Commissione Gramsci

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Per una riflessione su Gramsci,Ā Odio gli indifferenti, La CittĆ  Futura, unico numero, 17 febbraio 1917. A poco piĆ¹ di cent'anni dalla pubblicazione e la sua attualitĆ .

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La rivoluzione socialista ĆØ in corso. Sostieni la ricerca scientifica dei comunisti e contribuisci alla trasformazione del mondo

La necessitĆ  di trasformare la societĆ  diventa sempre piĆ¹ evidente e diffusa, tanto piĆ¹ quanto piĆ¹ procede la crisi generale del capitalismo. La trasformazione necessaria ĆØ quella impersonata dal movimento comunista a partire dal 1848, quando venne pubblicato il Manifesto del partito comunista di Engels e Marx. Il movimento comunista, infatti, dopo la grande Rivoluzione dā€™Ottobre, di cui ricorre il centenario lā€™anno prossimo, ha impresso al mondo intero una trasformazione senza precedenti nella storia dellā€™umanitĆ  per universalitĆ  e rapiditĆ .

Nella seconda parte del secolo scorso il movimento comunista si ĆØ gradualmente indebolito e molte sue conquiste sono state eliminate o stravolte fino alla scomparsa dellā€™URSS e di altri paesi socialisti e alla fine di grandi partiti come il Partito comunista italiano. Da allora la borghesia con tutti i mezzi che ha, a partire dallā€™insegnamento scolastico di ogni ordine e grado accompagnato da stampa, televisione, internet, letteratura, cinema, musica, fumetti e tutto il resto, ripete che il comunismo ĆØ morto: ĆØ il suo scongiuro. Tanto ossessivo baccano non arresta il movimento storico che i comunisti scoprono e promuovono, cosƬ come nel passato nei paesi cattolici neanche lā€™Inquisizione arrestĆ² lo sviluppo del capitalismo. Il movimento storico, perĆ², avanza per azione degli esseri umani, e gli esseri umani per intraprendere un percorso devono farsene una ragione, darsene spiegazione, e anzi, nel caso del movimento comunista, hanno bisogno di pensare prima di fare. Nel nostro caso, oggi ci sono due questioni a cui pensare: una a cui effettivamente pensano moltissimi, unā€™altra a cui pensano molto pochi. Quella a cui pensano moltissimi ĆØ perchĆ© il movimento comunista, che a metĆ  dello scorso secolo governava un terzo della popolazione mondiale, dal fiume Elba e dal mare Adriatico in Europa fino al Pacifico meridionale in Asia, e che contava milioni di aderenti nei partiti comunisti dei paesi imperialisti e coloniali, ĆØ arretrato e molti paesi socialisti sono caduti. Quella a cui pensano ancora molto pochi ĆØ perchĆ© in nessun paese imperialista (USA, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Giappone, ecc.) i partiti comunisti hanno fatto la rivoluzione, come invece lā€™hanno fatta in Russia, in Cina e in altri paesi.

Le due questioni sono legate. Per quanto grande sia stata la forza del movimento comunista che ha vinto in paesi arretrati come la Russia e la Cina, grande tanto da estendere la sua influenza nel mondo intero per tutto un secolo, e per quanto siano importanti le ragioni interne che in ognuno di questi paesi hanno portato quel movimento ad arretrare, la ragione fondamentale dellā€™indebolimento generale ĆØ che la rivoluzione socialista non ha vinto nei paesi imperialisti, cosa che ancora oggi ostacola in tutto il mondo lā€™avanzata del movimento rivoluzionario. Le due questioni dunque si riducono a una, e con la risposta a questa riprendiamo di nuovo il percorso, la costruzione di un futuro luminoso, difficile da immaginare perchĆ© va oltre ogni aspettativa, come e piĆ¹ di quanto, ad esempio, lā€™Italia dei decenni successivi alla Seconda Guerra Mondiale era inimmaginabile nei decenni che lā€™hanno preceduta. La risposta ĆØ stata individuata a partire da una ricerca iniziata alla fine degli anni Settanta dello scorso secolo da un nucleo di comunisti, alcuni dei quali studiarono in carcere. Il nucleo era quello della Carovana del (nuovo)Partito comunista italiano, cosƬ chiamata perchĆ© si ĆØ mossa in esplorazione come insieme di forze, di collettivi e di singoli, il cui obiettivo era ricostruire il PCI (obiettivo raggiunto anche formalmente il 3 ottobre 2004). ƈ una risposta semplice, anche se ha richiesto molto per essere scoperta: quelli che lā€™hanno scoperta hanno affrontato repressione, persecuzioni e carcere, come ĆØ sempre successo nella storia a chi elabora una scienza che rivoluziona la concezione del mondo della classe dominante. La risposta ĆØ la seguente: la rivoluzione socialista in un paese imperialista era unā€™impresa piĆ¹ complessa che in un paese arretrato (qui essa si ĆØ avvalsa anche dei risultati raggiunti nei paesi capitalisti). Quindi richiedeva e richiede una scienza che fino a ieri non era stata elaborata a sufficienza. In parole povere, non si sapeva come fare.

La rivoluzione in Russia ĆØ stata possibile grazie a unā€™elaborazione scientifica che ĆØ stata chiamata leninismo; quella cinese grazie a unā€™elaborazione scientifica che ĆØ stata chiamata maoismo e che ĆØ, ad oggi, lo stadio piĆ¹ avanzato del pensiero comunista. Invece nei paesi imperialisti nessun dirigente comunista si ĆØ impegnato senza riserve nellā€™elaborazione scientifica dellā€™esperienza particolare della lotta di classe nel proprio paese, con lā€™eccezione di Antonio Gramsci le cui idee, perĆ², non sono state sperimentate immediatamente nĆ© elaborate collettivamente dato il suo stato di prigionia e isolamento. Una ragione importante per cui una risposta cosƬ semplice non ĆØ stata chiara subito ĆØ che sia nel movimento comunista che tra le masse popolari persiste lā€™idea che la rivoluzione non ĆØ unā€™impresa che richiede una scienza come e piĆ¹ delle imprese compiute in altri campi, ma sarebbe un evento che scoppia ā€œquando la gente non ne puĆ² piĆ¹ā€, per cui basterebbe prepararsi a quel momento.

La rivoluzione socialista, perĆ², non si svolge in questo modo: non avviene perchĆ© le masse popolari ribollono come fagioli in una pentola a pressione fino a quando scoppia. Si riduceva la rivoluzione socialista al suo atto finale. In realtĆ  essa ĆØ un processo pratico nel corso del quale le masse popolari diventano sempre piĆ¹ capaci di dirigere la propria vita e la societĆ  e lo fanno. La rivoluzione socialista ĆØ in corso, si fa giĆ  oggi in ogni paese dove cā€™ĆØ un partito comunista che la promuove con scienza e coscienza. Individuata la risposta, la Carovana del (nuovo)PCI si ĆØ messa ad articolarla in linee particolari e in operazioni e a propagandare in riviste, pubblicazioni e libri i risultati della sua elaborazione scientifica: un percorso lungo quasi quattro decenni di sperimentazione nella lotta di classe a fronte di una repressione prolungata senza soluzione di continuitĆ  fin dagli inizi. Sintesi dellā€™elaborazione ĆØ il Manifesto Programma del (nuovo)PCI, oggi manuale di insegnamento in decine di corsi che il Partito dei CARC conduce in piĆ¹ parti dā€™Italia, coinvolgendo centinaia di studenti e studentesse delle masse popolari di ogni etĆ  e preparazione culturale.

Oggi, nel Partito dei CARC, nel (nuovo)PCI, negli altri organismi della Carovana si raccolgono gli elementi piĆ¹ avanzati delle masse popolari, quelli che meglio si rendono conto della necessitĆ  di agire per trasformare la societĆ , che piĆ¹ esigono di sapere come fare e che vi si dedicano con energia e disciplina. La Carovana costruisce per loro un sistema di scuole di vari livelli, dove la scienza elaborata viene insegnata e sviluppata, perchĆ© questa, come e piĆ¹ di ogni altra scienza, ĆØ tale se ĆØ fatta propria, appresa, assimilata e applicata nella lotta di classe da un numero crescente di donne e uomini, fino a che diventerĆ  coscienza e guida di vita per tutta la societĆ , nuovo modo di vivere e di pensare. Questo processo di apprendimento, assimilazione e applicazione della scienza della lotta di classe e della trasformazione di quanti vi partecipano in modo consapevole ĆØ un elemento fondamentale della costruzione della rivoluzione socialista: ĆØ la rivoluzione che stiamo facendo, qui e ora. Si tratta di unā€™opera storica.

Tu puoi partecipare a questā€™opera dando il tuo contributo per finanziare la costruzione delle scuole e in generale lā€™insegnamento della scienza necessaria a trasformare la societĆ . La rivoluzione socialista ĆØ giĆ  iniziata e tu puoi parteciparvi. Tu, magari, come tanti delle masse popolari giĆ  dai denaro per chi muore in altri paesi a causa di fame e guerre che non esisteranno piĆ¹ nel nuovo sistema sociale in costruzione, per disastri che non avverranno in quel sistema, per malati che in quel sistema sarĆ  ovvio abbiano le migliori cure come oggi ĆØ ovvio che ogni essere umano respira, per la ricerca scientifica a cui lo Stato borghese taglia fondi; dai monete ai miseri ed emarginati che si moltiplicano nelle strade delle cittĆ  (quanti ce nā€™erano prima della cosiddetta ā€œfine del comunismoā€, fine che doveva portare al mondo, finalmente, libertĆ  e ricchezza per tutti?), per i minori abbandonati, maltrattati o allo sbando che nel nuovo sistema non esisteranno piĆ¹, perchĆ© ogni essere umano che nasce sarĆ  curato ed educato come garanzia del nostro futuro. Con un solo contributo per la rivoluzione e lā€™instaurazione del socialismo contribuisci alla lotta contro le malattie, la miseria, la guerra, le vittime dei terremoti e dei disastri ambientali e contro tutto il male crescente generato dalla persistenza del sistema capitalista, un sistema in cui tutto ciĆ² che serve viene prodotto solo se si vende e moltiplica la ricchezza dei ricchi.

Contribuisci alla costruzione di un sistema dove si produce tutto e solo quello che serve.
Associati a questā€™opera bella e gloriosa.
Quanto maggiore sarĆ  il tuo contributo, tanto prima raggiungeremo lā€™obiettivo; quanto piĆ¹ sarĆ  costante, tanto piĆ¹ il percorso sarĆ  diretto.