[VIAREGGIO] CONTRO OGNI REPRESSIONE: OSARE LOTTARE,OSARE VINCERE!

Ieri, in occasione della manifestazione a Roma in appoggio alla Palestina contro i crimini di Israele, anticipando le misure che verranno messe in atto col decreto DL1660, si è messa in moto un’imponente macchina repressiva col solo scopo di impedire la partecipazione alla conferenza e al presidio e classificare gli aderenti o aspiranti tali.

Per “le nostre statistiche” a detta delle forze dell’ordine 1500, forse più, forze dell’ordine dispiegate per blindare Roma.

Pullman, treni, mezzi privati fermati, i viaggiatori fatti scendere e schedati, perquisiti persone e mezzi ed emessi fogli di via (illegittimi e quindi impugnabili, secondo l’avvocato).

Questa la sorte subita anche dal bus organizzato dai compagni di Massa e Viareggio, dove erano presenti i compagni del nostro partito.

Fermato subito dopo il casello, appena prima dell’ingresso in Roma, il bus ha trovato un notevole dispiegamento di forze di polizia. Carabinieri, Digos, taluni in borghese ed anche, in posizione sopraelevata, un individuo con videocamera che riprendeva “non si sa cosa” alla faccia della tanto sbandierata privacy.

I viaggiatori sono stati fatti scendere con la richiesta “per favore, adesso scendete tutti e vi mettete lungo in pullman col documento in mano”. Poi un altro agente, ritenendo la disposizione troppo somigliante ad una fucilazione, ha fatto spostare tutti dall’altro lato dello spiazzo, davanti a un muretto. Mah!? La differenza è notevole.

Ed ecco partire il carosello dei controlli che dovevano essere fatti “per nostre statistiche interne e dopo il quale i viaggiatori avrebbero potuto ripartire”, come dichiarato da uno degli agenti di polizia, ma che, successivamente si è trasformato in ordine da parte del questore di non far entrare in Roma persone non incensurate.

“Strano” che fra i positivi, che avrebbero dovuto aspettare ulteriori controlli e, come saputo successivamente, il foglio di via, peraltro ritenuto illegittimo dall’avvocato, ci fosse anche una persona incensurata sì, ma militante comunista storico della sezione di Viareggio del nostro partito.

Reato di opinione?

Fatto sta che dalla “statistica interna” si è passati alla separazione fisica. “Buoni” da un lato del piazzale, “cattivi” dall’altro.

I “negativi” avrebbero potuto proseguire per Roma. Gli altri sempre a Roma ma in questura ad aspettare il foglio di via.

Naturalmente alla richiesta di andare tutti in questura per non separare il gruppo, anche per motivi logistici, è stato risposto che no, non si poteva perché il pullman non poteva entrare in Roma ma che avrebbero lasciato i cellulari e quindi avremmo potuto comunicare e recuperare gli altri in un secondo momento.

Perché, c’era dubbio in merito?

Non è confortante.

E qui arriva il “colpo di scena”, in sintesi: se ora ve ne tornate indietro e rinunciate alla manifestazione, che ormai era stata autorizzata, insomma se rinunciate a manifestare il vostro appoggio al popolo palestinese allora i fogli di via, che comunque ci saranno, vi saranno notificati in seguito ed avrete il privilegio di tornare in Toscana scortati dalla polizia.

A chi scrive rimane il dubbio: ma non avevano detto che dopo i controlli si sarebbe potuto proseguire? Per dove?

Il circo è durato quasi tre ore e durante questo tempo non è stato possibile avere un numero di matricola nè alcuna sorta di identificativo di alcun agente. È stato detto che bastava la divisa, peccato che il referente fosse in borghese.

Nonostante tutto proprio lì, vicino al pullman fermo, sul piazzale ha sventolato la bandiera palestinese e in qualche video sui canali informatici, forse, si sentirà gridare: “Distruggono le case, uccidono i bambini, stato di Israele, stato di ASSASSINI!” e “Palestina libera!”.

Sempre lì hanno risuonato le note e le parole di “Bella ciao”, canto al quale si sono uniti i viaggiatori di un altro pullman che stava subendo la stessa sorte.

In ogni luogo, dovunque siamo, innalziamo la bandiera palestinese, manifestiamo contro il DL1660, contro lo stato di polizia, per la libertà di manifestare e per fare dell’Italia un nuovo paese socialista.

Osiamo lottare, osiamo vincere!

Partito dei CARC sezione di Viareggio

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