic Society, aderiscono Black Women’s Collective,[27] gli studenti di Students for Quality Education,[28] i lavoratori alberghieri di UNITE, gli studenti chicani di MeCha (Movimiento Estudiantil Chicano[29] de Aztlán), gli studenti filippini della League of Filipino Students, gli Students Against Mass Incarceration.[30]
27 marzo
Jacksonville, Florida
Gli studenti di SDS hanno protestato per una iniziativa cui partecipavano due soldati delle forze di occupazione israeliane (IOF) all’Università della Florida del Nord. La rete Jacksonville Palestine Solidarity Network (JPSN) ha co-sponsorizzato la protesta, alla quale hanno partecipato diverse altre organizzazioni studentesche e comunitarie.
SDS ha ribadito la sua richiesta all’università di rendere pubblici i propri investimenti e di tagliare i legami con i produttori di armi sionisti. L’università ha una partnership nota con la Boeing, una società che fornisce a Israele armi utilizzate contro i palestinesi.
St Paul, Minnesota
Circa 100 persone organizzate dal Minnesota Immigrant Rights Action Committee (MIRAC)[31] si sono riunite per commemorare il César Chávez, un importante dirigente sindacale e attivista del movimento chicano che ha lottato per i diritti e la dignità dei lavoratori agricoli chicanos e latini, che ha fondato la United Farm Workers (UFW).[32]
29 marzo
Denver, Colorado
In occasione della Giornata della Terra, tra gli 80 e i 100 manifestanti filopalestinesi si sono riuniti presso il Denver Tech Center Monument, accanto alla sede centrale di RE/MAX. RE/MAX pubblicizza e vende proprietà nella Palestina occupata, favorendo così l’apartheid israeliano e il furto di terre in Cisgiordania. Opera in circa 100 paesi in tutto il mondo. Le Nazioni Unite la ritengono responsabile del modo in cui i suoi franchising israeliani vendono case e appartamenti nella Cisgiordania occupata.
La Giornata della Terra segna un momento importante nella storia delle proteste palestinesi, iniziate nel 1976 quando il popolo palestinese ha partecipato a scioperi generali, proteste e mobilitazioni di massa per combattere il furto illegale di terra da parte di Israele, che ha portato all’uccisione di sei palestinesi.
I gruppi della Colorado Palestine Coalition[33] hanno partecipato all’azione, denunciando il genocidio in corso, la violazione del cessate il fuoco da parte di Israele e il ruolo svolto da RE/MAX. Ha partecipato la Denver Anti-War Action.[34]
30 marzo
Chicago, Illinois
Oltre 400 membri della comunità sono dal sindaco per sostenerlo fronte all’attacco di Trump contro i diritti dei lavoratori e delle masse popolari. Hanno partecipato la Chicago Alliance Against Racist and Political Repression (CAARPR)[35]. Il sindaco e la città di Chicago sono nel mirino dei reazionari perché lui e la citt’ sostengono gli immigrati e la popolazione nera fornendo loro alloggi. Il sindaco è stato convocato a Washington per essere messo sotto accusa ma la CAAPR lo ha accompagnato e sostenuto. Il sindaco ha detto che prima della sua elezione nel 2023 Chicago “era un governo dei ricchi e dei benestanti, governo che rispondeva agli interessi di avvocati, banchieri e investitori, e solo di alcuni imprenditori edili; era un governo che rispondeva ai consulenti finanziari, a chi chiudeva le scuole, ai privatizzatori e ai miliardari.” Ha detto che invece ora c’è “un governo del popolo e per il popolo per la prima volta in 40 anni”.
Johnson ha dedicato gran parte del suo discorso di 20 minuti a descrivere gli sforzi della sua amministrazione per investire nelle comunità di Chicago: riparare strade, ponti e illuminazione negli spazi pubblici; sostituire le tubature in piombo in 30.000 case; costruire migliaia di nuovi alloggi a prezzi accessibili nel West Side; aggiungere migliaia di posti letto nei rifugi per senzatetto ed eliminare la lista d’attesa per le richieste di alloggio.
Riferendosi alla più grande battaglia sindacale in corso nella città, Johnson ha annunciato: “Per la prima volta in 15 anni, siamo riusciti a ottenere un contratto per gli insegnanti senza scioperi o votazioni di sciopero. Nessun altro sindaco sarebbe riuscito a riunire il consiglio scolastico, l’ufficio del sindaco e il CTU[36] per garantire ai nostri figli ciò che meritano, ovvero un’istruzione completa e ben finanziata”.
Al termine del suo discorso, Johnson ha risposto agli attacchi della Casa Bianca, affermando: “Vorrei chiarire all’individuo che sta compiendo uno degli atti più iniqui di un governo, che sta cercando di intimidirci, di ostacolare l’evoluzione della nostra democrazia, di farci rinunciare alla nostra umanità, che indipendentemente da ciò che dice o fa come presidente degli USA, noi continueremo a impegnarci per costruire una Chicago migliore e più forte, che funzioni per tutti”.
Tucson, Arizona
Educatori, sindacati e membri della comunità hanno marciato per difendere il dipartimento dell’istruzione dagli attacchi di Trump. Sono intervenuti la CWA, sindacato dei lavoratori impiegati nel campo della tecnologia, e sindacati di insegnanti quali la AZ Alliance of Charter Teachers and Staff (AZACTS),[37] la American Federation of Teachers,[38] la Arizona Education Association,[39] W 99, sindacato degli alberghieri e la Pima Area Labor Federation, organismo che coordina i sindacati della zona, che si sono uniti all’appello per difendere i lavoratori pubblici e organizzazioni di massa quali LUCHA e ScholarshipsAZ
31 marzo
Minneapolis, Minnesota
300 membri della comunità hanno manifestato in solidarietà con la Palestina. L’evento è stato organizzato dal Comitato contro la guerra del Minnesota per commemorare la Giornata della Terra, un giorno in cui si ricordano i sei martiri palestinesi disarmati uccisi e gli oltre 100 feriti mentre resistevano alla brutale confisca e annessione della terra da parte di Israele nel 1976.
1 aprile
Atlanta, Georgia
Lavoratori dell’American Federation of Government Employees (AFGE)[40] sono scesi in strada il per difendere i propri posti di lavoro, i contratti collettivi di lavoro e l’esistenza stessa del sindacato. Oltre 70 membri della comunità hanno partecipato alla manifestazione, mostrando forte sostegno ai membri dell’AFGE che lavorano presso la sede del Centro per il controllo delle malattie (CDC) ad Atlanta.
La manifestazione fa seguito al decreto presidenziale del 27 marzo con cui Trump intende privare oltre un milione di dipendenti federali dei loro diritti di contrattazione collettiva, rescindendo immediatamente i loro contratti e le procedure di reclamo. Il decreto presidenziale arriva dopo i licenziamenti di massa e la “ristrutturazione” del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) dall’insediamento di Trump. Ci sono già stati licenziamenti di massa al CDC, con tutti i dipendenti in prova costretti a lasciare il posto insieme alla maggior parte del dipartimento per la prevenzione dell’HIV.
L’Ufficio per la gestione del personale ha dato istruzioni alle agenzie governative di applicare il precedente ordine di riduzione del personale di Trump, ma con l’aggiunta che le agenzie non sono più tenute a riconoscere i requisiti di indennizzo previsti nei contratti sindacali.
All’attacco di Trump i lavoratori rispondono con iscrizioni di massa al sindacato. Un membro di AFGE dice: “Nella nostra sezione locale non abbiamo mai visto tanta azione e tanta gente pronta a farsi avanti, a organizzarsi, a mobilitarsi e a reagire. Prima dell’insediamento a metà gennaio, la nostra sezione locale contava circa 400-500 iscritti che pagavano la quota associativa. Quando ieri ho controllato i numeri, abbiamo superato i 1800 iscritti paganti”.
Programmi
Il 5 aprile, il Jacksonville Palestine Solidarity Network (JPSN)[41] intende portare la sua azione direttamente al terminal Dames Point di Jacksonville, dove operano Maersk e ZIM, nell’ambito della settimana nazionale di azione per la Giornata della Terra palestinese indetta dall’Anti War Action Network (AWAN).[42] L’iniziativa ha visto la partecipazione di un’ampia coalizione di organizzazioni, tra cui American Muslims for Palestine,[43] Jacksonville Community Action Committee, Students for a Democratic Society, Jacksonville Immigrant Rights Alliance e Freedom Road Socialist Organization.
Il 12 e 13 aprile attivisti e organizzazioni per i diritti degli immigrati pianificano di organizzare un summit di emergenza contro le espulsioni di immigrati dal sud-ovest, nella comunità chicana di Boyle Heights, a Los Angeles.
[1] È la polizia federale degli USA che si occupa di immigrazione e dogane.
[2] È l’organizzazione giovamile degli immigrati filippini.
[3] È il sindacato dei lavoratori alberghieri
[4] Associazione degli studenti dell’Europa orientale.
[5] Club italiano.
[6] Studenti per una società democratica.
[7] Studenti per la giustizia in Palestina.
[8] Organizzazione socialista Strada della libertà.
[9] Rete di solidarietà per la Palestina di Jacksonville.
[10] Alleanza per i diritti degli immigranti di Jacksonville.
[11] Fratellanza internazionale dei camionisti.
[12] Associazione degli assistenti di volo.
[13] Sindacato per i diritti dei lavoratori del Colorado.
[14] Atto di protezione dei lavoratori.
[15] Sindacato americano dei lavoratori postali.
[16] L’Alleanza Internazionale dei Tecnici Teatrali, Tecnici Cinematografici, Artisti e Mestieri Affini degli Stati Uniti, dei suoi territori e del Canada, nota semplicemente come Alleanza Internazionale dei Tecnici Teatrali (), è un sindacato nordamericano che rappresenta oltre 168.000 tecnici, artigiani e artisti nell’industria dell’intrattenimento, tra cui teatro dal vivo, produzione cinematografica e televisiva, trasmissione televisiva e fiere negli Stati Uniti, nei suoi territori e in Canada.
[17] L’Associazione degli assistenti di volo-CWA (Association of Flight Attendants-CWAcomunemente nota come AFA) è un sindacato che rappresenta gli assistenti di volo negli Stati Uniti. A gennaio 2018, l’AFA rappresentava 50.000 assistenti di volo di 20 compagnie aeree. Dal 2004, l’AFA fa parte della Communications Workers of America (CWA), un’affiliata dell’AFL-CIO. L’AFA è anche affiliata alla Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti.
[18] Comitati di Chicago contro la guerra e per boicottaggio e disinvestimento rispetto a Israele.
[19] Rete della comunità palestinese degli USA.
[20] Federazione degli insegnanti di Minneapolis
[21] Associazione degli impiegati professionali di Minneapolis
[22] Voce degli ebrei per la pace.
[23] Jaxport è l’Autorità Portuale di Jacksonville.
[24] Associazione nazionale dei portaletteree.
[25] Consiglio sindacale M. L. King.
[26] Dottori contro il genocidio.
[27] Collettivo delle donne nere.
[28] Studenti per un’educazione di qualità.
[29] I chicanos sono gli immigrati di origine messicana,
[30] Studenti contro le incarcerazioni di massa
[31] Comitato d’azione per i diritti degli immigrati del Minnesota.
[32] Lavoratori delle fattorie uniti.
[33] Coalizione Palestina del Colorado.
[34] Azione contro la guerra di Denver.
[35] Alleanza di Chicago contro la repressione razzista e politica.
[36] E’ il Chicago Teachers Union, sindacato degli insegnanti che conta 25mila iscritti.
[37] Alleanza di insegnanti e dirigenti di scuole charter (scuole private che operano con parziali finanziamenti pubblici).
[38] Federazione americana degli insegnant.
[39] Associazione della scuola dell’Arizona
[40] Federazione americana dei lavoratori del governo.
[41] Rete di solidarietà per la Palestina di Jacksonville.
[42] Rete per l’azione contro la guerra.
[43] Musulmani americani per la Palestina