Le assemblee operaie di Verbania e Piombino

Verbano-Cusio-Ossola. Martedì 22 maggio a Omegna, presso il circolo operaio Ferraris, sede della CGIL e della FIOM, si è svolta un’iniziativa organizzata dalla sezione locale del P.CARC con il supporto della Federazione Lombardia dal titolo “La parola ai lavoratori”. Il dibattito della sera è stato preceduto da volantinaggi nella zona, insieme alla raccolta firme per Luciano Pasetti, licenziato politico del quale abbiamo scritto su Resistenza n. 5/2018, che ha partecipato anche all’iniziativa.

Il dibattito aveva l’obiettivo di discutere e confrontarsi sul ruolo della classe operaia nella costruzione della soluzione alla crisi del capitalismo e del ruolo dei comunisti. Sono intervenuti vari compagni tra i quali Luciano (che ha parlato della lotta per il suo reintegro) e due dirigenti locali della FIOM. Dalla discussione sono ben emerse due distinte concezioni: quella di chi vede nella situazione attuale il contesto per un’ampia mobilitazione operaia e popolare, di cui la crisi politica e istituzionale è ingrediente, e quella di chi vede la situazione in modo nefasto, denuncia la corruzione dei politici, l’incapacità e la sete di profitto dei padroni, ma soprattutto è convinto sostenitore della tesi che “gli operai sono ormai di destra” perché votano Lega o M5S. Deve fari riflettere che questa seconda posizione è quella affermata dai due dirigenti sindacali presenti. I compagni del Partito hanno comunque valorizzato il contributo di tutti, considerando l’iniziativa come l’apertura di una discussione sana e feconda, rilanciando per prossimi incontri sul tema sul territorio, ai quali tutti sono invitati a partecipare e contribuire. L’esito della discussione sarà sintetizzato in un volantino che sarà diffuso nelle aziende della zona: coinvolgere gli operai nella discussione è il modo migliore per dare seguito al primo incontro.

Piombino. Il 24 maggio il P.CARC ha promosso un seminario sulla crisi del capitalismo al quale hanno partecipato alcuni operai della ex-Lucchini aderenti al Coordinamento Art. 1 – Camping CIG. Alla base del corso una dispensa di testi composta da articoli di Resistenza sulla natura della crisi e sulla formazione della Repubblica Pontificia, pubblicati negli anni passati. Dopo la lettura collettiva, la discussione ha toccato vari punti: la crisi parte dall’economia e si riversa nel campo politica, sociale e ambientale; all’origine della crisi del capitalismo non c’è l’avidità degli individui (dei capitalisti), ma è il sistema di produzione stesso genera la situazione per cui il capitale non produca costantemente un profitto maggiore, la particolarità del sistema politico del nostro paese (Repubblica Pontificia), il regime di controrivoluzione preventiva e socialismo come unica via di uscita. Il seminario è stato utile, a detta degli operai, perché li ha aiutati a capire meglio l’origine del marasma in cui stiamo vivendo e come potervi uscire, senza cadere nelle false soluzioni della sinistra borghese che propone il miglioramento del capitalismo e invoca misure “tampone” per mantenere a galla il paese. Misura che gli operai della ex-Lucchini hanno sperimentato sulla propria pelle: la loro fabbrica è da almeno 20 anni dentro questo sistema, passando da un compratore all’altro, ma il risultato è che loro sono ancora senza lavoro.