[Italia] Manifestazione antirazzista: il volantino che diffonderemo in piazza il 15 Dicembre a Roma

Sarica qui e diffondi il nostro volantino: 181214 Volantino manifestazione antirazzista

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L’ITALIA DEI PADRONI E L’ITALIA DEGLI SFRUTTATI

Mobilitarsi e coordinarsi per un lavoro utile e dignitoso per tutti, per difendere e preservare l’ambiente e i territori, contro il razzismo di stato e la repressione: costruiamo un nuovo potere!

E  gli  immigrati?  Che  ruolo  ha  in  Italia  (come  negli  altri  paesi imperialisti) l’afflusso dei migranti dai paesi oppressi dal sistema imperialista  mondiale?  Innanzitutto  si  tratta  di  migranti  poveri  e comunque delle masse popolari provenienti dai paesi oppressi, non dei migranti in  generale: nessun  problema per i ricchi (quale che sia la loro razza, religione e paese d’origine) che vengono in Italia a farsi i comodi loro, da turisti, da affaristi o anche a stabilirvisi. Quindi il “diritto degli uomini a migrare” è una questione tirata in ballo solo per confondere le acque. La questione dei migranti non è una questione di “diritti umani in generale” e non è neanche una questione  di  razza  o  di  religione:  è  una  questione  di  classe. Riguarda  gli  immigrati  di  ogni  razza  e  religione  che  mossi  dalla miseria,  dalla  precarietà  e  dalle  guerre,  si  riversano  dai  paesi oppressi e dagli ex paesi socialisti nei paesi imperialisti in cerca di lavoro e delle condizioni di una vita dignitosa. Essi si trovano in concorrenza con le classi sfruttate dei paesi imperialisti, anch’esse sempre  più  private  del  lavoro  e  delle  condizioni  di  una  vita dignitosa,  alla  stessa  maniera  in  cui  ovunque  e  sempre,  e  in  un periodo  di  crisi  più  che  mai,  se  non  si  ribellano  insieme,  gli sfruttati dal capitale si fanno concorrenza tra loro, individuo contro individuo:  ogni  differenza  di  razza,  di  religione,  di  lingua  e  altro viene  usata  (giovani  e  pensionati,  donne  e  uomini,  lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, dipendenti pubblici e dipendenti privati,  settentrionali  e  meridionali,  ecc.).  Quindi,  la  questione principale   non   è   un   progressivo   sdogamento   “culturale”   del razzismo,  ma  il  procedere  della  crisi  generale  e  il  governo  che  i capitalisti impongono alla società conformemente ai loro interessi!

 

Nel nostro paese ci sono già oggi due poteri. Uno è il potere dei capitalisti.  È  quello  che  impone  la  miseria,  la  devastazione  del paese, la disoccupazione, la partecipazione alle guerre e tutti i mali di cui soffrono le masse popolari. Oggi è il potere più forte, ma è un   potere   malato.   L’altro   è   il   potere   delle   masse   popolari organizzate   e   in   qualche   misura   già   aggregate   attorno   al movimento    comunista    cosciente    e    organizzato,    il    partito comunista.   È   un   potere   che   esiste   solo   dove   il   movimento comunista cosciente e organizzato è già abbastanza radicato. Esiste a  macchia  di  leopardo,  in  punti  territorialmente  isolati  ma  che operano  secondo  una  linea  e  un  piano  comuni.  Il  nostro  potere oggi è ancora debole, ma ha già una sua influenza sul resto delle masse popolari non ancora organizzate: illumina, convince, guida, porta  a  fare  alcune  cose.  Il  P.  CARC  e  il  (nuovo)  PCI  lavorano entrambi a rafforzare questo secondo potere. Il P. CARC partendo per così dire  dal basso, dalla  resistenza  delle  masse  popolari alle malefatte  dei  padroni.  Il  (n)PCI  partendo  per  così  dire  dall’alto, dalla    concezione    comunista    del    mondo    e    dal    movimento comunista    internazionale.    Fare    la    rivoluzione    socialista    è rafforzare   questo   secondo   potere,   a   scapito   del   potere   dei capitalisti, fino a rovesciarlo!