Saluto della Delegazione del P.CARC (Italia) al Forum di Lugansk, 8 maggio 2015

La delegazione del Partito dei CARC saluta i partecipanti a questo Forum e i comunisti di Lugansk, a nome del Partito dei Carc e anche a nome del Comitato Centrale del nuovo Partito comunista italiano che ci ha incaricato di portarvi il suo saluto. Certamente alcuni dei presenti conoscono l’attività del P.CARC. Alcuni certamente conoscono anche l’attività che il nuovo Partito comunista italiano ((n)PCI) conduce per la rivoluzione socialista in Italia e per promuovere la rinascita del movimento comunista in tutto il mondo: infatti la rivista La Voce e i Comunicati del Comitato Centrale del (n)PCI sono conosciuti in tutto il mondo.

Siamo felici che questo Forum si svolga alla vigilia del 70° anniversario della vittoria dell’Armata Rossa sulle forze naziste, alla vigilia del 70° anniversario del giorno in cui la bandiera rossa venne dai soldati sovietici issata sul Reichstag di Berlino. È di buon auspicio per il suo successo. Questo Forum deve dare un contributo alla vittoria della lotta del popolo del Donbass contro il colpo di Stato fomentato dalla NATO in Ucraina e contro le forze naziste che sono i mercenari dei gruppi imperialisti USA e NATO. Questo Forum deve dare un contributo alla rinascita del movimento comunista che è in corso in tutto il mondo.

Il compito comune, che unisce i comunisti di tutto il mondo, è la rinascita del movimento comunista.

All’inizio del secolo scorso, a conclusione della prima guerra mondiale, la vittoria della Rivoluzione d’Ottobre e la creazione dell’Unione Sovietica avevano suscitato in tutto il mondo la raccolta e la mobilitazione di quanto di più avanzato esisteva in ogni paese. Lo aveva unito in un generale movimento di progresso che coinvolgeva l’intera umanità. È stata la prima volta che, nella sua storia, tutta l’umanità si è unita in un movimento comune di progresso. Fu un movimento che ha cambiato la faccia del mondo e ci ha lasciato una grande e fertile eredità. Noi comunisti siamo stati alla testa di questo movimento, siamo stati i suoi promotori e dirigenti.

Ma a causa dei nostri limiti nella comprensione delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe, non siamo riusciti a condurlo alla vittoria definitiva sul capitalismo e la prima ondata della rivoluzione proletaria si è esaurita. Nella seconda parte del secolo scorso il movimento comunista ha subito una grave sconfitta. Di conseguenza la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti ha preso nuovamente la direzione del mondo. Tuttavia il catastrofico corso delle cose che essa impone, la crisi economica, ambientale, culturale e morale in cui essa ha trascinato l’umanità, confermano che il sistema di relazioni sociali e internazionali basato sul capitalismo non ha futuro. La rinascita del movimento comunista è non solo possibile, ma necessaria. Superando i limiti nella comprensione delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe, noi comunisti riorganizziamo le nostre forze, accresciamo le nostre file, riapriamo all’umanità la prospettiva di un futuro radioso.

Questo è lo spirito con cui noi comunisti italiani celebriamo il 70° anniversario della vittoria dell’Armata Rossa e della Resistenza dei popoli europei contro il nazifascismo. È lo spirito con cui pochi giorni fa, il 25 aprile, abbiamo celebrato in Italia il 70° anniversario della vittoria della Resistenza che il vecchio PCI aveva promosso e guidato fino alla vittoria. In questo spirito abbiamo esortato ed esortiamo tutti i lavoratori, le donne, i giovani, i pensionati e gli immigrati del nostro paese a celebrare questo anniversario, a raccogliere le forze e a condurre con maggiore vigore ed efficacia la lotta in corso.

La rinascita e la vittoria del movimento comunista sono certi, perché l’umanità non ha altro futuro di vita e di progresso. Il nuovo Partito comunista italiano è un partito ancora piccolo, ma ha già compiuto un grande lavoro per chiarire i limiti che hanno portato all’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria, per mettere a punto la strategia e i principi di tattica e organizzativi che i comunisti devono seguire per essere promotori efficaci della rivoluzione socialista. I risultati di questo grande lavoro sono espressi nel suo Manifesto Programma repribile sul suo tito Internet, www.nuovopci.it anche in lingua inglese e francese.

La Carovana del (n)PCI e il P.CARC con essa sono impegnati ad assimilare e sviluppare i risultati di questo lavoro e ad applicarlo nel fare la rivoluzione socialista in Italia. Questa è la via che seguiamo per provvedere al nostro futuro e per aiutare la masse popolari di tutto il mondo.

Per cambiare il corso catastrofico delle cose, bisogna porre fine al sistema imperialista mondiale!

Il primo paese imperialista che romperà le catene della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, mostrerà la strada e aprirà la via anche alle masse popolari degli altri paesi!

L’Italia è un paese imperialista abbastanza grande e per di più sede del Papato, uno dei pilastri del sistema imperialista mondiale: possiamo, dobbiamo e intendiamo assumere questo compito a beneficio nostro e di tutta l’umanità!

Questa nostra opera è anche il maggiore contributo che possiamo dare alla lotta del popolo e dei comunisti del Donbass. La vostra lotta ci aiuta, suscita entusiasmo e ravviva la fiducia nelle masse popolari italiane. Quindi a conclusione di questo saluto, noi ringraziamo i comunisti e i combattenti del Donbass e auguriamo piena vittoria alla causa per cui combattono. La loro vittoria sarà un grande contributo alla rinascita del movimento comunista nel mondo e al successo della nostra lotta.

Viva la lotta dei comunisti e delle masse popolari del Donbass!

Viva la rinascita del movimento comunista nel mondo!

Combatteremo senza sosta fino a fare dell’Italia un nuovo paese socialista!

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